L'apertura dei mercati

Stellantis in pesante ribasso a Piazza Affari dopo le dimissioni di Tavares

Il titolo della casa automobilistica  arriva a cedere fino al 7% nella prima seduta post addio del'amministratore delegato Carlos Tavares. In calo l'indice Ftse Mib, Trump minaccia nuovi dazi contro i Paesi BRICS

di Antonio Cardarelli 2 Dicembre 2024 09:11

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Partenza in rosso per Piazza Affari nella prima seduta del mese di dicembre. Il Ftse Mib cede mezzo punto percentuale. Fa peggio Parigi (-0,7%) mentre Francoforte apre poco sotto la parità.

ATTENZIONE SU STELLANTIS


Occhi puntati su Stellantis (che arriva a cedere fino al 7% in avvio) a Piazza Affari dopo le dimissioni dell'amministratore delegato Carlos Tavares. Lo scorso ottobre Tavares, nonostante le difficoltà nelle vendite e nella transizione verso l'elettrico, aveva dichiarato di voler concludere il suo mandato, in scadenza nel 2026. Al momento, in attesa del nome del successore, a guidare il gruppo automobilistico è un comitato esecutivo guidato da John Elkann. Per il settore automotive sono mesi sempre più complicati: oggi prende il via lo sciopero negli stabilimenti tedeschi di Volkswagen per protestare contro il piano che prevede la chiusura di tre siti produttivi.

DAZI, NUOVE MINACCE DI TRUMP


Dagli Usa il presidente in pectore Donald Trump minaccia dazi del 100% contro i Paesi BRICS (tra cui Russia e Cina) se questi ultimi dovessero decidere di creare una moneta alternativa al dollaro per gli scambi commerciali. Gli investitori guarderanno ai dati sull’occupazione Usa, in arrivo in settimana, che potranno dare un’indicazione sulle prossime mosse della Federal Reserve. Sempre in tema di banche centrali, la prossima settimana è in programma la riunione della Bce, che dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base. Oggi alle 11 è in programma un discorso della presidente Christine Lagarde.

ASIA IN POSITIVO


La Borsa di Tokyo ha aperto il mese di dicembre in positivo, sulla scia del buon andamento di Wall Street nella seduta di venerdì scorso. L’indice Nikkei è salito dello 0,8%, beneficiando di una pausa nel rialzo dello yen. Andamento positivo per i listini cinesi, con Shanghai e Hong Kong che guadagnano rispettivamente l’1% e lo 0,4% dopo i dati confortanti dell’attività manifatturiera.

DOLLARO SEMPRE PIÙ FORTE


Sul valutario, prosegue il rafforzamento del dollaro mentre l'incertezza francese continua a pesare sulla moneta unica e sul rendimento dei titoli di Stato di Parigi. Il cross euro/dollaro scende a 1,05 mentre l'euro/yen è poco mosso a quota 158 e il dollaro/yen sale a 150,44. In rialzo il prezzo del petrolio dopo i buoni dati cinesi, con il Brent sopra i 73 dollari al barile (+0,7%) e il Wti gennaio a 68,5 (+0,8%). Il gas sale del 2,2% a 48,9 euro al megawattora.

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