L’apertura dei mercati

Dalla Cina dazi su carbone e gas Usa oltre a un’indagine antitrust su Google

Arriva la riposta di Pechino ai dazi imposti da Donald Trump. Avvio in lieve rialzo per gli indici europei, a Piazza Affari St scatta in cima al listino (+2,3%)

di Fabrizio Arnhold 4 Febbraio 2025 09:13

financialounge -  borse dazi donald Trump mercati
Le Borse europee iniziano la giornata in lieve rialzo, dopo i cali della vigilia, con i dazi annunciati dal presidente Usa Donald Trump che hanno mandato i rosso i listini globali. A Milano il Ftse Mib apre a +0,26%, il Cac 40 di Parigi a +0,16%, l’Ibex 35 di Madrid a +0,07% e il Ftse 100 di Londra a -0,22%. La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, con l’indice Nikkei a +0,72%, un rimbalzo frenato dall’annuncio dei tassi cinesi verso Washington.

LA RISPOSTA A TRUMP


Il presidente Trump ha congelato i dazi al Messico e Canada, lasciando al 10% quelli sulla Cina. La risposta di Pechino è stata immediata, imponendo dal 10 febbraio tariffe tra il 10% e il 15% su alcuni prodotti statunitensi come petrolio, gas naturale liquefatto, attrezzature agricole e auto. La Casa Bianca sta inoltre valutando la possibilità di introdurre dazi del 10% all’Europa, ma ci sono ancora margini per una trattativa.

INDAGINE DELLA CINA CONTRO GOOGLE


La Cina apre un’inchiesta contro Google per sospetta violazione delle norme antitrust. “Dal momento che Google è sospettata di aver violato la legge antimonopolio della Repubblica popolare cinese, l’agenzia pubblica per la regolazione del mercato ha avviato una indagine in conformità con la legge”, ha annunciato la stessa agenzia. L’attenzione degli investitori è anche per la trimestrali, con le banche che in Europa presentano i conti, tra cui Bnp Paribas, Ubs e Intesa Sanpaolo.

FOCUS SU GENERALI


Tra i singoli titoli, resta caldo a Piazza Affari Generali (0,10%), che ha chiarito alcuni dettagli sulla joint venture con Natixis, da cui stima un valore per il gruppo di oltre un miliardo di euro. In apertura scatta St (+2,3%). Sul versante valutario, scende il dollaro a 1,03 euro. In calo il petrolio, con il Wti scadenza marzo che tratta a 71 dollari al barile (-1,5%), mentre il Brent di pari scadenza a 75,3 dollari (-0,9%). In flessione anche il gas naturale che ad Amsterdam cala del -2% a 52,7 euro al megawattora. Lo spread apre in calo a 110,5 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro al 3,5%.

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