Quantum computing

Microsoft dedica il suo chip quantistico al fisico italiano Ettore Majorana

Majorana 1 è il nuovo rivoluzionario chip quantistico svelato da Microsoft che ha una potenza di calcolo infinitamente superiore a quelle odierne. Perché la scelta di omaggiare il fisico scomparso misteriosamente nel 1938

di Antonio Cardarelli 20 Febbraio 2025 12:51

financialounge -  majorana 1 microsoft
La potenza di calcolo è l’ostacolo maggiore per lo sviluppo di tecnologie ad elevato consumo di dati, come l’intelligenza artificiale. Per questo le Big Tech americane si stanno sfidando a colpi di investimenti e scoperte nel campo dei computer quantistici. La prima mossa di rilievo è partita da Google, che a fine 2024 ha annunciato il chip Willow. Ma ora è arrivata la risposta di Microsoft, che ha appena annunciato Majorana 1.

IL NUOVO CHIP MAJORANA 1


Basato sui cosiddetti quibit topologici, Majorana 1 è stato realizzato grazie alla scoperta di un nuovo materiale appartenente alla classe dei topoconduttori e promette di realizzare computer quantistici affidabili e dalla potenza di calcolo infinitamente superiore (milioni di qubit) rispetto a quella odierna. Una vera e propria rivoluzione, quella annunciata da Microsoft, che non a caso ha dedicato il suo chip quantistico a un genio italiano della fisica che con le sue teorie aveva posto le basi per rivoluzionare la scienza dell’epoca.

CHI È ETTORE MAJORANA


Siciliano, cresciuto in una prestigiosa famiglia catanese, Ettore Majorana viene ricordato non solo per le sue scoperte scientifiche, ma anche per la sua misteriosa scomparsa. Nominato professore “per chiara fama” all’Università di Napoli, Majorana era uno dei Ragazzi di via Panisperna guidati dal premio Nobel Enrico Fermi, un gruppo di giovani scienziati le cui scoperte sull’atomo, di fatto, porranno le basi per la messa a punto dell’arma nucleare.

LA SCOPERTA DEL PROTONE NEUTRO


Ettore Majorana, nonostante la giovane età, era forse la mente più brillante del gruppo. Schivo e riservato ai limiti della misantropia, era in grado di parlare di teorie fisiche da pari a pari con Enrico Fermi. Pur senza rendersene conto, Majorana fu uno dei primi a comprendere l’esistenza del “protone neutro”, poi descritto come neutrone dal premio Nobel James Chadwick. Ma dopo un viaggio di studio in Germania, nel 1934, i rapporti tra Ettore Majorana e il gruppo guidato da Enrico Fermi diventarono sempre più freddi.

LA SCOMPARSA DI ETTORE MAJORANA


Nella notte tra il 26 e il 27 marzo 1938 (anno in cui Fermi riceve il premio Nobel e fugge in America) Ettore Majorana scompare nel nulla dopo aver preso un traghetto a Napoli diretto a Palermo. Quella notte si perdono le sue tracce. L’ipotesi del suicidio in mare trova pochi riscontri, sia per la lettera mandata da Palermo che per l’assenza di riferimenti a un gesto estremo nelle sue lettere. La storia del genio catanese ispirò anche un libro di Leonardo Sciascia, “La scomparsa di Majorana”, nel quale lo scrittore ipotizza un ritiro monastico in Calabria. Secondo Sciascia, prevedendo le applicazioni distruttive delle sue scoperte scientifiche, Majorana avrebbe deciso di farsi da parte.

LE TEORIE E L’INDAGINE IN VENEZUELA


Ma nel corso degli anni – ormai ne sono passati quasi 90 – le ipotesi sulla scomparsa di Majorana sono state numerose, e alcune parlano addirittura di una collaborazione con i nazisti e poi di un esilio in Argentina. Secondo un’indagine della Procura di Roma, negli anni ’50 Majorana avrebbe vissuto a Valencia, in Venezuela. A suffragare questa ipotesi il racconto di un meccanico del posto che aveva conosciuto un italiano molto riservato – tale signor Bini – la cui fotografia, confrontata con quella di Ettore Majorana, aveva evidenziato spiccate somiglianze. Inchieste e teorie a parte, la scomparsa di Ettore Majorana rimane uno dei più grandi misteri della storia moderna italiana. E l’omaggio di Microsoft al genio catanese riporta i riflettori sull’eredità lasciata da Majorana in tema di scoperte rivoluzionarie.

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