Le prospettive
Economia Usa verso rallentamento moderato, la chiave è il mercato del lavoro
Natixis IM, in un commento di Jack Janasiewicz e Garrett Melson, vede ampio margine per un atterraggio morbido grazie alla tenuta di consumi e inflazione in calo, che consentirà tagli della Fed
di Stefano Caratelli 12 Febbraio 2025 15:22
![financialounge - Garrett Melson Jack Janasiewicz Natixis Investment Managers](https://www.financialounge.com/wp-content/uploads/2024/06/mercati-investimenti-1024x681_center_55.webp)
I principali ostacoli alla crescita economica degli Usa che si manifestati negli ultimi mesi sono destinati probabilmente a persistere, ma è improbabile che queste forze siano ancora sufficienti a far deragliare completamente l'economia. La chiave della crescita statunitense rimane il mercato del lavoro, che è destinato a raffreddarsi così come anche la crescita dei salari reali che dovrebbero diminuire. Ma i consumi dovrebbero comunque rimanere abbastanza sostenuti.
Sono le indicazioni di un commento a cura di Jack Janasiewicz e Garrett Melson, di Natixis IM Solutions, che analizzano l’andamento previso del mercato del lavoro negli USA nei prossimi mesi con tutte le relative conseguenze. Secondo i due esperti di Natixis IM, il mercato del lavoro americano si sta semplicemente normalizzando, e spiegano che sia che si guardi al tasso di partecipazione alla forza lavoro o al rapporto tra occupazione e popolazione, il mercato del lavoro potrebbe benissimo essere ad un punto di piena occupazione.
E se siamo in piena occupazione, prosegue l’analisi di Janasiewicz e Melson, è logico che l'aumento dei posti di lavoro dovrebbe iniziare a rallentare. Ma non bisogna estrapolare immediatamente il rallentamento dell'occupazione come una perdita di posti, piuttosto, potremmo benissimo rimanere in uno stato di stasi, un ambiente in cui i datori di lavoro si sentono a proprio agio con gli attuali livelli di lavoratori, ma non vedono nemmeno la necessità di iniziare a ridurre i dipendenti. Le aziende, infatti, non iniziano a licenziare senza una causa e hanno bisogno di un motivo.
Janasiewicz e Melson ritengono che con i margini ancora in espansione, le stime sugli utili in rialzo, il costo del lavoro unitario in calo e gli aumenti di produttività in crescita, non ci siano motivi per avviare un ampio ciclo di licenziamenti. Se l'occupazione rimane stabile e i salari reali aumentano, anche se a un ritmo più lento, dovremmo aspettarci che i consumatori Usa continuino a fare ciò che sanno fare meglio, vale a dire consumare. E i consumi rappresentano quasi il 70% della crescita statunitense.
Un rallentamento dell'economia statunitense ci sarà, ma secondo gli esperti di Natixis IM sarà un rallentamento che avverrà a partire da un livello di crescita elevato. E questo elevato livello di crescita offre un ampio margine per un atterraggio morbido. L'inflazione continuerà a tendere verso l'obiettivo del 2%. E la Fed probabilmente effettuerà ancora diversi tagli dei tassi fino al 2025, probabilmente di più rispetto a quello che il mercato sta attualmente scontando.
La chiave di questo scenario, sottolineano in conclusione Janasiewicz e Melson, rimane il mercato del lavoro. Se dovessimo assistere a un cambiamento nelle dinamiche che indicano un rallentamento più pronunciato, le prospettive formulate da Natixis IM cambieranno di conseguenza, ma l’ipotesi di base rimane che l'economia statunitense rimarrà sostenuta, essendo ancora una volta in prima linea nella crescita delle economie sviluppate.
IL MERCATO DEL LAVORO SI STA SOLO NORMALIZZANDO
Sono le indicazioni di un commento a cura di Jack Janasiewicz e Garrett Melson, di Natixis IM Solutions, che analizzano l’andamento previso del mercato del lavoro negli USA nei prossimi mesi con tutte le relative conseguenze. Secondo i due esperti di Natixis IM, il mercato del lavoro americano si sta semplicemente normalizzando, e spiegano che sia che si guardi al tasso di partecipazione alla forza lavoro o al rapporto tra occupazione e popolazione, il mercato del lavoro potrebbe benissimo essere ad un punto di piena occupazione.
NON CI SONO LE CONDIZIONI PER ONDATE DI LICENZIAMENTI
E se siamo in piena occupazione, prosegue l’analisi di Janasiewicz e Melson, è logico che l'aumento dei posti di lavoro dovrebbe iniziare a rallentare. Ma non bisogna estrapolare immediatamente il rallentamento dell'occupazione come una perdita di posti, piuttosto, potremmo benissimo rimanere in uno stato di stasi, un ambiente in cui i datori di lavoro si sentono a proprio agio con gli attuali livelli di lavoratori, ma non vedono nemmeno la necessità di iniziare a ridurre i dipendenti. Le aziende, infatti, non iniziano a licenziare senza una causa e hanno bisogno di un motivo.
MARGINI DELLE IMPRESE IN ESPANSIONE E UTILI ATTESI IN RIALZO
Janasiewicz e Melson ritengono che con i margini ancora in espansione, le stime sugli utili in rialzo, il costo del lavoro unitario in calo e gli aumenti di produttività in crescita, non ci siano motivi per avviare un ampio ciclo di licenziamenti. Se l'occupazione rimane stabile e i salari reali aumentano, anche se a un ritmo più lento, dovremmo aspettarci che i consumatori Usa continuino a fare ciò che sanno fare meglio, vale a dire consumare. E i consumi rappresentano quasi il 70% della crescita statunitense.
INFLAZIONE VERSO IL TARGET, CONSENTIRÀ ALLA FED DI TAGLIARE
Un rallentamento dell'economia statunitense ci sarà, ma secondo gli esperti di Natixis IM sarà un rallentamento che avverrà a partire da un livello di crescita elevato. E questo elevato livello di crescita offre un ampio margine per un atterraggio morbido. L'inflazione continuerà a tendere verso l'obiettivo del 2%. E la Fed probabilmente effettuerà ancora diversi tagli dei tassi fino al 2025, probabilmente di più rispetto a quello che il mercato sta attualmente scontando.
ECONOMIA USA SEMPRE IN PRIMA LINEA PER CRESCITA
La chiave di questo scenario, sottolineano in conclusione Janasiewicz e Melson, rimane il mercato del lavoro. Se dovessimo assistere a un cambiamento nelle dinamiche che indicano un rallentamento più pronunciato, le prospettive formulate da Natixis IM cambieranno di conseguenza, ma l’ipotesi di base rimane che l'economia statunitense rimarrà sostenuta, essendo ancora una volta in prima linea nella crescita delle economie sviluppate.