Mediobanca
Operazione Mps-Mediobanca, cosa pensano gli analisti
Secondo il parere degli esperti, non sarò semplice portare a termine l’offerta pubblica di scambio. Equita solleva dubbi perché il premio riconosciuto agli azionisti Mediobanca è modesto
di Redazione 24 Gennaio 2025 12:42

Il mondo della finanza si è svegliato con la notizia dell’offerta pubblica di scambio di Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca. Un’operazione che porta con sé una serie di intrecci, il più importante dei quali conduce a Generali. Dopo la diffusione della nota di Mps, gli analisti hanno commentato l’operazione. Ecco quali sono le indicazioni di alcune società di investimento.
Secondo Keefe, Bruyette & Woods “sembra improbabile che l’offerta di Mps per Mediobanca abbia successo a prima vista”. “MPS è più piccola di Mediobanca e le banche non si sovrappongono materialmente. Il potenziale di sinergia è limitato, anche includendo l'accelerazione dell'utilizzo delle attività fiscali differite”, spiegano gli esperti di KBW. "Con MPS scambiata a multipli più bassi di Mediobanca, la nostra prima impressione è che l'offerta abbia limitate possibilità di successo", scrivono gli analisti Hugo Cruz e Ben Maher.
Giacomo Calef, country head Italia di NS Partners, colloca l’offerta nel “dinamico panorama” delle fusioni e acquisizioni nel settore bancario italiano, un fermento dovuto alla necessità per le banche di aumentare le proprie dimensioni al fine di ottenere sinergie operative e rafforzare la propria posizione competitiva. "È prevedibile che in futuro assisteremo a operazioni o nuovi accordi che coinvolgeranno anche player assicurativi, data la loro elevata redditività e le potenziali sinergie con il settore bancario. Inoltre - conclude Calef - le recenti operazioni hanno coinvolto principalmente grandi istituti, ma è probabile che anche le banche di medie dimensioni non rimarranno a lungo spettatrici, cercando opportunità per colmare il divario con i principali gruppi bancari".
Abbastanza netto il giudizio di Equita: "A nostro avviso, l'operazione solleva diversi dubbi. Il premio riconosciuto risulta modesto, considerando anche la probabile riduzione dell'appeal speculativo sul titolo Monte Paschi. Riteniamo difficile identificare sinergie, mentre emerge il rischio di potenziali dissinergie. Inoltre, intravediamo difficoltà nel mantenimento e nell'apporto di nuove professionalità all'interno del gruppo risultante, con il rischio di una diluizione delle specificità distintive di Mediobanca", spiega Equita in una nota. Equita mantiene per Mps un giudizio 'Hold', con target price a 7,20 euro, mentre per Mediobanca il giudizio è 'Buy', con target price a 17,80.
“L’offerta non era attesa e apre a scenari nuovi nel consolidamento bancario in Italia”. Così Intermonte in un report sull’Ops totalitaria annunciata stamattina da Monte dei Paschi su Mediobanca. “Stimiamo che includendo le sinergie indicate e l’effetto delle Dta, post-deal l’impatto a livello di utile per azione sarebbe in crescita high single digit”, specificano gli esperti della Sim.
KNB: “IMPROBABILE UN SUCCESSO”
Secondo Keefe, Bruyette & Woods “sembra improbabile che l’offerta di Mps per Mediobanca abbia successo a prima vista”. “MPS è più piccola di Mediobanca e le banche non si sovrappongono materialmente. Il potenziale di sinergia è limitato, anche includendo l'accelerazione dell'utilizzo delle attività fiscali differite”, spiegano gli esperti di KBW. "Con MPS scambiata a multipli più bassi di Mediobanca, la nostra prima impressione è che l'offerta abbia limitate possibilità di successo", scrivono gli analisti Hugo Cruz e Ben Maher.
NS PARTNERS: “LE ALTRE BANCHE NON RESTERANNO A GUARDARE”
Giacomo Calef, country head Italia di NS Partners, colloca l’offerta nel “dinamico panorama” delle fusioni e acquisizioni nel settore bancario italiano, un fermento dovuto alla necessità per le banche di aumentare le proprie dimensioni al fine di ottenere sinergie operative e rafforzare la propria posizione competitiva. "È prevedibile che in futuro assisteremo a operazioni o nuovi accordi che coinvolgeranno anche player assicurativi, data la loro elevata redditività e le potenziali sinergie con il settore bancario. Inoltre - conclude Calef - le recenti operazioni hanno coinvolto principalmente grandi istituti, ma è probabile che anche le banche di medie dimensioni non rimarranno a lungo spettatrici, cercando opportunità per colmare il divario con i principali gruppi bancari".
EQUITA: “PREMIO RICONOSCIUTO È MODESTO”
Abbastanza netto il giudizio di Equita: "A nostro avviso, l'operazione solleva diversi dubbi. Il premio riconosciuto risulta modesto, considerando anche la probabile riduzione dell'appeal speculativo sul titolo Monte Paschi. Riteniamo difficile identificare sinergie, mentre emerge il rischio di potenziali dissinergie. Inoltre, intravediamo difficoltà nel mantenimento e nell'apporto di nuove professionalità all'interno del gruppo risultante, con il rischio di una diluizione delle specificità distintive di Mediobanca", spiega Equita in una nota. Equita mantiene per Mps un giudizio 'Hold', con target price a 7,20 euro, mentre per Mediobanca il giudizio è 'Buy', con target price a 17,80.
INTERMONTE: “OFFERTA INATTESA”
“L’offerta non era attesa e apre a scenari nuovi nel consolidamento bancario in Italia”. Così Intermonte in un report sull’Ops totalitaria annunciata stamattina da Monte dei Paschi su Mediobanca. “Stimiamo che includendo le sinergie indicate e l’effetto delle Dta, post-deal l’impatto a livello di utile per azione sarebbe in crescita high single digit”, specificano gli esperti della Sim.
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