L'outlook
Per Schroders contesto positivo sui mercati nel 2025, ma sarà fondamentale diversificare
Prevista una situazione favorevole per l'azionario, non solo large-cap Usa, ma anche per l'obbligazionario. Interessanti i private markets e l'oro, attenzione alle altre materie prime
di Davide Lentini 7 Dicembre 2024 10:00
Anche per il 2025 il contesto economico rimane favorevole: l'inflazione si è mossa nella giusta direzione e i tassi di interesse sono in calo negli Stati Uniti e in Europa. È l’outlook di Schroders per il prossimo anno, al netto di possibili rischi geopolitici. “Ci aspettiamo un atterraggio morbido - spiega Johanna Kyrklund, Group Chief Investment Officer - e la nostra previsione è che la crescita riaccelererà nel corso dell'anno".
In particolare negli Usa, per Schroders il secondo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca rappresenterà un'intensificazione delle tendenze già in atto: una politica fiscale allentata e una reazione contro la globalizzazione sotto forma di dazi più elevati.
Riguardo i titoli azionari, se l'S&P500 appare costoso, le valutazioni al di fuori delle mega-cap e degli Stati Uniti sembrano più ragionevoli. “Gli investitori azionari si sono abituati al fatto che un piccolo numero di grandi società alimenta i guadagni del mercato azionario - commenta Kyrklund - Questo schema, tuttavia, sta già cambiando. Riteniamo che negli Stati Uniti vi sia il potenziale per un ulteriore allargamento dei mercati, soprattutto alla luce dell'attenzione di Trump per la deregolamentazione e i tagli alle imposte sulle società”.
Al di là degli Usa, se Trump attuerà pienamente la politica sui dazi annunciata durante la campagna elettorale, il commercio sarà un'importante area di interesse. Secondo l’outlook di Schroders potrebbe essere difficile attuare per legge tariffe così estese, ma l'incertezza incoraggerà in ogni caso le aziende statunitensi a delocalizzare. “Ciò potrebbe stimolare la crescita degli Stati Uniti a scapito dei Paesi vicini, ma ci aspettiamo anche un maggiore stimolo monetario al di fuori degli Stati Uniti per compensare questa situazione”, analizza ancora Johanna Kyrklund.
Nel complesso, quindi, Schroders vede la possibilità di ottenere rendimenti positivi dalle azioni nel 2025, anche se gli investitori potrebbero dover guardare oltre i recenti vincitori. Lo scenario più accreditato è di un atterraggio morbido, col rischio che il contesto di crescita degli Stati Uniti possa essere "troppo caldo" più che "troppo freddo". I freni all'immigrazione e le politiche per rilanciare il settore societario potrebbero infatti aumentare il rischio di inflazione interna, limitando la capacità della Fed di ridurre i tassi.
In questo contesto, secondo l’analista di Schroders è utile continuare a includere nei portafogli anche le obbligazioni. Per Kyrklund le politiche fiscali e monetarie divergenti in tutto il mondo offriranno anche opportunità di cross-market nel reddito fisso e nelle valute. Inoltre, i solidi bilanci societari sostengono il rendimento offerto dai mercati del credito. “In termini di diversificazione - dice l'analista - continuiamo ad apprezzare l'oro in quanto fornisce una copertura contro i rischi di recessione, in modo simile alle obbligazioni. È anche una buona riserva di valore in caso di esiti più stagflazionistici ed eventi geopolitici”.
Diversificare resta la chiave per la resilienza del portafoglio. “Nonostante il contesto economico appaia generalmente favorevole ai rendimenti, non possiamo ignorare il fatto che i mercati siano esposti a numerosi rischi - spiega l’analista di Schroders - Stiamo affrontando una disruption su scala senza precedenti che sta assumendo varie forme: oltre ai dazi e alle guerre commerciali, ci sono anche i conflitti in corso in Medio Oriente e in Ucraina, dove i rischi di errori di calcolo politico non possono essere ignorati”.
Il meccanismo di trasmissione degli eventi geopolitici ai mercati avviene tipicamente attraverso le materie prime, sfavorite come asset class a causa dei timori per la crescita globale, sebbene abbiano un ruolo importante da svolgere nell'offrire diversificazione e creare portafogli resilienti.
Anche i mercati privati possono contribuire a fornire resilienza attraverso l'esposizione a diversi tipi di asset che sono tipicamente più isolati dagli eventi geopolitici rispetto alle azioni o alle obbligazioni quotate. Kyrklund porta come esempio gli asset immobiliari e infrastrutturali “che - dice -offrono flussi di cassa resilienti a lungo termine, nonché asset come i titoli legati alle assicurazioni, dove il fattore di rischio principale è rappresentato dalle condizioni atmosferiche”.
Nel complesso, per Schroders nel 2025 ci sono le condizioni favorevoli per ottenere buoni rendimenti, ma non mancheranno sfide da affrontare. “Un approccio diversificato, che guarda a tutte le regioni e le asset class, può contribuire a rendere i portafogli più resilienti, indipendentemente da ciò che ci riserva l'anno a venire”, conclude Johanna Kyrklund, Group Chief Investment Officer.
