Le prospettive

Wellington Management spiega perché vede ulteriori margini per il trend rialzista sui mercati

Non sembra esserci traccia degli indicatori che precedono la fine di un mercato Toro, mentre il quadro economico è positivo e i rendimenti conseguiti in questa fase rialzista sono alquanto modesti rispetto ai dati storici

di Leo Campagna 14 Dicembre 2024 09:30

financialounge -  mercati Nick Samouilhan wellington management
Diversi investitori si chiedono se la fase di rialzi di Borsa attualmente in corso, avviata nell'ottobre del 2022, possa essere eccessiva alla luce dell'estrema focalizzazione sull'IA e, in particolare, sui “Magnifici Sette”. Per una prima risposta si deve sapere che, nell'ultimo secolo, i mercati toro hanno avuto una durata media di cinque anni e accumulato rendimenti di oltre il 200%, mentre la durata e i rendimenti complessivi conseguiti in questa fase rialzista sono alquanto modesti rispetto ai dati storici.

I DIVERSI INDICATORI ANTICIPATIVI


Per una risposta più approfondita, invece, Alex King , CFA, Investment Strategy Analyst, Nick Samouilhan, Head of Multi-Asset Strategy – APAC e Joshua Riefler, Product Reporting Lead di Wellington Management, seguono i diversi indicatori anticipativi che possono precedere la fine di un mercato toro. Ne sono un esempio il peggioramento dei fondamentali economici e aziendali o la ricerca da parte degli investitori di attivi sempre più rischiosi. E, secondo l’analisi dei tre esperti, non sembra esserci traccia di simili segnali mentre, grazie al quadro economico positivo, si delineano ulteriori margini di rialzi sui mercati.



LA RIDUZIONE DEI TASSI TENDE A FAVORIRE LE AZIONI


Nel frattempo la Federal Reserve statunitense ha appena avviato il suo ciclo di riduzione dei tassi per normalizzarne il livello e questo, storicamente, tende a favorire le azioni se il contesto, come quello attuale, è di ‘non recessione’. Inoltre, altri segmenti di mercato come le small cap e i titoli value, che hanno sofferto i tassi d'interesse "più alti, più a lungo" e sottoperformato i titoli tecnologici mega cap, potrebbero beneficiare dei tagli ai tassi.

NON PERDERE LA FIDUCIA NELLE FASI DI CORREZIONE


Questo non vuol dire che il mercato ‘toro’ sia lineare, anzi. Durante le fasi di rialzo possono infatti presentarsi dei periodi di correzione ma questo non deve comunque intaccare la fiducia degli investitori. Se i fondamentali sono ‘sani’ mantenere gli investimenti durante le fasi di volatilità consente di capitalizzare le ottime performance che, in genere, si registrano subito dopo i ribassi: lasciarsi sfuggire queste giornate d'oro significa rinunciare a migliori rendimenti nel lungo periodo. “Il drawdown registrato nell'agosto del 2024 si è verificato per la chiusura generalizzata di varie posizioni, ma i fondamentali erano solidi e il toro ha infatti ripreso subito a scalpitare” ricordano i tre manager di Wellington Management.

LA CORRELAZIONE TRA AZIONI E BOND


Un’altra buona notizia per gli investitori è il ritorno verso la normalizzazione della correlazione tra azioni e bond grazie al calo dell'inflazione. “Oggi, alla luce delle prospettive d'inflazione, nutriamo maggiore fiducia nelle allocazioni esposte anche all’obbligazionario non soltanto come elemento di diversificazione ma anche perché offre maggiori vantaggi in un contesto di mercato ‘orso’ dovuto alla crescita debole” spiegano King, Samouilhan e Riefler.

I TRE ASPETTI DA SEGUIRE


I tre manager continuano a seguire con estrema attenzione tre aspetti: segnali di peggioramento economico, crescita degli utili aziendali su più vasta scala e crescita di interesse per gli investimenti speculativi. “Il quadro macro generale è solido, supportato sia dagli ottimi dati sull'occupazione che dalla crescita sostenuta del PIL negli Stati Uniti. Inoltre i timori di rallentamento non trovano riscontro nei dati ‘hard’" sottolineano King, Samouilhan e Riefler.

CRESCITA SOSTENUTA DEGLI UTILI


Per quanto riguarda poi i fondamentali aziendali, dopo una fase di ottimi dati di bilancio concentrati nelle mega caps tecnologiche, la crescita sostenuta degli utili sembra allargarsi ad un ventaglio più ampio di settori il che favorisce anche un rally di mercato più sostenibile in prospettiva futura. “Osserviamo infine, il crescente entusiasmo degli investitori nei confronti di asset sempre più slegati dai fondamentali che potrebbe segnalare la fine del mercato toro. Tuttavia, non vediamo al momento nessun segnale critico (scenario di bolla) per i fattori che hanno anticipato la fine della fase rialzista post-COVID, come i bitcoin e le SPAC” concludono i tre manager di Wellington Management.

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