Prezzi al consumo
Effetto Barbieri: il topper del materasso entra nel paniere Istat. Ma il Codacons protesta
Aggiornato l'elenco dei prodotti per calcolare l'inflazione in Italia. Inseriti anche lo speck e il cono gelato. Escono i test Covid, che ormai utilizzano sempre meno persone
di Davide Lentini 3 Febbraio 2025 12:29
Nel giorno in cui sono stati resi noti i dati sull'inflazione di gennaio, l'Istat ha anche annunciato le novità del paniere con cui vengono calcolati i prezzi al consumo e che tiene conto delle abitudini di acquisto delle famiglie, oltre che delle evoluzione di norme e classificazioni. Tra i prodotti che entrano c'è, a sorpresa, il topper, quel sottile materassino imbottito, il cui spessore varia tra i 3 e i 10 cm, da posizionare tra il materasso e il lenzuolo, che permette di dormire meglio, e che la maggior parte di noi ha imparato a conoscere grazie alla trasmissione tv "4 Hotel" di Bruno Barbieri.
Sarà forse anche per questo motivo che le vendite di topper sono cresciute nell'ultimo periodo a tal punto da farlo entrare nella rosa di prodotti il cui prezzo può condizionare l'andamento dell'inflazione. Una scelta che, però, viene contestata dal Codacons. Le altre variazioni annunciate dall'Istat riguardano gli shorts, ovvero i pantaloni corti da donna, lo speck da banco, la camera d’aria per la bicicletta, le spazzole dei tergicristalli e il cono gelato.
Nella nuova edizione del paniere Istat c'è anche grande attenzione anche ai prodotti per gli animali: entrano a farne parte, infatti, le ciotole per cani e gatti, e i sacchetti igienici per raccogliere le deiezioni. Escono dall'elenco, invece, i test Covid, segno che ormai sono pochissimi gli italiani che li utilizzano, come riporta l'infografica Istat.
L’aggiornamento del paniere Istat non convince il Codacons, che segnala come dal calcolo dell’andamento dei prezzi diminuisca per il terzo anno consecutivo il peso della voce alimentari, "spesa primaria - si legge in una nota - che incide in modo rilevante sui redditi delle famiglie". Per l'associazione dei consumatori, le voci previste per il 2025 "non sembrano apportare un reale contributo al miglioramento delle rilevazioni dei prezzi al dettaglio". A essere contestato è soprattutto il topper per il materasso "inserito - continua il Codacons - sull’onda lunga di programmi televisivi che ne hanno pubblicizzato i benefici trasformandolo in una moda del momento".
Di diverso parere è Federconsumatori, che promuove le novità: "Considerando che l'aumento più elevato dei prezzi in termini assoluti è quello di abitazione, acqua, elettricità e combustibili, seguito da trasporti e servizi ricettivi e di ristorazione - si legge in un comunicato - siamo lieti che l'Istat abbia deciso di accogliere le osservazioni suggerite e condivise da noi. Grazie a queste modifiche, infatti, le rilevazioni si avvicineranno maggiormente alla realtà. Inoltre, rappresenta un segnale di allarme non trascurabile, che il Governo dovrebbe cogliere, in relazione ai costi delle abitazioni e dell'energia in risalita".
ENTRANO ANCHE SHORTS E CAMERE D'ARIA
Sarà forse anche per questo motivo che le vendite di topper sono cresciute nell'ultimo periodo a tal punto da farlo entrare nella rosa di prodotti il cui prezzo può condizionare l'andamento dell'inflazione. Una scelta che, però, viene contestata dal Codacons. Le altre variazioni annunciate dall'Istat riguardano gli shorts, ovvero i pantaloni corti da donna, lo speck da banco, la camera d’aria per la bicicletta, le spazzole dei tergicristalli e il cono gelato.
I PRODOTTI PER ANIMALI
Nella nuova edizione del paniere Istat c'è anche grande attenzione anche ai prodotti per gli animali: entrano a farne parte, infatti, le ciotole per cani e gatti, e i sacchetti igienici per raccogliere le deiezioni. Escono dall'elenco, invece, i test Covid, segno che ormai sono pochissimi gli italiani che li utilizzano, come riporta l'infografica Istat.
LA PROTESTA DEL CODACONS
L’aggiornamento del paniere Istat non convince il Codacons, che segnala come dal calcolo dell’andamento dei prezzi diminuisca per il terzo anno consecutivo il peso della voce alimentari, "spesa primaria - si legge in una nota - che incide in modo rilevante sui redditi delle famiglie". Per l'associazione dei consumatori, le voci previste per il 2025 "non sembrano apportare un reale contributo al miglioramento delle rilevazioni dei prezzi al dettaglio". A essere contestato è soprattutto il topper per il materasso "inserito - continua il Codacons - sull’onda lunga di programmi televisivi che ne hanno pubblicizzato i benefici trasformandolo in una moda del momento".
"PIÚ VICINI ALLA REALTÀ"
Di diverso parere è Federconsumatori, che promuove le novità: "Considerando che l'aumento più elevato dei prezzi in termini assoluti è quello di abitazione, acqua, elettricità e combustibili, seguito da trasporti e servizi ricettivi e di ristorazione - si legge in un comunicato - siamo lieti che l'Istat abbia deciso di accogliere le osservazioni suggerite e condivise da noi. Grazie a queste modifiche, infatti, le rilevazioni si avvicineranno maggiormente alla realtà. Inoltre, rappresenta un segnale di allarme non trascurabile, che il Governo dovrebbe cogliere, in relazione ai costi delle abitazioni e dell'energia in risalita".
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