Alta tensione

Corea del Sud nel caos, scontro tra presidente e Parlamento sulla legge marziale

Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol dichiara la legge marziale per proteggere il Paese dalle “forze comuniste” ma il Parlamento boccia la decisione. Forze speciali entrano nel Parlamento

di Fabrizio Arnhold 3 Dicembre 2024 16:16

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A sorpresa il presidente conservatore della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol, ha dichiarato la legge marziale, accusando l’opposizione di sinistra di avere simpatie nordcoreane e di complottare una ribellione. Intervenendo in un discorso tv durante la notte, Yoon ha dichiarato che avrebbe “eliminato le forze antistatali il più rapidamente possibile e normalizzato il Paese”. Maggioranza e opposizione hanno però contestato la decisione del presidente, definendo il decreto “illegale e incostituzionale”.

PARLAMENTO VOTA CONTRO


Nonostante la chiusura del Parlamento, in 190 deputati su 300 si sono radunati per votare una mozione che chiede la revoca della legge marziale. Soldati delle forze speciali sono all’interno dell’edificio dell’Assemblea nazionale. Secondo la legge sudcoreana, il governo deve revocare la legge marziale se la maggioranza lo richiede in una votazione. È anche vietato al comando della legge marziale arrestare i parlamentari.

“PROTEGGERE L’ORDINE DEMOCRATICO”


Il presidente sudcoreano ha precisato di voler “sradicare le forze filo-nordcoreane e a proteggere l’ordine democratico costituzionale”, chiedendo al popolo sudcoreano di credere in lui e di tollerare “alcuni inconvenienti”. Resta da capire come verrà applicata la legge marziale, dal momento che il presidente non ha fornito dettagli in merito.

OPPOSIZIONE: LEGGE MARZIALE INCOSTITUZIONALE


Per l’opposizione la dichiarazione della legge marziale è incostituzionale. Il presidente Yoon è da mesi ai ferri corti con l’opposizione, che lo accusa di svolta autoritaria. La scorsa settimana i partiti dell’opposizione hanno votato per tagliare quasi 3 miliardi di dollari dal bilancio proposto per il 2025. Questa mossa è stata vista come un tentativo di contrastare l’operato della presidenza.

VALUTA A PICCO, GIÙ LE BORSE


Le tensioni politiche e l’introduzione della legge marziale hanno avuto ripercussioni sulla valuta con il won sudcoreano che scende fino a toccare i minimi da novembre 2022, perdendo più dell’1,6% rispetto al dollaro e scambiando a 1.430,9. In calo anche i listini azionari sudcoreani e alcune azioni delle società sudcoreane quotate negli Stati Uniti come Coupang e Posco Holdings che perdono circa il 6%. L’Etf iShares Msci South Korea è sceso di oltre il 5% e al momento perde il 3,6%. Invece l'Etf Franklin Ftse South Korea è in calo del 3,5% e l'Etf Matthews Korea Active del 3,6%, dopo che entrambi erano arrivati a cedere oltre il 4%, secondo i dati FactSet.

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