Intelligenza artificiale
Il Garante della privacy blocca DeepSeek in Italia
La limitazione, precisa l’Autorità, è stata adottata a tutela dei dati degli utenti italiani. Il Garante ha anche aperto un’istruttoria nei confronto delle società cinesi che forniscono il servizio
di Fabrizio Arnhold 31 Gennaio 2025 09:56
Nuovo blocco per DeepSeek in Italia. L’app cinese di intelligenza artificiale già disponibile per il download sugli store di Android e iPhone, viene anche bloccata dal Garante della privacy. “Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto, in via d’urgenza e con effetto immediato, la limitazione del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e di Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, le società cinesi che forniscono il servizio di chatbot DeepSeek”, fa sapere l’Autorità in un comunicato.
“Il provvedimento di limitazione, adottato a tutela dei dati degli utenti italiani, fa seguito alla comunicazione delle società ricevuta oggi, il cui contenuto è stato ritenuto del tutto insufficiente”, si legge ancora nella nota. L’Autorità, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria.
Le società cinesi hanno dichiarato “di non operare in Italia e che ad esse non è applicabile la normativa europea”. Ma questa giustificazione non è stata ritenuta esaustiva da parte del Garante che, di fatto, blocca l’utilizzo dell’app cinese che nei giorni scorsi ha fatto tremare le Big Tech di Wall Street.
Il blocco fa seguito alla cancellazione dell’app dagli store digitali, anche se finora l’app poteva essere utilizzata in Italia online da browser. Gli utenti che avevano già scaricato l’app sullo smartphone, inoltre, potevano continuare ad usarla. Bisogna capire ora cosa succederà con il blocco disposto dal Garante della privacy.
LO SCONTRO SUI DATI PERSONALI
“Il provvedimento di limitazione, adottato a tutela dei dati degli utenti italiani, fa seguito alla comunicazione delle società ricevuta oggi, il cui contenuto è stato ritenuto del tutto insufficiente”, si legge ancora nella nota. L’Autorità, oltre a disporre la limitazione del trattamento, ha contestualmente aperto un’istruttoria.
LA LIMITAZIONE
Le società cinesi hanno dichiarato “di non operare in Italia e che ad esse non è applicabile la normativa europea”. Ma questa giustificazione non è stata ritenuta esaustiva da parte del Garante che, di fatto, blocca l’utilizzo dell’app cinese che nei giorni scorsi ha fatto tremare le Big Tech di Wall Street.
LA CANCELLAZIONE DAGLI STORE
Il blocco fa seguito alla cancellazione dell’app dagli store digitali, anche se finora l’app poteva essere utilizzata in Italia online da browser. Gli utenti che avevano già scaricato l’app sullo smartphone, inoltre, potevano continuare ad usarla. Bisogna capire ora cosa succederà con il blocco disposto dal Garante della privacy.
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