Bond market
Capital Group: la resilienza Usa fornisce un sostegno per le obbligazioni
Flavio Carpenzano spiega che i bond sembrano aver ripreso il ruolo tradizionale di diversificazione dei portafogli, offrendo opportunità agli investitori con approccio attivo
di Stefano Caratelli 21 Gennaio 2025 17:25
La resilienza dell’economia americana sarà un fattore trainante chiave dei mercati finanziari nel 2025 e oltre, dal momento che, dopo aver scongiurato una recessione, i dati sembrano indicare un ritorno degli USA a una fase di metà ciclo. Con la nuova amministrazione Trump, le politiche su dazi e spesa pubblica non sono ancora del tutto articolate o implementate, con gli investitori che cercano di valutare il relativo impatto potenziale su inflazione ed economia in generale. la volatilità dei tassi dovrebbe restare elevata nel breve periodo, ma non è necessariamente negativa, anzi per gli investitori attivi può generare opportunità di duration, del posizionamento sulla curva dei rendimenti e dei settori strutturati, come ad esempio le obbligazioni rappresentative di mutui.
Lo mette in evidenza un commento sulle prospettive per il reddito fisso a cura di Flavio Carpenzano, Investment Director Reddito Fisso di Capital Group, secondo cui le obbligazioni sembrano aver ripreso il loro ruolo tradizionale di diversificazione del portafoglio, mentre i rendimenti iniziali elevati e il calo dei tassi d’interesse offrono un contesto solido, nonostante spread in generale contratti. I rendimenti iniziali elevati e il calo dei tassi d’interesse offrono un contesto solido per il reddito fisso, nonostante gli spread in linea generale contratti. In particolare, l’outlook di crescita positivo dovrebbe offrire un contesto favorevole per i mercati del credito, che continuano a godere di un forte supporto tecnico.
Gli spread possono rimanere ai livelli attuali per qualche tempo, e gli investitori in obbligazioni corporate Investment Grade continuare a beneficiare dei rendimenti interessanti offerti dall’alta qualità. Capital Group ha individuato opportunità nei titoli farmaceutici e nelle utility, i primi sono in grado di mantenere flussi di cassa stabili che consentiranno di ridurre il debito, mentre le seconde stanno offrendo nuove opportunità collegate all’evoluzione normativa e all’aumento degli investimenti per soddisfare la domanda di energia dei data center. A livello globale, le valutazioni delle obbligazioni corporate riflettono la divergenza tra l’economia USA e quella europea, più fragile e dipendente dalla Cina. Il segmento bancario rimane però favorito nel vecchio continente, per il livello elevato di capitalizzazione, la buona qualità degli asset e l’ampia liquidità.
Passando al segmento cartolarizzato, Carpenzano sottolinea poi che molte aree del mercato dei titoli con sottostante mutui di enti pubblici risultano più economiche rispetto alle controparti corporate, con una gamma straordinariamente ampia di cedole, su cui gli investitori possono costruire un portafoglio diversificato. Le cedole più elevate offrono una buona remunerazione con spread e rendimenti nominali interessanti, anche se la volatilità dei tassi. Le valutazioni del credito cartolarizzato rimangono comunque interessanti rispetto al credito corporate, e le “asset-backed securities” forniscono un reddito competitivo nel tratto a più breve termine della gamma di scadenze.
Infine, gli High yield, i cui emittenti hanno perlopiù realizzato utili solidi e operato con prudenza negli ultimi anni, e si trovano in una situazione discreta, con i tagli della Fed che dovrebbero fornire ulteriore protezione. Anche se gli spread sono storicamente contratti, la resilienza dell’economia USA e la miglior qualità rendono interessanti i rendimenti “all-in”, secondo l’esperto di Capital Group. La duration più breve dovrebbe inoltre offrire diversificazione. Con ridotte esigenze di rifinanziamento nei prossimi 24 mesi e un outlook positivo per crescita e utili, le perdite su crediti rimarranno probabilmente contenute. Nel segmento delle comunicazioni via cavo e satellite, che affrontano difficoltà a lungo termine, alcuni emittenti di qualità superiore evidenziano valutazioni interessanti.
In conclusione, sottolinea Carpenzano, le obbligazioni sembrano aver ripreso il ruolo tradizionale di diversificazione, come si è visto all’inizio di agosto 2024 quando i mercati azionari sono finiti sotto pressione. Negli ultimi 50 anni, la correlazione negativa tra obbligazioni e azioni si è verificata tipicamente quando l’inflazione era vicina al target della Fed, anche se con eccezioni, soprattutto negli anni 90, evidenziando in genere una correlazione positiva. Ora l’inflazione rimane in traiettoria verso il target, indicando che il reddito fisso potrebbe ancora una volta rappresentare una fonte di reddito, diversificazione e stabilità per contrastare la volatilità dei mercati azionari.
