L'analisi

“I dazi non siano l'unica risposta per mantenere le promesse elettorali di Trump”

Settimana di svolta, la prossima, per capire le intenzioni del presidente Usa verso una crescita più rapida. “Non sarà una replica del primo mandato” , spiega Greg Meier, economista di Allianz GI

di Davide Lentini 15 Febbraio 2025 15:00

financialounge -  Allianz Global Investors dazi donald Trump economia usa Greg Meier
I riflettori dei mercati di tutto il mondo continuano a essere puntati sugli Stati Uniti e sulle decisioni del presidente Trump, per valutare come impatteranno sui loro portafogli. "I primi segnali - spiega Greg Meier, Director, Global Economics and Strategy di Allianz Global Investors - sembrano favorevoli: l’indice S&P 500 ha infatti registrato nell’ultima settimana un notevole aumento dalle elezioni di novembre, grazie agli interventi per deregolamentare l’industria, a possibili nuovi incentivi allo studio da parte dei Repubblicani, a ai tagli alla spesa federale operati dal Dipartimento per l’efficienza governativa di Elon Musk".

RIALZISTI POSITIVI SULL'AZIONARIO


In questo contesto i rialzisti intravedono nelle mosse di Trump una strada dritta verso una crescita più rapida e un aumento dei prezzi delle azioni. Meier resta cauto su questo, ricordando come il presidente Usa abbia evitato, questa volta, gli sgravi fiscali che aveva invece introdotto durante il suo primo mandato nel 2017, passando questa volta direttamente ai dazi.

"NON SOLO DAZI"


Restano domande su come Trump manterrà le promesse fatte in campagna elettorale sui nuovi tagli fiscali su mance, previdenza sociale, straordinari. "La speranza - dice Meier - è che i dazi non siano una parte cruciale della risposta, poiché tendono a generare incertezza, ritorsioni e potenziale inflazione. E mentre gli investitori cercano di adattarsi all’era Trump 2.0, è importante non rimanere ancorati all’idea che sarà una replica di Trump 1.0. Il neo-eletto presidente americano sta percorrendo una strada piena di nuove sfide".

SETTIMANA DENSA DI DATI MACRO


La prossima settimana, intanto, conclusasi ampiamente la stagione degli utili societari del quarto trimestre, dovrebbe essere dominata da eventi macro. Lunedì però i mercati statunitensi saranno chiusi per la ricorrenza della nascita di George Washington, mentre in Asia gli investitori si concentreranno probabilmente sul Giappone. Lunedì arriveranno i dati sulla produzione industriale, martedì quelli sulle esportazioni e le importazioni, e giovedì quelli sull'inflazione CPI.

IL CALENDARIO EUROPEO


“Gli investitori europei - spiega ancora Greg Meier, Director, Global Economics and Strategy di Allianz Global Investors - devono digerire una serie di dati a livello regionale e nazionale, tra cui figurano la bilancia commerciale dell'area Euro di lunedì e la fiducia dei consumatori di giovedì”. Per gli investitori tedeschi, gli elementi più importanti da tenere d’occhio sono il sentiment economico Zew di martedì e l’inflazione dei prezzi alla produzione attesi per giovedì. Per il Regno Unito, l’attenzione sarà rivolta al tasso di disoccupazione di martedì, all’inflazione CPI di giovedì e alle vendite al dettaglio di venerdì.

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