L'apertura dei mercati

Nel derby dello spread l’Italia infila la Francia in contropiede

Lo spread Btp-Bund scende sotto quota 110 punti base e quello tra Italia e Francia è ai minimi dal 2008: dopo la crisi politica di Parigi, chi investe sui titoli di Stato europei guarda sempre di più all’Italia. Borse europee sopra la parità

di Antonio Cardarelli 6 Dicembre 2024 09:14

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Partenza sopra la parità per i listini europei. A Piazza Affari in evidenza le banche, Stellantis e Moncler.

LA CRISI POLITICA IN FRANCIA


In attesa dei dati sul mercato del lavoro Usa, sono le crisi politiche a tenere banco sui mercati. Prima quella della Corea del Sud e poi, soprattutto, quella della Francia. La caduta del governo Barnier ha avuto ripercussioni forti sul rendimento dei titoli di Stato francesi. Come spiegato ieri da alcuni analisti, la debolezza politica della Francia potrebbe in qualche modo favorire i titoli governativi italiani. I primi effetti si sono già visti, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi sceso sotto quota 110 punti base e il rendimento al 3,19%, livelli che non si vedevano da tre anni.

RENDIMENTO DEGLI OAT IN RIALZO


Discorso diverso, ovviamente, per la Francia, alle prese con una crisi politica che non si vedeva da decenni. Macron è al lavoro per formare un nuovo governo, ma nel frattempo lo spread tra il decennale francese e quello tedesco è salito sopra gli 80 punti base per poi rientrare a 78 punti dopo le dichiarazioni apparentemente meno battagliere di Marine Le Pen. Secondo gli analisti il “limbo politico” nel quale si trova la Francia continuerà a pesare sul rendimento degli Oat e l’ipotesi di una mancanza di riforme per mettere al sicuro le finanze pubbliche potrebbe pesare sul giudizio delle agenzie di rating.

TOKYO IN ROSSO


Sulle Borse asiatiche chiusura in ribasso per la Borsa di Tokyo, trascinata dai cali dei titoli di produttori di elettronica e videogiochi, in un contesto di cautela in vista dei dati sull'occupazione negli Stati Uniti previsti nel corso della giornata. L'indice principale Nikkei e' sceso dello 0,8% a 39.091,17 punti. In positivo i listini cinesi, con Hong Kong e Shanghai che guadagnano oltre un punto percentuale, mentre l’indice coreano Kospi cede oltre mezzo punto percentuale.

VALUTE E PETROLIO


Sul valutario, l'euro è fermo a 1,057 dollari. In lieve ribasso il prezzo del petrolio: il Wti gennaio passa di mano a 68,17 dollari al barile (-0,19%). Il gas è in calo dell'1,1% a 46 euro al megawattora. Infine, il Bitcoin è in netto ribasso il 3,98% attestandosi a 97.869,5 dollari.

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