Weekly Bulletin

Verso un 2025 di ondate innovative: Quantum Computing, spazio e forse un Bitcoin 2.0

Le nuove frontiere della rivoluzione tecnologica sono pervasive e diffuse, offrono all’investitore opzioni molto più ampie ma più difficili da leggere, mentre con Trump anche la politica globale cambia gioco

di Stefano Caratelli 16 Dicembre 2024 08:55

financialounge -  mercati Weekly Bulletin
Sembra che le rivoluzioni tecnologiche iniziate all’alba degli anni 80 del secolo scorso procedano per ondate ventennali. Quella di Internet ha finito la corsa iniziale con la bolla delle dot.com, seguita dall’11 settembre, e ha avuto in nomi come Cisco, Microsoft e Oracle i protagonisti. Poi è arrivata l’era degli smartphone e dell’e-commerce, simbolizzata da Apple e Amazon, che ha dominato il primo ventennio del nuovo secolo. Alla fine del quale è partita l’onda lunga del digitale diffuso e pervasivo in tutti i settori, di cui Nvidia con i suoi chip che fanno funzionare l’Intelligenza Artificiale è diventata finora l’icona. Ora si sta allargando con il Quantum computing, con la Space economy di Musk, e forse con l’entrata in scena di un Bitcoin 2.0, la cui ultima corsa partita con la vittoria di Trump forse non è solo speculazione alimentata dall’entusiasmo del tycoon per le cripto.

DALLE MEGA NICCHIE AI TREND GLOBALI


Alla fine, IA e Spazio sono dei fili rossi la cui tessitura nelle varie ondate risale alle origini. I satelliti sono stati essenziali sia per lo sviluppo sia della prima rivoluzione del Web che degli smartphone, mentre l’IA era già presente in modo embrionale nell’Internet of Things, facendo “parlare” tra di loro gli oggetti digitali, come i pc, o digitalizzati, come il vecchio condizionatore di casa o il frigo. Anche il Bitcoin è stato inventato e ha cominciato a diffondersi verso la fine degli anni 10 di questo secolo, interpretato da milioni di persone come mega-nicchia speculativa globale e metodo di pagamento alternativo meno tracciabile e visibile. Ma la recente corsa a sfondare per la prima volta i 100.000 dollari potrebbe nascondere forse di più, ed essere legata alle nuove politiche commerciali che sta preparando il nuovo inquilino della Casa Bianca per rilanciare su scala globale le transazioni originate dagli USA.

SI POSIZIONANO I BIG E LE NEW ENTRY SCENDONO IN CAMPO


Le previsioni sul 2025 convergono sul Quantum Computing come prossima onda da cavalcare. Il settore è già presidiato da Nvidia con i suoi Quantum Cloud API, Alphabet ha annunciato l’ingresso con i nuovi chip denominati Willlow progettati in-house da Google, mentre la nuova frontiera è presidiata anche da titoli meno noti, come D-Wave Quantum QBTS, Rigetti Computing e IonQ, che negli ultimi tre mesi hanno messo a segno rialzi stellari a Wall Street. Infatti, l’ETF Defiance Quantum, che traccia l’andamento del settore con la sigla QTUM, da settembre ha messo a segno un rally di quasi il 30%, battendo alla grande sia S&P 500 che Nasdaq, come mostra il grafico qui sotto.



QUANTUM E SPAZIO, UNA NUOVA VITA PER FILONI STRATEGICI


La domanda è se il Quantum sia l’evoluzione “naturale” dell’IA oppure un nuovo filone d’investimento, altrettanto pervasivo, ma che vive di vita autonoma. Come anche la nuova stagione che sta vivendo la Space Economy, da settore presidiato soprattutto da Stati e Governi e concentrato su telecomunicazioni e difesa a nuova prateria per le incursioni di imprenditori visionari alla Elon Musk, che spaziano dal turismo milionario al contrasto del cambiamento climatico, fino all’esplorazione e alla colonizzazione di altri pianeti. Secondo le stime di McKinsey e del World Economic Forum il valore del settore è destinato a decollare a livello globale nel prossimo decennio per avvicinarsi ai 2.000 miliardi di dollari dagli attuali 630 miliardi, con lo sviluppo di applicazioni destinate a supportare e migliorare le rotte commerciali e le catene di fornitura di merci e servizi.

SI INTRECCIANO I FILI ROSSI DELLE NUOVE ONDATE TECNOLOGICHE


E proprio il commercio globale potrebbe beneficiare di un Bitcoin 2.0 premiando chi si avventura per primo sulla nuova frontiera, il che spiegherebbe l’innamoramento di Trump per il mondo cripto. Da strumento di pagamento alternativo e da investimento speculativo, la tecnologia blockchain potrebbe dar vita a transazioni e contratti commerciali “smart”, riducendo il ricorso a intermediari, con estensione anche a micro-transazioni a livello consumer, integrandosi con l’Internet of Things, mentre gli esperti prevedono anche applicazioni nel campo sempre più cruciale del trattamento dei dati personali e della privacy. Insomma, i fili rossi delle nuove ondate tecnologiche si intrecciano, spaziando da una geopolitica in movimento nel secondo mandato di Trump, con tutte le tensioni commerciali e militari connesse, a un’IA pervasiva e potenziata destinata a permeare ogni attività produttiva e sociale, dalla sicurezza alla sanità, alla mobilità.

Bottom line. Per l’investitore che guarda al lungo termine, il 2025 si annuncia ricco di opportunità, come sempre accompagnate da rischi. E’ prevedibile una volatilità ancora elevata, sia per le azioni che per l’obbligazionario, con strappi emozionali che renderanno difficile tenere la rotta, da non perdere tenendo sempre come bussola i fondamentali macro e societari.

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