L'analisi

I semiconduttori sono le nuove utility? Similitudini e differenze

Un report di Allianz Global Investors a cura di Jeremy Gleeson e Virginie Maisonneuve fa il punto sull’evoluzione del settore, sempre più cruciale geopoliticamente, e sulle conseguenze per gli investitori

di Stefano Caratelli 10 Gennaio 2025 09:12

financialounge -  Allianz Global Investors intelligenza artificiale Jeremy Gleeson semiconduttori utility Virginie Maisonneuve
L’industria dei semiconduttori è sempre più al primo posto nella lista dei fattori al centro delle discussioni sui mercati finanziari, sia per l’escalation delle tensioni commerciali, soprattutto tra Usa e Cina, sia per la crescente importanza del settore vista la rapida implementazione dell’Intelligenza Artificiale. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha certamente aggiunto ulteriore incertezze alla futura traiettoria del comparto. I semiconduttori sono quindi le nuove utility? Se lo chiede un report di Allianz Global Investors a cura di Jeremy Gleeson, CIO Global Tech Equity, e Virginie Maisonneuve, Global CIO Equities, che analizza l’evoluzione del settore e le conseguenze per gli investitori.

IL DARWINISMO DIGITALE


Considerata l'importanza strategica dei semiconduttori nel contesto attuale, definito dai due esperti di AllianzGI "darwinismo digitale", gli investitori si chiedono se i semiconduttori, che in passato si autoregolavano attraverso cicli incontrollati di domanda e offerta, siano oggi diventati una risorsa così fondamentale in grado di garantire competitività e un potenziale vantaggio difensivo, tanto da essere considerati dai leader globali una "utility" essenziale. Se così fosse, ci si chiede quali sarebbero le implicazioni per i prezzi e lo sviluppo della capacità produttiva.

LA LEADERSHIP DI TAIWAN E USA


In una prospettiva globale, le industrie taiwanesi del settore sono indubbiamente leader in termini di know-how, mentre l’America investe pesantemente per incoraggiare la capacità nazionale cercando di restringere l’area in cui i semiconduttori sono prodotti e da cui partono per il resto del mondo. La Cina resta un player importante che ritiene di avere il potenziale per offrire un’alternativa al dominio di Taiwan e degli Us, cercando di diventare autosufficiente nell’area, ma resta ancora indietro in termini di leadership manifatturiera, anche per le restrizioni all’export imposte da Usa, UE e Giappone.

SEMPRE PIÙ PUNTI DI CONTATTO CON LA DIFESA


I due esperti di AllianzGI notano che la crescente "militarizzazione" dell'industria dei semiconduttori, come leva nei conflitti geopolitici, influenzerà sicuramente l'offerta e i prezzi, anche se ancora non si osservano significativi aumenti della capacità produttiva spinti dai governi in tutto il mondo. Ad ogni modo, secondo il report questi sviluppi dovrebbero essere monitorati attentamente da tutti gli investitori, non solo quelli focalizzati sulla tecnologia e i settori collegati.

SOMIGLIANZE E DIFFERENZE CON LE UTILITY


In conclusione, sebbene la crescente interferenza e manipolazione dell'offerta possa conferire ai semiconduttori alcune caratteristiche tipiche delle utility, secondo Gleeson e Maisonneuve il settore presenta ancora differenze significative. Le utility infatti spesso godono di uno status quasi monopolistico, sono stabili e non cicliche, mentre i semiconduttori costituiscono ancora un settore ciclico, con segmenti come i chip di memoria che non dispongono di alcun potere di prezzo.

INDISPENSABILI PER CRESCITA, EFFICIENZA E INNOVAZIONE


Forse, sottolineano i due esperti di AllianzGI, un modo più accurato per concepire il settore nella sua forma attuale, è vederlo come un elemento indispensabile per la crescita, l’efficienza e l’innovazione, con alcune caratteristiche simili alle utility, ma anche tratti distintivi propri.

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