I numeri

Banca Generali prevede una raccolta netta superiore ai 6 miliardi nel 2025

L’amministratore delegato Gian Maria Mossa: “Abbiamo chiuso il miglior bilancio della nostra storia”. L’utile netto consolidato è stato pari a 431,2 milioni di euro

di Antonio Cardarelli 10 Febbraio 2025 15:21

financialounge -  Banca Generali finanza Gian Maria Mossa
Numeri record per Banca Generali nell’esercizio 2024. L’utile netto consolidato è stato pari a 431,2 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto all’anno precedente. Per il 2025 l’obiettivo è realizzare una raccolta netta complessiva superiore a 6 miliardi di euro. A Piazza Affari il titolo di Banca Generali è in crescita dell’1,2%.

I NUMERI DEL 2024


Nel 2024, il margine di intermediazione è aumentato a 981,1 milioni (+24,5%), con un incremento del margine finanziario del 5,4% a 338,6 milioni, delle commissioni nette ricorrenti del 6,4% (476,1 mln) e delle commissioni variabili a 166,4 milioni rispetto ai 19,2 milioni dell'anno precedente. Il margine d'interesse è salito a 317,1 milioni (+4,2%). Il consiglio di amministrazione proporrà all'assemblea del 17 aprile di distribuire dividendi per 327,2 milioni, equivalenti a 2,80 per azione, con un pay-out del 76%. La raccolta netta totale del 2024 è stata di 6,6 miliardi (+14%), di cui 1,9 miliardi nel quarto trimestre.

MOSSA: MIGLIOR BILANCIO DELLA NOSTRA STORIA


"Il miglior bilancio della nostra storia al termine di un percorso triennale che ha saputo superare molteplici criticità, centrando e superando tutti i target che ci eravamo prefissati", ha commentato l'amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa. "Nonostante la volatilità dei mercati e i ritardi nella tabella di marcia del progetto Svizzera siamo stati in grado di registrare una crescita a doppia cifra in tutte le principali voci, confermando ulteriormente la qualità e sostenibilità del nostro modello di business".

DIVIDENDI E RIMBORSI


In termini di coefficienti patrimoniali, al 31 dicembre 2024, il Cet1 ratio si attesta al 22% e il total capital ratio (Tcr) al 24,4%, dopo il rimborso, a dicembre, dell'obbligazione AT1 da 50 milioni emessa nel 2019. Quanto alla distribuzione del dividendo, a maggio verranno corrisposti 2,15 euro, mentre 0,65 euro sarà la cedola di febbraio 2026. Per il 2025, la società si attende inoltre, che la raccolta netta complessiva in assets under investments' (prodotti gestiti e consulenza su AUC & Banking) rappresenterà più di 3,5 miliardi.

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