Leo Campagna
Mercati azionari e obbligazionari: ecco dove Raiffeisen CM vede opportunità per il 2025
La view è positiva sui titoli di stato, in particolare di Italia e Francia, e sui corporate bond IG in euro e neutrale sulle azioni dei Paesi sviluppati: la presidenza Trump resta un'incognita per i mercati emergenti
di Leo Campagna 26 Novembre 2024 08:00
Importanti elezioni politiche in tutto il mondo, tensioni geopolitiche e conflitti internazionali, rischio di recessione, incertezza sulle politiche monetarie delle banche centrali, forte dipendenza dai maggiori titoli growth statunitensi (i Magnifici 7 ), catene di approvvigionamento parzialmente interrotte nel commercio globale e possibile esplosione dei prezzi del petrolio a seguito dell'escalation del conflitto in Medio Oriente.
“Nonostante tutti questi potenziali rischi, il 2024 è stato finora un anno eccezionalmente positivo sui mercati dei capitali, soprattutto per le asset class rischiose” fa sapere Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management. Secondo la quale la robusta crescita economica degli Stati Uniti e l’andamento molto costruttivo degli utili aziendali USA sono stati tra i principali fattori di supporto a questo trend.
Certo, ammette la manager, l’avvio nel corso dell’anno del ciclo di ribasso dei tassi d’interesse da parte della maggior parte delle banche centrali a fronte del calo dell'inflazione è stato determinante. “Ha fornito un sostegno cruciale al sentiment di mercato soprattutto il fatto che il primo taglio dei tassi d'interesse di ben 50 punti base della Fed a settembre si sia verificato in un contesto di forte crescita economica e di un mercato del lavoro ancora solido negli Stati Uniti e non per l'inizio di una recessione” sottolinea la CIO di Raiffeisen CM.
In attesa di vedere in che misura e quando le politiche economiche annunciate da Donald Trump durante la campagna elettorale si concretizzeranno effettivamente, Kunrath approfondisce le aspettative delle diverse asset class, a cominciare dal reddito fisso. “I rendimenti dei titoli di stato, su cui abbiamo una visione positiva, dovrebbero scendere nel medio termine e per questo ci siamo posizionati in vista di un calo dei rendimenti dei titoli di Stato tedeschi, ma anche in previsione di un calo dei premi di rischio dei titoli di Stato francesi e italiani rispetto a quelli tedeschi” rivela la CIO di Raiffeisen CM.
La quale mostra invece cautela sui governativi statunitensi e canadesi alla luce di un calo dei rendimenti più marcato sul mercato dell'euro rispetto a quello d'oltreoceano, dove la situazione economica è nettamente migliore. Sulle obbligazioni societarie investment grade in euro Kunrath resta moderatamente positiva anche se non esclude correzioni dal momento che gli spread di credito IG e high yield in euro trattano vicino ai minimi. Più in generale, se è vero che i principali dati sul servizio del debito per il settore societario rimangono molto solidi, la manager preferisce un approccio prudente prendendo i profitti.
Resta ancora interessante rispetto ad altri asset a spread, a parere di Kunrath, il debito emergente. “La Cina in particolare, appare debole rispetto agli altri mercati emergenti asiatici. Di recente gli indicatori economici hanno registrato risultati ben al di sotto delle aspettative (esportazioni, PMI, ecc.). Per tutte queste ragioni non escludiamo affatto ulteriori misure di stimolo da parte del governo di Pechino” puntualizza Kunrath.
La manager mantiene una posizione neutrale sull’azionario dei mercati sviluppati ma segnala, in base agli indicatori interni della casa d’investimento, anche un quadro molto eterogeneo. “Nell’ambito dei mercati emergenti ci si interroga sulle azioni cinesi, in funzione di come Pechino affronterà una nuova presidenza Trump. Le aziende del settore manifatturiero, in particolare, potrebbero essere gravemente colpite da una nuova politica commerciale protezionistica degli USA. Sarà pertanto fondamentale, per chi investe nei mercati emergenti, seguire nelle prossime settimane come si concretizzeranno le dichiarazioni di Trump dopo il suo insediamento” argomenta Kunrath.
La manager, che rivela infine di non detenere al momento posizioni in materie prime nell'ambito dell’asset allocation tattica, nota in questo ambito un quadro eterogeneo. “Mentre i prezzi dei metalli industriali ciclici e delle materie prime energetiche hanno registrato un indebolimento, quelli dei metalli preziosi sono tornati a salire nonostante l'aumento dei rendimenti del mercato obbligazionario” conclude la CIO di Raiffeisen Capital Management.
