Mercati azionari
I dazi spaventano anche Wall Street
In calo i principali indici della Borsa di New York, dopo l’introduzione delle tariffe commerciali da parte del presidente Donald Trump nei confronti delle merci di Cina (10%), Messico e Canada (25%). Giù i titoli auto
di Fabrizio Arnhold 3 Febbraio 2025 16:02
L’effetto dazi si fa sentire anche a Wall Street. La Borsa di New York apre in deciso calo, dopo la guerra commerciale annunciata dal presidente americano Donald Trump. La Casa Bianca ha deciso di introdurre dazi contro la Cina (10%), Messico e Canada (25%), con una minaccia anche per l’Unione europea. Dopo le prime battute di scambi il Dow Jones cede l’1,11%, lo S&P 500 scende del -1,51% e il Nasdaq apre in ribasso del -1,94%.
La volatilità è alta. Lo testimonia anche l’indice Vix che sale del +15%. Rallenta anche il Bitcoin che viaggia attorno a 96mila dollari, dai 102mila dollari di venerdì. In rialzo anche il petrolio, con il Wti che al Nymex guadagna l’1,53%, a 73,54 dollari al barile, a causa dei timori sulle possibili interruzioni di forniture.
Guardando ai singoli titoli, sull’azionario in deciso calo sono quelli delle case automobilistiche, dal momento che molte fabbriche sono in Canada e Messico. General Motors perde il 4,4%, Ford il 3,3%, i fornitori di componenti Aptiv e Avery Dennison cedono rispettivamente l’8,3% e l’1,6%. Stellantis a Piazza Affari cede oltre il 6%.
In netto calo anche i titoli tech, con Nvidia che cede il 5%, Apple oltre il 2%, Alphabet l’1,2%. Attesa anche per le trimestrali, con oltre 120 società dello S&P 500 che pubblicheranno i conti, tra cui Alphabet, Amazon, Palantir, Walt Disney e Mondelez. Venerdì è in calendario il rapporto sull’occupazione di gennaio, con la previsione di 175mila posti di lavoro in più.
SALE IL VIX, L’INDICE DELLA PAURA
La volatilità è alta. Lo testimonia anche l’indice Vix che sale del +15%. Rallenta anche il Bitcoin che viaggia attorno a 96mila dollari, dai 102mila dollari di venerdì. In rialzo anche il petrolio, con il Wti che al Nymex guadagna l’1,53%, a 73,54 dollari al barile, a causa dei timori sulle possibili interruzioni di forniture.
SOFFRE L’AUTOMOTIVE
Guardando ai singoli titoli, sull’azionario in deciso calo sono quelli delle case automobilistiche, dal momento che molte fabbriche sono in Canada e Messico. General Motors perde il 4,4%, Ford il 3,3%, i fornitori di componenti Aptiv e Avery Dennison cedono rispettivamente l’8,3% e l’1,6%. Stellantis a Piazza Affari cede oltre il 6%.
IN ROSSO ANCHE I TITOLI TECH
In netto calo anche i titoli tech, con Nvidia che cede il 5%, Apple oltre il 2%, Alphabet l’1,2%. Attesa anche per le trimestrali, con oltre 120 società dello S&P 500 che pubblicheranno i conti, tra cui Alphabet, Amazon, Palantir, Walt Disney e Mondelez. Venerdì è in calendario il rapporto sull’occupazione di gennaio, con la previsione di 175mila posti di lavoro in più.
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