RENDIMENTI ANCORA ALTI E TASSI IN CALO OFFRONO CONTESTO SOLIDO
Lo mette in evidenza un commento sulle prospettive per il reddito fisso a cura di Flavio Carpenzano, Investment Director Reddito Fisso di Capital Group, secondo cui le obbligazioni sembrano aver ripreso il loro ruolo tradizionale di diversificazione del portafoglio, mentre i rendimenti iniziali elevati e il calo dei tassi d’interesse offrono un contesto solido, nonostante spread in generale contratti. I rendimenti iniziali elevati e il calo dei tassi d’interesse offrono un contesto solido per il reddito fisso, nonostante gli spread in linea generale contratti. In particolare, l’outlook di crescita positivo dovrebbe offrire un contesto favorevole per i mercati del credito, che continuano a godere di un forte supporto tecnico.
NELL’INVESTMENT GRADE OPPORTUNITÀ NEI FARMACEUTICI E UTILITY
Gli spread possono rimanere ai livelli attuali per qualche tempo, e gli investitori in obbligazioni corporate Investment Grade continuare a beneficiare dei rendimenti interessanti offerti dall’alta qualità. Capital Group ha individuato opportunità nei titoli farmaceutici e nelle utility, i primi sono in grado di mantenere flussi di cassa stabili che consentiranno di ridurre il debito, mentre le seconde stanno offrendo nuove opportunità collegate all’evoluzione normativa e all’aumento degli investimenti per soddisfare la domanda di energia dei data center. A livello globale, le valutazioni delle obbligazioni corporate riflettono la divergenza tra l’economia USA e quella europea, più fragile e dipendente dalla Cina. Il segmento bancario rimane però favorito nel vecchio continente, per il livello elevato di capitalizzazione, la buona qualità degli asset e l’ampia liquidità.
IL VANTAGGIO DEL MERCATO CARTOLARIZZATO
Passando al segmento cartolarizzato, Carpenzano sottolinea poi che molte aree del mercato dei titoli con sottostante mutui di enti pubblici risultano più economiche rispetto alle controparti corporate, con una gamma straordinariamente ampia di cedole, su cui gli investitori possono costruire un portafoglio diversificato. Le cedole più elevate offrono una buona remunerazione con spread e rendimenti nominali interessanti, anche se la volatilità dei tassi. Le valutazioni del credito cartolarizzato rimangono comunque interessanti rispetto al credito corporate, e le “asset-backed securities” forniscono un reddito competitivo nel tratto a più breve termine della gamma di scadenze.
VALIDO ANCHE IL SEGMENTO HIGH YIELD
Infine, gli High yield, i cui emittenti hanno perlopiù realizzato utili solidi e operato con prudenza negli ultimi anni, e si trovano in una situazione discreta, con i tagli della Fed che dovrebbero fornire ulteriore protezione. Anche se gli spread sono storicamente contratti, la resilienza dell’economia USA e la miglior qualità rendono interessanti i rendimenti “all-in”, secondo l’esperto di Capital Group. La duration più breve dovrebbe inoltre offrire diversificazione. Con ridotte esigenze di rifinanziamento nei prossimi 24 mesi e un outlook positivo per crescita e utili, le perdite su crediti rimarranno probabilmente contenute. Nel segmento delle comunicazioni via cavo e satellite, che affrontano difficoltà a lungo termine, alcuni emittenti di qualità superiore evidenziano valutazioni interessanti.
REDDITO FISSO DI NUOVO FONTE DI STABILITÀ E RENDIMENTO
In conclusione, sottolinea Carpenzano, le obbligazioni sembrano aver ripreso il ruolo tradizionale di diversificazione, come si è visto all’inizio di agosto 2024 quando i mercati azionari sono finiti sotto pressione. Negli ultimi 50 anni, la correlazione negativa tra obbligazioni e azioni si è verificata tipicamente quando l’inflazione era vicina al target della Fed, anche se con eccezioni, soprattutto negli anni 90, evidenziando in genere una correlazione positiva. Ora l’inflazione rimane in traiettoria verso il target, indicando che il reddito fisso potrebbe ancora una volta rappresentare una fonte di reddito, diversificazione e stabilità per contrastare la volatilità dei mercati azionari.