Politica
In Francia governo Barnier a rischio, domani voto sulla mozione di sfiducia
Lo spread è salito fino a 87 punti base, con i titoli francesi che sono equiparati a quelli della Grecia. Domani il Rassemblement National di Marine Le Pen potrebbe votare con la sinistra e affossare l’esecutivo
di Fabrizio Arnhold 3 Dicembre 2024 15:07
Il rischio è che il governo francese cada. E senza la manovra potrebbero essere seri problemi non solo politici ma anche economici. Si voterà domani la mozione di sfiducia conto il governo di Michel Barnier che verrà dibattuta alle ore 16 nell’emiciclo dell'Assemblée Nationale, secondo quanto riportano fonti parlamentari citate dalla stampa francese.
La “mozione di censura”, ossia una vera e propria mozione di sfiducia, è stata presentata sia dalla sinistra che dall’estrema destra. Quella presentata dalla sinistra del “Nouveau Front Populaire” ha buone possibilità di passare, considerando che il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen si è detto pronto a votarla insieme alla sinistra.
Il governo Barnier, quindi, rischia di cadere sul progetto di Bilancio 2025 legato al welfare, che trova le opposizioni fortemente contrarie. Per questo progetto il premier ha attivato l’articolo 49.3 della costituzione che consente di varare una legge superando il Parlamento, salvo la presentazione di una cosiddetta “motion de censure” nelle successive 24 ore.
Sono stati due mesi movimentati per il governo Barnier che rischia già di finire. I titoli della Francia sono ormai equiparati a quelli della Grecia e lo spread con la Germania schizza ai livelli della crisi del 2012, amplificandosi fino a 87 punti base. Il premio di rischio sulle obbligazioni francesi a 10 anni è sui massimi dalla crisi del debito sovrano dell’area euro con livelli più che raddoppiati in poco tempo. Le tensioni sono iniziate lo scorso giugno, con le elezioni anticipate indette dal presidente Emmanuel Macron. L’instabilità non è mai passata e domani il rischio è che si porti via anche il governo.
GOVERNO A RISCHIO
La “mozione di censura”, ossia una vera e propria mozione di sfiducia, è stata presentata sia dalla sinistra che dall’estrema destra. Quella presentata dalla sinistra del “Nouveau Front Populaire” ha buone possibilità di passare, considerando che il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen si è detto pronto a votarla insieme alla sinistra.
PROGETTO DI BILANCIO SOTTO TIRO
Il governo Barnier, quindi, rischia di cadere sul progetto di Bilancio 2025 legato al welfare, che trova le opposizioni fortemente contrarie. Per questo progetto il premier ha attivato l’articolo 49.3 della costituzione che consente di varare una legge superando il Parlamento, salvo la presentazione di una cosiddetta “motion de censure” nelle successive 24 ore.
SPREAD FUORI CONTROLLO
Sono stati due mesi movimentati per il governo Barnier che rischia già di finire. I titoli della Francia sono ormai equiparati a quelli della Grecia e lo spread con la Germania schizza ai livelli della crisi del 2012, amplificandosi fino a 87 punti base. Il premio di rischio sulle obbligazioni francesi a 10 anni è sui massimi dalla crisi del debito sovrano dell’area euro con livelli più che raddoppiati in poco tempo. Le tensioni sono iniziate lo scorso giugno, con le elezioni anticipate indette dal presidente Emmanuel Macron. L’instabilità non è mai passata e domani il rischio è che si porti via anche il governo.
Trending