CRESCITA ECONOMICA E UTILI AZIENDALI USA
“Nonostante tutti questi potenziali rischi, il 2024 è stato finora un anno eccezionalmente positivo sui mercati dei capitali, soprattutto per le asset class rischiose” fa sapere Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management. Secondo la quale la robusta crescita economica degli Stati Uniti e l’andamento molto costruttivo degli utili aziendali USA sono stati tra i principali fattori di supporto a questo trend.
AL VIA IL CICLO DI RIBASSO DEI TASSI DI INTERESSE
Certo, ammette la manager, l’avvio nel corso dell’anno del ciclo di ribasso dei tassi d’interesse da parte della maggior parte delle banche centrali a fronte del calo dell'inflazione è stato determinante. “Ha fornito un sostegno cruciale al sentiment di mercato soprattutto il fatto che il primo taglio dei tassi d'interesse di ben 50 punti base della Fed a settembre si sia verificato in un contesto di forte crescita economica e di un mercato del lavoro ancora solido negli Stati Uniti e non per l'inizio di una recessione” sottolinea la CIO di Raiffeisen CM.
COSTRUTTIVI SUI TITOLI DI STATO DI ITALIA E FRANCIA
In attesa di vedere in che misura e quando le politiche economiche annunciate da Donald Trump durante la campagna elettorale si concretizzeranno effettivamente, Kunrath approfondisce le aspettative delle diverse asset class, a cominciare dal reddito fisso. “I rendimenti dei titoli di stato, su cui abbiamo una visione positiva, dovrebbero scendere nel medio termine e per questo ci siamo posizionati in vista di un calo dei rendimenti dei titoli di Stato tedeschi, ma anche in previsione di un calo dei premi di rischio dei titoli di Stato francesi e italiani rispetto a quelli tedeschi” rivela la CIO di Raiffeisen CM.
MODERATAMENTE POSITIVI SUI CORPORATE BOND IG
La quale mostra invece cautela sui governativi statunitensi e canadesi alla luce di un calo dei rendimenti più marcato sul mercato dell'euro rispetto a quello d'oltreoceano, dove la situazione economica è nettamente migliore. Sulle obbligazioni societarie investment grade in euro Kunrath resta moderatamente positiva anche se non esclude correzioni dal momento che gli spread di credito IG e high yield in euro trattano vicino ai minimi. Più in generale, se è vero che i principali dati sul servizio del debito per il settore societario rimangono molto solidi, la manager preferisce un approccio prudente prendendo i profitti.
L’APPEAL DEL DEBITO EMERGENTE
Resta ancora interessante rispetto ad altri asset a spread, a parere di Kunrath, il debito emergente. “La Cina in particolare, appare debole rispetto agli altri mercati emergenti asiatici. Di recente gli indicatori economici hanno registrato risultati ben al di sotto delle aspettative (esportazioni, PMI, ecc.). Per tutte queste ragioni non escludiamo affatto ulteriori misure di stimolo da parte del governo di Pechino” puntualizza Kunrath.
NEUTRALITÀ SULL’AZIONARIO DEI MERCATI SVILUPPATI
La manager mantiene una posizione neutrale sull’azionario dei mercati sviluppati ma segnala, in base agli indicatori interni della casa d’investimento, anche un quadro molto eterogeneo. “Nell’ambito dei mercati emergenti ci si interroga sulle azioni cinesi, in funzione di come Pechino affronterà una nuova presidenza Trump. Le aziende del settore manifatturiero, in particolare, potrebbero essere gravemente colpite da una nuova politica commerciale protezionistica degli USA. Sarà pertanto fondamentale, per chi investe nei mercati emergenti, seguire nelle prossime settimane come si concretizzeranno le dichiarazioni di Trump dopo il suo insediamento” argomenta Kunrath.
MATERIE PRIME, UN QUADRO ETEROGENEO
La manager, che rivela infine di non detenere al momento posizioni in materie prime nell'ambito dell’asset allocation tattica, nota in questo ambito un quadro eterogeneo. “Mentre i prezzi dei metalli industriali ciclici e delle materie prime energetiche hanno registrato un indebolimento, quelli dei metalli preziosi sono tornati a salire nonostante l'aumento dei rendimenti del mercato obbligazionario” conclude la CIO di Raiffeisen Capital Management.