Risiko bancario

Orcel: "Operazione su Commerz vantaggiosa, ma senza le giuste condizioni pronti a uscire"

Il Ceo di UniCredit non esclude il ritiro dalla scalata alla banca tedesca se non ne vedrà più il valore. E si dice ottimista di riuscire a convincere il governo sull'acquisizione di Banco Bpm

di Davide Lentini 21 Gennaio 2025 11:56

financialounge -  Andrea Orcel Commerzbank risiko bancario Unicredit
Da un lato ribadisce l'importanza e il vantaggio, per tutti i protagonisti, della scalata a Commerzbank. Dall'altro, di fronte all'opposizione del governo tedesco, non esclude il ritiro dall'operazione se non ne vedesse più il valore. In una intervista a Bloomberg Tv, a margine dei lavori del forum di Davos, il Ceo di UniCredit, Andrea Orcel, parla dell'intenzione di acquisire la banca tedesca.

I VANTAGGI DELL'OPERAZIONE


"Credo che l'operazione Commerzbank - ha spiegato nell'intervista - sia eccellente sia per la Germania che per entrambe le banche, perché sono complementari, ma è vantaggiosa anche per gli azionisti e per i clienti". Il governo tedesco però non ha gradito come si è mossa UniCredit. Il ministro delle finanze, Joerg Kukies, si  è detto preoccupato per il comportamento non trasparente e opaco dell'istituto italiano. E oggi Orcel ha risposto indirettamente spiegando di essere rimasto sorpreso dall'opposizione che l'operazione ha incontrato dopo che inizialmente c'erano state interlocuzioni, sia con la banca tedesca che con l'esecutivo, per rilevare la quota detenuta proprio dal governo nell'istituto. "Non capisco bene quale sia esattamente il punto del dibattito", ha aggiunto.

"NON ESCLUDIAMO IL RITIRO"


Al momento l'operazione è in una fase di stallo, in attesa delle elezioni tedesche, al termine delle quali il Ceo di UniCredit si augura di poter riprendere le interazioni con il governo e i vertici dell'istituto. Ma al tempo stesso UniCredit potrebbe recedere dall'operazione se non ne vedesse il valore. "Le fusioni e acquisizioni aggiungono valore se vengono effettuate alle giuste condizioni, al momento giusto e nel modo giusto - ha concluso Orcel - Altrimenti meglio stare alla larga".

"SU BPM CONVINCEREMO IL GOVERNO"


Nella stessa intervista Orcel parla anche dell'altra operazione che vede impegnata UniCredit, l'opa su Banco Bpm: "È prematuro dire se aumenteremo la nostra offerta di acquisto - ha detto -L'offerta attuale è un "giusto punto di partenza". Orcel si è anche detto piuttosto ottimista di poter convincere il governo italiano riguardo quest'acquisizione e di riuscire a trovare una soluzione che possa soddisfare tutti gli investitori di Banco Bpm. "Il cosiddetto 'golden power' rappresenta un'opportunità per sedersi al tavolo - ha spiegato - ed è anche un'occasione per evidenziare tutti gli elementi dell'operazione".

LE SFIDE DELLE BANCHE EUROPEE


"Quello che stiamo cercando di fare - ha spiegato Orcel - è connettere opportunità con interessi. Sono stato criticato per 3 anni perché non guardavamo all'm&a ma pensavo fermamente che prima fosse importante liberare il potenziale che avevamo nel gruppo. Ora se guardiamo a mercati chiave dove rafforzarci e fare la differenza, allora guardiamo a Germania, Italia e anche Polonia e il caso ha voluto che si fossero aperte delle opportunità in questi mercati". Anche perché, secondo il Ceo di piazza Gae Aulenti, la deregolamentazione annunciata da Trump negli Stati Uniti metterà le banche europee in una situazione di svantaggio rispetto alle concorrenti americane. Di qui la necessità di rafforzare UniCredit "Usciamo da tre anni di forte trasformazione e siamo pronti ad altri tre anni di successi - ha concluso - abbiamo un team capace di gestire integrazioni importanti e di andare avanti con queste acquisizioni. Poi se non si riuscirà bene, ma bisogna provarci".

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