L'outlook
AllianceBernstein: opportunità per gli investitori da economia Usa più forte
L’Outlook macroeconomico globale per il primo trimestre delinea prospettive favorevoli. La Fed potrebbe rallentare i tagli, Eurozona e Cina restano indietro, rischi da tensioni commerciali e energia
di Stefano Caratelli 17 Gennaio 2025 12:30
Continua espansione di tutte le principali economie, con gli USA ancora in testa, unita a una dinamica positiva degli investimenti aziendali. E’ la previsione principale di AllianceBernstein nel suo Outlook macroeconomico globale per il primo trimestre 2025, secondo cui per gli investitori resta da capire in che misura la sovraperformance degli USA si estenderà ai mercati finanziari. Nonostante le probabili sfide globali, specialmente sul fronte delle tensioni commerciali, le prospettive delineate dalla grande casa d’investimento rimangono comunque generalmente favorevoli.
Le principali tendenze previsionali di AlliaanceBernstein indicano che per il momento gli USA sembrano avviati a crescere più rapidamente delle altre economie sviluppate, il che influirà sulle prospettive di mercato. Infatti, alla luce del maggior vigore dell'economia, è plausibile che la Fed rallenti il ritmo dell'allentamento, per cui i tassi USA dovrebbero restare più elevati lungo su tutta la curva. Le prospettive per l'Eurozona, già modeste, vista la forte decelerazione dell'economia europea negli ultimi mesi, si sono fatte invece ancora più precarie, mentre la crescita della Cina rimane stentata, nonostante l'avvio di un allentamento monetario e fiscale, e saranno necessari ulteriori interventi.
Le prospettive dell’Outlook di AllianceBernstein sono comunque generalmente favorevoli, nella convinzione che la divergenza degli USA creerà più opportunità che rischi per gli investitori, soprattutto se, come prevede la grande casa, sarà più una questione di entità che di direzione. Le ipotesi fondamentali per i mercati finanziari sono che continui il trend di potenziamento e miglioramento della regolamentazione che ha favorito il contenimento dei rischi sistemici.
Sul fronte geopolitico, l’attesa è che né la guerra in Ucraina, né i conflitti in Medio Oriente dovrebbero mettere a rischio l’economia globale o i mercati, mentre per quanto riguarda la politica monetaria, i tagli dei tassi sono ormai avviati e destinati a proseguire per diversi trimestri. Per quanto riguarda la crescita globale è atteso un continuo rallentamento con effetti più visibili fuori dagli USA con l’inflazione che continuerà a scendere in tutto il mondo.
Per questo AllianceBernstein prevede un calo dei rendimenti e un irripidimento delle curve con prospettive meno evidenti in USA, dove si attendono solo variazioni modeste dei tassi. Previsto anche un rafforzamento del dollaro con l’aumento delle divergenze globali.
I principali rischi al rialzo vengono indicati nella ripresa degli investimenti aziendali che potrebbero stimolare la crescita soprattutto in USA. I principali rischi al ribasso sono invece rappresentati da una guerra commerciale più ampia e persistente che potrebbe essere molto destabilizzante, e un conflitto in Medio Oriente che si riverberasse sui mercati dell’energia.
Questo rischio, se si realizzasse, secondo AllianceBernsrtein avrebbe l’effetto di rallentare la disinflazione e di complicare gli sforzi delle banche centrali per supportare la crescita.
USA AVVIATI A CRESCERE PIÙ DEGLI ALTRI
Le principali tendenze previsionali di AlliaanceBernstein indicano che per il momento gli USA sembrano avviati a crescere più rapidamente delle altre economie sviluppate, il che influirà sulle prospettive di mercato. Infatti, alla luce del maggior vigore dell'economia, è plausibile che la Fed rallenti il ritmo dell'allentamento, per cui i tassi USA dovrebbero restare più elevati lungo su tutta la curva. Le prospettive per l'Eurozona, già modeste, vista la forte decelerazione dell'economia europea negli ultimi mesi, si sono fatte invece ancora più precarie, mentre la crescita della Cina rimane stentata, nonostante l'avvio di un allentamento monetario e fiscale, e saranno necessari ulteriori interventi.
MINORI RISCHI SISTEMICI PER I MERCATI
Le prospettive dell’Outlook di AllianceBernstein sono comunque generalmente favorevoli, nella convinzione che la divergenza degli USA creerà più opportunità che rischi per gli investitori, soprattutto se, come prevede la grande casa, sarà più una questione di entità che di direzione. Le ipotesi fondamentali per i mercati finanziari sono che continui il trend di potenziamento e miglioramento della regolamentazione che ha favorito il contenimento dei rischi sistemici.
TAGLI DEI TASSI AVVIATI E DESTINATI A PROSEGUIRE
Sul fronte geopolitico, l’attesa è che né la guerra in Ucraina, né i conflitti in Medio Oriente dovrebbero mettere a rischio l’economia globale o i mercati, mentre per quanto riguarda la politica monetaria, i tagli dei tassi sono ormai avviati e destinati a proseguire per diversi trimestri. Per quanto riguarda la crescita globale è atteso un continuo rallentamento con effetti più visibili fuori dagli USA con l’inflazione che continuerà a scendere in tutto il mondo.
CURVE PIÙ RIPIDE E DOLLARO FORTE
Per questo AllianceBernstein prevede un calo dei rendimenti e un irripidimento delle curve con prospettive meno evidenti in USA, dove si attendono solo variazioni modeste dei tassi. Previsto anche un rafforzamento del dollaro con l’aumento delle divergenze globali.
DAGLI INVESTIMENTI SPINTA ALLA CRESCITA USA
I principali rischi al rialzo vengono indicati nella ripresa degli investimenti aziendali che potrebbero stimolare la crescita soprattutto in USA. I principali rischi al ribasso sono invece rappresentati da una guerra commerciale più ampia e persistente che potrebbe essere molto destabilizzante, e un conflitto in Medio Oriente che si riverberasse sui mercati dell’energia.
RISCHIO INFLAZIONE DA ENERGIA
Questo rischio, se si realizzasse, secondo AllianceBernsrtein avrebbe l’effetto di rallentare la disinflazione e di complicare gli sforzi delle banche centrali per supportare la crescita.