Gigante in crisi
Locomotiva tedesca in retromarcia: Pil a -0,2% nel 2024
La Bundesbank ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita economica della Germania. Nagel: “Il Paese è frenato da persistenti difficoltà economiche e da problemi strutturali”
di Antonio Cardarelli 13 Dicembre 2024 12:55
La banca centrale tedesca conferma le difficoltà dell’economia della Germania. Nel suo ultimo report la Bundesbank ha abbassato le previsioni sul Pil del 2024: non ci sarà la flebile crescita stimata in precedenza (+0,2%) ma una flessione dello 0,2%.
Per il 2025 la Bundesbank prevede una crescita dello 0,2%, mentre è prevista un’economia leggermente più vivace nel 2026 e nel 2027, con crescite dello 0,8% e dello 0,9%. Come spiegato da Joachim Nagel, presidente della banca centrale, l’economia della Germania è alle prese non solo con persistenti difficoltà economiche, ma anche con problemi strutturali. Fattori che mettono a dura prova l'industria, le sue attività di esportazione e gli investimenti. Anche per il 2026 e 2027 le previsioni sono state riviste al ribasso, visto che la stima precedente sul Pil era +1,1% nel 2025 e +1,4% nel 2026.
L’analisi della Bundesbank si è poi soffermata anche sull’inflazione. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), scenderà leggermente da una media annua del 2,5% al 2,4%, nonostante la frenata dell’economia. Una persistenza dovuta al temporaneo aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e al lento allentamento della pressione sui prezzi dei servizi. Secondo la Bundesbank, dal 2026 in poi, il tasso di inflazione in Germania raggiungerà gradualmente nuovamente il 2%. Infine, la Banca centrale tedesca stima che il rapporto deficit/Pil scenderà leggermente dal 2,6% nel 2023 al 2,4% nel 2027. Il rapporto debito/Pil scenderà al 61,7% entro il 2027. Nel 2023 era ancora al 62,9%.
LE PREVISIONI PER IL PIL
Per il 2025 la Bundesbank prevede una crescita dello 0,2%, mentre è prevista un’economia leggermente più vivace nel 2026 e nel 2027, con crescite dello 0,8% e dello 0,9%. Come spiegato da Joachim Nagel, presidente della banca centrale, l’economia della Germania è alle prese non solo con persistenti difficoltà economiche, ma anche con problemi strutturali. Fattori che mettono a dura prova l'industria, le sue attività di esportazione e gli investimenti. Anche per il 2026 e 2027 le previsioni sono state riviste al ribasso, visto che la stima precedente sul Pil era +1,1% nel 2025 e +1,4% nel 2026.
INFLAZIONE E RAPPORTO DEBITO/PIL
L’analisi della Bundesbank si è poi soffermata anche sull’inflazione. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA), scenderà leggermente da una media annua del 2,5% al 2,4%, nonostante la frenata dell’economia. Una persistenza dovuta al temporaneo aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e al lento allentamento della pressione sui prezzi dei servizi. Secondo la Bundesbank, dal 2026 in poi, il tasso di inflazione in Germania raggiungerà gradualmente nuovamente il 2%. Infine, la Banca centrale tedesca stima che il rapporto deficit/Pil scenderà leggermente dal 2,6% nel 2023 al 2,4% nel 2027. Il rapporto debito/Pil scenderà al 61,7% entro il 2027. Nel 2023 era ancora al 62,9%.
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