L'EFFETTO TRUMP SU FISCO E DAZI
In particolare negli Usa, per Schroders il secondo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca rappresenterà un'intensificazione delle tendenze già in atto: una politica fiscale allentata e una reazione contro la globalizzazione sotto forma di dazi più elevati.
NEGLI USA NON SOLO MEGA-CAP
Riguardo i titoli azionari, se l'S&P500 appare costoso, le valutazioni al di fuori delle mega-cap e degli Stati Uniti sembrano più ragionevoli. “Gli investitori azionari si sono abituati al fatto che un piccolo numero di grandi società alimenta i guadagni del mercato azionario - commenta Kyrklund - Questo schema, tuttavia, sta già cambiando. Riteniamo che negli Stati Uniti vi sia il potenziale per un ulteriore allargamento dei mercati, soprattutto alla luce dell'attenzione di Trump per la deregolamentazione e i tagli alle imposte sulle società”.
INTERESSE PER IL COMMERCIO
Al di là degli Usa, se Trump attuerà pienamente la politica sui dazi annunciata durante la campagna elettorale, il commercio sarà un'importante area di interesse. Secondo l’outlook di Schroders potrebbe essere difficile attuare per legge tariffe così estese, ma l'incertezza incoraggerà in ogni caso le aziende statunitensi a delocalizzare. “Ciò potrebbe stimolare la crescita degli Stati Uniti a scapito dei Paesi vicini, ma ci aspettiamo anche un maggiore stimolo monetario al di fuori degli Stati Uniti per compensare questa situazione”, analizza ancora Johanna Kyrklund.
VERSO L'ATTERRAGGIO MORBIDO
Nel complesso, quindi, Schroders vede la possibilità di ottenere rendimenti positivi dalle azioni nel 2025, anche se gli investitori potrebbero dover guardare oltre i recenti vincitori. Lo scenario più accreditato è di un atterraggio morbido, col rischio che il contesto di crescita degli Stati Uniti possa essere "troppo caldo" più che "troppo freddo". I freni all'immigrazione e le politiche per rilanciare il settore societario potrebbero infatti aumentare il rischio di inflazione interna, limitando la capacità della Fed di ridurre i tassi.
PUNTARE SU OBBLIGAZIONI E ORO
In questo contesto, secondo l’analista di Schroders è utile continuare a includere nei portafogli anche le obbligazioni. Per Kyrklund le politiche fiscali e monetarie divergenti in tutto il mondo offriranno anche opportunità di cross-market nel reddito fisso e nelle valute. Inoltre, i solidi bilanci societari sostengono il rendimento offerto dai mercati del credito. “In termini di diversificazione - dice l'analista - continuiamo ad apprezzare l'oro in quanto fornisce una copertura contro i rischi di recessione, in modo simile alle obbligazioni. È anche una buona riserva di valore in caso di esiti più stagflazionistici ed eventi geopolitici”.
DIVERSIFICARE LA PAROLA D'ORDINE
Diversificare resta la chiave per la resilienza del portafoglio. “Nonostante il contesto economico appaia generalmente favorevole ai rendimenti, non possiamo ignorare il fatto che i mercati siano esposti a numerosi rischi - spiega l’analista di Schroders - Stiamo affrontando una disruption su scala senza precedenti che sta assumendo varie forme: oltre ai dazi e alle guerre commerciali, ci sono anche i conflitti in corso in Medio Oriente e in Ucraina, dove i rischi di errori di calcolo politico non possono essere ignorati”.
MATERIE PRIME SFAVORITE
Il meccanismo di trasmissione degli eventi geopolitici ai mercati avviene tipicamente attraverso le materie prime, sfavorite come asset class a causa dei timori per la crescita globale, sebbene abbiano un ruolo importante da svolgere nell'offrire diversificazione e creare portafogli resilienti.
OCCHIO AI PRIVATE MARKETS
Anche i mercati privati possono contribuire a fornire resilienza attraverso l'esposizione a diversi tipi di asset che sono tipicamente più isolati dagli eventi geopolitici rispetto alle azioni o alle obbligazioni quotate. Kyrklund porta come esempio gli asset immobiliari e infrastrutturali “che - dice -offrono flussi di cassa resilienti a lungo termine, nonché asset come i titoli legati alle assicurazioni, dove il fattore di rischio principale è rappresentato dalle condizioni atmosferiche”.
NON ESCLUDERE ASSET CLASS E REGIONI
Nel complesso, per Schroders nel 2025 ci sono le condizioni favorevoli per ottenere buoni rendimenti, ma non mancheranno sfide da affrontare. “Un approccio diversificato, che guarda a tutte le regioni e le asset class, può contribuire a rendere i portafogli più resilienti, indipendentemente da ciò che ci riserva l'anno a venire”, conclude Johanna Kyrklund, Group Chief Investment Officer.