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Per Vontobel il trend azionario resta favorevole ma ora è meglio investire con cautela

Per evitare di perdere un continuo rally del mercato vale la pena mantenere un'esposizione azionaria diretta ma aumentando anche le protezioni al ribasso sulla forza del mercato

di Leo Campagna 18 Dicembre 2024 08:00

financialounge -  Gianluca Ungari investimenti mercati Vontobel
Osservando i dati storici, la probabilità che l’S&P 500 registri nel 2025 un altro anno positivo, dopo performance superiori al 20% sia nel 2023 che nel 2024, è del 7%. Nonostante ciò, gli investitori sembrano tentati dalla continuazione del trend favorevole. “Non siamo in disaccordo, ma entrando nel 2025 notiamo motivi per avvicinarsi al mercato con cautela, bilanciando ottimismo e prudenza” tiene a precisare Gianluca Ungari, Head of Portfolio Management Italy, Vontobel.

IL ‘FEAR & GREED INDEX’ DELLA CNN


Per esempio, se è vero che il "Fear & Greed Index" della CNN non segnala un'avidità estrema degli investitori anche perché il rally azionario è stato guidato dai titoli dei "Magnifici Sette", è altrettanto vero che diversi sotto-indicatori giustificano la prudenza. Uno di questi è rappresentato dai rapporti Put/Call che evidenziano una scarsa propensione alla protezione al ribasso da parte degli investitori. Un altro, è invece il sentiment rialzista tra gli investitori al dettaglio e istituzionali prossimo al massimo di un decennio, segnale di una maggiore propensione al trading azionario.

PROSPETTIVE ECONOMICHE MIGLIORATE


Nel frattempo, le prospettive economiche sono migliorate dall'inizio del 2024. Nella grarfico sotto è illustrato l’indicatore del ciclo economico interno di Vontobel che ha evidenziato segnali di rafforzamento dello slancio negli ultimi mesi. “Ci troviamo attualmente in una situazione in cui l'ambiente macro sta migliorando e l'offerta monetaria sta scendendo dal suo minimo di 40 anni, entrambi fattori che supportano le attività rischiose, comprese le azioni” spiega Ungari.



LEVA FINANZIARIA DI AZIENDE E FAMIGLIE IN CALO


Ma c’è di più. Dalla grande crisi finanziaria sono stati ridotti i rapporti di leva finanziaria nelle aziende e nelle famiglie, il che ha consentito di rafforzare la resilienza delle economie di mercato sviluppate. Una dinamica che ha permesso ai bilanci del settore privato di assorbire l'impatto ritardato del ciclo di inasprimento delle politiche più aggressivo degli ultimi decenni. Inasprimento che dovrebbe gradualmente attenuarsi alla luce dei previsti tagli dei tassi da parte delle banche centrali. “Se queste ultime manterranno le aspettative attualmente previste dai mercati, si stima che la crescita della moneta reale tornerà in territorio positivo nella seconda metà del 2025” riferisce il manager di Vontobel.

FATTORE STAGIONALITÀ


C’è anche il fattore ‘stagionalità’ che gioca a favore del restare investiti in azioni adesso. “Negli ultimi 50 anni, i mercati azionari statunitensi hanno registrato in media un guadagno del 4% negli ultimi due mesi dell'anno mentre circa il 70% dei rendimenti azionari statunitensi si verifica tra novembre e marzo” specifica Ungari che poi aggiunge: “I guadagni dell'S&P 500 tendono a essere forti nel primo trimestre e ancora più pronunciati verso fine anno”.

PROTEZIONE AL RIBASSO


Ungari, alla luce di tutte queste considerazioni e pur mantenendo un'esposizione azionaria diretta, opta tuttavia per una certa cautela alla luce del rischio di una correzione del mercato. “Puntiamo ad aumentare le coperture del portafoglio sulla forza del mercato. Oltre all’esposizione allo yen, intendiamo scambiare un po' di rialzo azionario per una protezione al ribasso tramite put su indici azionari. Rispetto alle posizioni a lunga durata diretta, le opzioni azionarie sembrano più adatte come copertura in un contesto multi-asset: affinchè si possa registrare un rally obbligazionario sostenuto occorrerebbe un significativo deterioramento macroeconomico che, attualmente, non trova supporto nel nostro indicatore macro” conclude l’Head of Portfolio Management Italy di Vontobel.

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