Emergenza abitativa

La Spagna contro gli affitti brevi: tassa del 100% per gli extra UE che comprano casa

Il provvedimento allo studio del governo Sánchez intende fermare la speculazione a fini turistici e contrastare l'aumento dei prezzi degli immobili. Penalizzati soprattutto inglesi e americani

di Davide Lentini 14 Gennaio 2025 14:07

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Nel 2023 ben 27mila abitazioni spagnole sono state acquistate da persone non residenti nell'Unione europea con l'intenzione di trasformarle in b&b. E negli ultimi anni, proprio per il fenomeno degli affitti brevi, le disponibilità di case per gli spagnoli, a prezzi accettabili, si è ridotta notevolmente. Partendo da questa situazione, il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato che sta studiando una legge ad hoc per arginare questo fenomeno: una tassa fino al 100% sugli immobili acquistati da persone che risiedono nei paesi extra Ue.

LA FINE DEL "GOLDEN VISA"


L'obiettivo di questa proposta, che Sánchez ha definito "senza precedenti", è duplice: evitare che le poche case ancora disponibili possano diventare alloggi per gli affitti brevi, e limitare il loro aumento di prezzo. La nuova tassa entrerà in vigore probabilmente dopo il 3 aprile, giorno in cui scade il "Golden Visa", un particolare beneficio in vigore dal 2013 e che fino a quella data permetterà proprio ai cittadini extracomunitari di acquistare una casa in Spagna, del valore di almeno 500mila euro, pagando un tributo minimo, pari al 10% del costo dell'immobile stesso, e di ottenere il permesso di residenza.

GLI INGLESI NEL MIRINO


La nuova legge sembra voler penalizzare soprattutto i cittadini inglesi, ma anche americani, da sempre amanti della Spagna e delle sue isole, tanto d'aver comprato molte abitazioni negli ultimi anni a fini prettamente speculativi, specie a Ibiza, Formentera, Barcellona e alle Canarie: case che probabilmente utilizzano per periodi limitati di vacanza, ma che nel resto dell'anno mettono sulle piattaforme turistiche per gli affitti brevi. Basti pensare che nel 2017 proprio gli inglesi residenti in Spagna per effetto del "Golden Visa" erano circa 276mila, mentre due anni fa sono saliti a 284mila. Grazie alla Brexit, infatti, sono diventati cittadini extra Ue potendo usufruire dei benefici previsti. Benefici che però ora Sánchez intende abolire, inasprendo la possibilità di comprare nuove abitazioni.

LE ALTRE MISURE PRO CASA


L'emergenza abitativa, comune un po' a tutti i paesi europei, si è fatta sentire molto negli ultimi anni anche in Spagna. "L'Occidente si trova di fronte a una sfida decisiva - ha spiegato Sánchez - non trasformarsi in una società divisa in due classi, i ricchi proprietari terrieri e i poveri inquilini". Per questo, oltre alla nuova tassa, Sánchez intende introdurre tributi più elevati sugli affitti brevi, trasferire 3.300 case a un nuovo ente per l'edilizia popolare, avviare un programma per ristrutturare gli alloggi vacanti e assicurare agevolazioni per i proprietari che garantiscono affitti "accessibili".

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