I controlli del Fisco
Limitazioni contanti e oro, ecco cosa cambia
Nuovo regolamento per le esportazioni e importazioni di valuta e per i controlli in dogana, con l’obiettivo di prevenire il riciclaggio
di Fabrizio Arnhold 16 Dicembre 2024 12:05
Più controlli e stretta sulle esportazioni e sulle importazioni di valuta in qualsiasi forma sopra i 10mila euro. Il Consiglio dei ministri, lo scorso 9 dicembre, come già scritto in questo pezzo, ha approvato il decreto legislativo di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento Ue 2018/1672, relativo ai controlli sul denaro contante in entrata nell’Unione o in uscita dall’Unione e che supera, di fatto, il regolamento precedente.
Il trasferimento di denaro contante, sia in entrata sia in uscita dall’Italia, sarà soggetto a nuove restrizioni. Le autorità preposte ai controlli avranno il potere di trattenere il denaro qualora l’importo non sia dichiarato come previsto dalla normativa o in caso di sospetti legati ad attività illecite. Inoltre, il trasporto di contante o oro, per un valore pari o superiore a 10.000 euro, dovrà essere obbligatoriamente dichiarato in dogana.
La novità consiste nel fatto che, oltre al contante, rientrano tra gli strumenti soggetti all’obbligo di dichiarazione doganale anche quelli negoziabili al portatore che non richiedono l’identificazione del proprietario o la prova del diritto di utilizzo. Tra questi figurano i traveller’s cheque, assegni, vaglia, carte prepagate, monete con una composizione in oro pari almeno al 90%, così come lingotti, pepite o aggregati con una purezza di oro di almeno il 99,5%.
L’uscita dall’Italia di questi titoli, per un importo pari o superiore a 10.000 euro, deve essere dichiarata in dogana. La Guardia di Finanza può decidere di trattenere l’intero importo, anche se inferiore a 10.000 euro, in caso di sospetto di attività illecite, per un periodo massimo di 30 giorni, prorogabile in caso di ulteriori indagini. In caso di sequestro, i limiti delle sanzioni saranno aumentati: le attuali percentuali del 30% e 50% dell’eccedenza saliranno rispettivamente al 50%, 70% e 100%. Le multe saranno più severe, con una cifra minima di 900 euro, rispetto agli attuali 300 euro.
NUOVE RESTRIZIONI
Il trasferimento di denaro contante, sia in entrata sia in uscita dall’Italia, sarà soggetto a nuove restrizioni. Le autorità preposte ai controlli avranno il potere di trattenere il denaro qualora l’importo non sia dichiarato come previsto dalla normativa o in caso di sospetti legati ad attività illecite. Inoltre, il trasporto di contante o oro, per un valore pari o superiore a 10.000 euro, dovrà essere obbligatoriamente dichiarato in dogana.
CONTANTE MA NON SOLO
La novità consiste nel fatto che, oltre al contante, rientrano tra gli strumenti soggetti all’obbligo di dichiarazione doganale anche quelli negoziabili al portatore che non richiedono l’identificazione del proprietario o la prova del diritto di utilizzo. Tra questi figurano i traveller’s cheque, assegni, vaglia, carte prepagate, monete con una composizione in oro pari almeno al 90%, così come lingotti, pepite o aggregati con una purezza di oro di almeno il 99,5%.
I CONTROLLI IN DOGANA
L’uscita dall’Italia di questi titoli, per un importo pari o superiore a 10.000 euro, deve essere dichiarata in dogana. La Guardia di Finanza può decidere di trattenere l’intero importo, anche se inferiore a 10.000 euro, in caso di sospetto di attività illecite, per un periodo massimo di 30 giorni, prorogabile in caso di ulteriori indagini. In caso di sequestro, i limiti delle sanzioni saranno aumentati: le attuali percentuali del 30% e 50% dell’eccedenza saliranno rispettivamente al 50%, 70% e 100%. Le multe saranno più severe, con una cifra minima di 900 euro, rispetto agli attuali 300 euro.
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