Banche sotto la lente
Castagna (Bpm): “Quella di UniCredit oggi non è un’offerta perché è a sconto”
L’ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, ha precisato che “UniCredit di recente si sta muovendo molto sul mercato” ma dovrebbe pensare “a quanto più spendere per il successo della loro offerta"
di Fabrizio Arnhold 12 Febbraio 2025 11:54
Dopo i conti, con utile 2024 in crescita del 52%, a 1,9 miliardi, Banco Bpm ha annunciato anche il rilancio a 7 euro per azione dell’Opa su Anima. Una mossa che potrebbe spingere UniCredit a rinunciare alla sua Ops su Piazza Meda. “UniCredit di recente si sta muovendo molto sul mercato, in molte partite finanziarie, non sappiamo cosa vogliano fare in merito alla nostra decisione di andare avanti su Anima”, ha commentato l’ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna.
OFFERTA A SCONTO
Una sorta di sfida per un prezzo considerato troppo basso, dopo la mossa della banca di Andrea Orcel. “Comunque non credo guardino solo ad Anima, ma anche a una migliore comprensione del nostro Piano e delle nostre potenzialità”, ha aggiunto Castagna. “A quanto più debbano spendere per il successo della loro offerta che ora non è un’offerta perché è a sconto”.
RIALZO TARGET NON SPINTO DA OPS UNICREDIT
Per quanto riguarda l’aggiornamento del piano industriale di Banco Bpm, la decisione si basa su “assunzioni conservative” e la crescita che implica “non è spinta dalla necessità di difendersi dall’Ops di UniCredit”, ha precisato l’ad Castagna. “È la stessa crescita prevista un anno fa, ma partendo da un migliore punto di partenza”.
OK BCE SU ANIMA ARRIVERÀ
Tornando all’operazione su Anima, Castagna ha sottolineato di “aver deciso di anticipare l’offerta su Anima senza aspettare l’approvazione del Danish Compromise perché strategicamente è molto più importante far entrare Anima nel nostro conglomerato per poi attendere tranquillamente quello che pensiamo dovrebbe arrivare”. Sui tempi della decisione da parte della Bce sul Danish Compromise, l’ad di Banco Bpm ha detto di non poter rispondere su scelte che sono in mano alla Banca centrale europea.
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