Automotive

Primo stop a vendite di auto a benzina e diesel in Europa

La Norvegia vieta l’immatricolazione di auto con motori inquinanti, mentre in Europa il dibattito sulla fine delle vendite di auto a motore endotermico dal 2035 resta aperto

di Fabrizio Arnhold 7 Gennaio 2025 15:10

financialounge -  auto elettrica automotive benzina Diesel
Lo stop ai motori diesel e benzina in Europa resta fissato al 2035 ma la discussione nel Vecchio Continente è tutt'altro che chiusa. I grandi costruttori di automobili devono fare i conti con il calo delle vendite, con Volkswagen che sta pensando di chiudere alcuni stabilimenti in Germania. La musica è diversa in Norvegia che tira dritto sulla via dell’elettrico, stabilendo che dal 1° gennaio 2025 non possono più essere immatricolati veicoli con motori endotermici.

SI PARTE DALLA NORVEGIA


A settembre 2024 in Norvegia le auto elettriche avevano già superato quelle a benzina in circolazione, con la previsione di lasciare indietro anche quelle diesel dal 2026. Sempre guardando i dati, nel 2024 in Norvegia quasi il 90% delle auto vendute sono state elettriche, con un balzo di ben 7 punti percentuali rispetto al 2023, quando la quota di veicoli Bev era fissata all’82,4%. Il confronto con il resto dell’Europa è impietoso. La media Ue di veicoli elettrici è del 13,1%. Germania e Francia sono i Paesi dove si immatricolano più auto elettriche, mentre l’Italia è all’ultimo posto in classifica, con una quota pari al 4%.

MULTE PER LE EMISSIONI DAL 2025


Nessun passo indietro della Commissione Ue sul sistema di multe per lo sforamento del limite di emissioni di CO2 medie per le case automobilistiche. Dal 1° gennaio il limite è sceso a 95 g/km, resterà in vigore per tutto il 2025 e solo dopo sarà sottoposto a una eventuale revisione, misurando gli effetti e l’efficacia. "La Commissione è consapevole del fatto che alcuni costruttori di auto siano preoccupati di non poter raggiungere il proprio obiettivo per le emissioni per il 2025", ha commentato il commissario per il Clima, Wopke Hoekstra, "ma diversi altri importanti costruttori sono fiduciosi e si oppongono alla modifica del quadro. La modifica delle norme causerebbe quindi una distorsione delle condizioni di parità e porrebbe questi ultimi produttori in condizioni di svantaggio competitivo". Il commissario ha anche precisato che il target può essere raggiunto non solo producendo auto elettriche ma anche vetture ibride, più piccole ed efficienti, riducendo così l’impatto delle emissioni sull’ambiente.

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