L'analisi

Intelligenza Artificiale e Big Data rivoluzionano la resilienza urbana offrendo occasioni d’investimento

Pictet AM, in un’analisi a cura di Steve Freedman, segnala le esperienze più avanzate e promettenti, insieme ai rischi di impatto ambientale. La strategia d’investimento per cavalcare il nuovo megatrend

di Stefano Caratelli 4 Dicembre 2024 10:48

financialounge -  big data economia intelligenza artificiale Pictet Asset Management Steve Freedman
Le città hanno sempre più bisogno di applicazioni di Intelligenza Artificiale, che si tratti di prevedere la domanda di acqua ed elettricità, la congestione del traffico o facilitare la risposta a catastrofi naturali ed epidemie, per diventare più resilienti di fronte alle sfide future. Ma il pieno potenziale sarà raggiunto solo se si riusciranno ad abbattere le barriere informative e se si potranno sfruttare le fonti di dati sia private che pubbliche. Lo sottolinea un commento su come Intelligenza Artificiale e big data rivoluzionano la resilienza urbana, a cura di Steve Freedman, Head of Research and Sustainability of Thematic Equities di Pictet Asset Management, che cita Copenaghen, Singapore e Barcellona come testimonianze di dove si potrebbe arrivare.

I CASI DI COPENAGHEN, BARCELLONA E SINGAPORE


La capitale danese ha stretto una partnership con Google per mappare la qualità dell'aria generando informazioni per politiche antinquinamento e la pianificazione urbana, e sta progettando nuovi quartieri che includano le cosiddette "Thrive Zones", interconnesse con scuole, parchi giochi e trasporti integrati. Anche Amburgo, Dublino, Amsterdam, Londra e Bangalore stanno dando vita a iniziative simili, mentre la capitale catalana utilizza big data, machine learning e IA per prevedere il consumo idrico e le esigenze di manutenzione, gestire l'approvvigionamento e il trattamento delle acque reflue. Singapore è stata una pioniera sia nell'utilizzo di sistemi di trasporto intelligenti, sia per aver utilizzato i big data per fornire risposte efficaci alla pandemia.

RISCHI AMBIENTALI, CONSUMI DI ELETTRICITÀ E ACQUA


Ma, prosegue Freedman, la tecnologia comporta anche rischi ambientali, per cui occorre essere cauti, a fronte delle promesse dell'IA, in particolare per l’uso di grandi quantità di dati, che sta già causando un grande aumento dell'impronta ambientale, con pressioni sui sistemi di alimentazione. L'AIE prevede che l'elettricità consumata dai data center globali raddoppierà entro il 2026, superando i 1.000 terawattora, quantità equivalente a quella utilizzata oggi dal Giappone, mentre si consuma anche molta acqua. Grandi aziende come Google e Meta sono accusate di prelevarne quantità elevate proprio mentre i cambiamenti climatici aumentano la siccità. E Microsoft ha rivelato che le sue emissioni sono quasi il 30% più elevate rispetto al 2020 per l'espansione dei suoi data center.

PIÙ DATI DI QUANTO SIA GESTIBILE DAGLI UMANI


Inoltre, sottolinea l’esperto di Pictet AM, gli algoritmi basati su IA e machine learning possono produrre più dati di quanto sia possibile gestire dagli esseri umani, soprattutto se manca l'alfabetizzazione o non si è equipaggiati per utilizzarli correttamente. Più di metà della popolazione mondiale vive oggi in aree urbane, dato secondo Pictet AM destinato ad aumentare significativamente, per cui le città dovranno cercare soluzioni intelligenti per soddisfare le esigenze dei residenti e migliorare la qualità di vita.

POTENZIALE DA SFRUTTARE CON UNA SPECIFICA STRATEGIA


L’applicazione di tecnologie e Intelligenza Artificiale nella gestione, monitoraggio e ottimizzazione delle risorse cruciali per i centri urbani presenta un potenziale di crescita notevole. Per questo Pictet AM ha voluto dedicare una strategia di investimento, denominata Pictet-SmartCity, per cavalcare il megatrend e identificare le opportunità di investimento più attrattive, selezionando le aziende in grado di supportare lo sviluppo della società, contribuendo a costruire, amministrare e gestire le città in modo migliore e più sostenibile.

Trending