Le prospettive

Usa verso un 2025 di eccessi? Meglio aspettare le mosse di Trump

La Financière de l’Échiquier, in un commento di Clément Inbona, mette in fila gli allarmi sui vari fronti, dalla geopolitica ai conti pubblici, ma consiglia di attenersi alle decisioni effettive e non ai proclami

di Stefano Caratelli 14 Gennaio 2025 12:52

financialounge -  Clément Inbona donald Trump La Financière de l'Echiquier USA
Di solito, agli eccessi di fine anno fa seguito un gennaio di sobrietà, con i buoni propositi o la sfida del Dry January. Ma dall’altra parte dell’Atlantico le cose vanno molto diversamente, e a pochi giorni dall'insediamento di Donald Trump diversi eccessi hanno già segnato il percorso della nuova amministrazione. Sul fronte diplomatico, le affermazioni di Trump su Messico, Canada e Groenlandia, e le interferenze di Elon Musk nella politica tedesca o britannica, fanno ipotizzare relazioni più travagliate nei prossimi quattro anni tra alleati o partner storici degli Stati USA. Ancor più preoccupante è il fatto che per Washington la sovranità e l'autodeterminazione non siano più inviolabili.

LE AMBIZIONI DELLA CINA E IL RUOLO DEI SOCIAL


Lo mette in rilievo nel suo punto della settimana Clément Inbona, Fund Manager di La Financière de l’Échiquier, secondo cui col tempo questa rivoluzione potrebbe essere fonte di ispirazione per altre grandi potenze desiderose di espandere le ambizioni regionali, come la Cina con Taiwan. Sul piano della democrazia, prosegue Inbona, una minor moderazione dei social network Facebook e Instagram indica che siamo entrati nell'era della post-verità: le porte della disinformazione, delle fake news, dei deepfakes e delle teorie cospirative sono ormai totalmente spalancate negli USA e continueranno a minare i baluardi della democrazia.

CON MUSK IN ARRIVO POSSIBILE SHOCK SUI CONTI FEDERALI


Passando all’economia, l’esperto di La Financière de l’Échiquier pensa che Musk potrebbe mettere K.O. l’amministrazione USA, perché con l'obiettivo di renderla più efficiente comprimendo la spesa ambisce a ridurre il bilancio federale di 1.000-2.000 miliardi di dollari, pari al 15-30%. Un obiettivo che, secondo Inbona, sembra improbabile da raggiungere senza che molti dipendenti pubblici perdano il posto e senza tagliare drasticamente le commesse pubbliche.

CONSEGUENZE POSITIVE MA IMPATTO NEGATIVO SULLA CRESCITA


Le conseguenze a medio termine potrebbero essere positive per la traiettoria del deficit e del debito, ma un simile shock potrebbe avere un impatto negativo sulla crescita USA nel breve periodo. Intanto Trump continua a essere evasivo sull'entità dei dazi che saranno introdotti dopo l’insediamento.

RICAVARE INDICAZIONI DAL PRIMO MANDATO DI TRUMP


Questi eccessi e incertezze, sottolinea Inbona in conclusione, fanno sì che i prossimi 4 anni siano difficili da comprendere a molti livelli, compreso l'andamento del mercato azionario. Ma, secondo l’esperto di La Financière de l’Échiquier, si possono ricavare alcune indicazioni dal primo mandato di Trump, per cui è meglio attenersi alle decisioni effettive ed evitare di prendere per oro colato i gesti plateali del Presidente che sta per insediarsi alla Casa Bianca.

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