Politica monetaria
Il taglio della Fed sarà probabilmente seguito da una pausa, più spazio alla Bce
Columbia Threadneedle Investments, in un commento di David Chappell, vede il rischio che i rendimenti dei Treasury Usa possano tornare a salire, spinti dagli effetti delle politiche di Trump
di Stefano Caratelli 18 Dicembre 2024 17:13
C'è il rischio che i tassi di interesse statunitensi possano tornare a crescere, in particolare quelli dei Treasury a più lunga scadenza. Negli ultimi mesi la Federal Reserve si è concentrata sull'andamento dell'occupazione e dell'inflazione, ma dovrà necessariamente iniziare a considerare l’impatto che verrà generato dalle politiche del presidente eletto Donald Trump non appena diventeranno legge. Lo sottolinea un commento di David Chappell, Senior Fixed Income Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments, nell’imminenza dell’annuncio della Fed sui tassi.
Secondo Chappell, inflazione e occupazione in equilibrio lasciano la porta aperta all’altro taglio dei tassi atteso oggi da parte della banca centrale guidata da Jerome Powell. L’esperto do Columbia ritiene che la situazione fiscale non sia destinata a migliorare nei prossimi anni. e che questo potrebbe influenzare negativamente i titoli a lunga durata, mantenendo alto il loro rendimento. Sebbene l'inflazione sia al momento vicina al target, l'introduzione di tariffe sui beni importati da tutti i Paesi avrebbe l'effetto immediato di aumentare i prezzi, anche se l'entità dipenderà dalla capacità delle aziende di trasferire i costi ai consumatori finali.
Se le tariffe dovessero avere un impatto negativo sui consumi, secondo Chappell è possibile che l'occupazione si indebolisca, ponendo la Fed di fronte al poco invidiabile binomio di un aumento dei prezzi e della disoccupazione. Al momento, prosegue l’esperto di Columbia, i rischi per l'inflazione e l'occupazione vengono descritti dal Fomc della Fed come equilibrati, rendendo possibile un'altra riduzione dei tassi. Ma questa decisione sarà probabilmente accompagnata da un annuncio di pausa, guardando alle previsioni "dot" degli stessi membri del Fomc, in quanto verranno stimate le ripercussioni dei cambiamenti imminenti e potenzialmente importanti in materia di politica interna.
Chappell ritiene che la piena attuazione delle politiche proposte da Trump potrebbe portare ad un aumento degli spread tra i tassi di interesse a breve e quelli a lungo termine negli Stati Uniti ed in Europa. Ci sono aree in Eurozona che stanno incontrando qualche difficoltà nella crescita e alcune politiche di Trump potrebbero avere un ulteriore effetto negativo su questi Paesi. E questo, sottolinea in conclusione l’esperto di Columbia, dovrebbe spingere la BCE ad essere più attiva della Fed nel ridurre i tassi.
SITUAZIONE FISCALE USA DESTINATA A NON MIGLIORARE
Secondo Chappell, inflazione e occupazione in equilibrio lasciano la porta aperta all’altro taglio dei tassi atteso oggi da parte della banca centrale guidata da Jerome Powell. L’esperto do Columbia ritiene che la situazione fiscale non sia destinata a migliorare nei prossimi anni. e che questo potrebbe influenzare negativamente i titoli a lunga durata, mantenendo alto il loro rendimento. Sebbene l'inflazione sia al momento vicina al target, l'introduzione di tariffe sui beni importati da tutti i Paesi avrebbe l'effetto immediato di aumentare i prezzi, anche se l'entità dipenderà dalla capacità delle aziende di trasferire i costi ai consumatori finali.
IMPATTO NEGATIVO DEI DAZI SU CONSUMI E OCCUPAZIONE
Se le tariffe dovessero avere un impatto negativo sui consumi, secondo Chappell è possibile che l'occupazione si indebolisca, ponendo la Fed di fronte al poco invidiabile binomio di un aumento dei prezzi e della disoccupazione. Al momento, prosegue l’esperto di Columbia, i rischi per l'inflazione e l'occupazione vengono descritti dal Fomc della Fed come equilibrati, rendendo possibile un'altra riduzione dei tassi. Ma questa decisione sarà probabilmente accompagnata da un annuncio di pausa, guardando alle previsioni "dot" degli stessi membri del Fomc, in quanto verranno stimate le ripercussioni dei cambiamenti imminenti e potenzialmente importanti in materia di politica interna.
IMPATTO ANCHE IN EUROZONA, PIU’ SPAZIO PER LA BCE
Chappell ritiene che la piena attuazione delle politiche proposte da Trump potrebbe portare ad un aumento degli spread tra i tassi di interesse a breve e quelli a lungo termine negli Stati Uniti ed in Europa. Ci sono aree in Eurozona che stanno incontrando qualche difficoltà nella crescita e alcune politiche di Trump potrebbero avere un ulteriore effetto negativo su questi Paesi. E questo, sottolinea in conclusione l’esperto di Columbia, dovrebbe spingere la BCE ad essere più attiva della Fed nel ridurre i tassi.