Sostenibilità

Etica Sgr svela i danni economici e sociali del consumo di suolo in Italia

La Sgr è da sempre impegnata a preservare la biodiversità concentrandosi sulla desertificazione del suolo, che ha conseguenze devastanti sulla produttività agricola e sulla resilienza degli ecosistemi

di Leo Campagna 21 Febbraio 2025 08:00

financialounge -  Aldo Bonati economia ESG Etica Sgr green economy
Dal 2006 il report Climate Risk Index del Germanwatch traccia il bilancio dei Paesi più colpiti dagli impatti della crisi climatica. Secondo l’ultimo rapporto, l’Italia risulta il quinto Paese più colpito al mondo, con circa 38mila decessi, e il primo fra quelli Europei. “La vulnerabilità del territorio italiano di fronte a eventi atmosferici estremi, sempre più frequenti, è ormai evidente. Il suolo ha ormai perso la capacità di prevenire frane o mitigare l’impatto delle alluvioni, contribuendo a una erosione costante del territorio” fa sapere Aldo Bonati, Stewardship and ESG Networks Manager di Etica Sgr

IL DEGRADO DEL SUOLO COSTA ALL’ITALIA 400 MILIONI DI EURO L’ANNO


Agli impatti ambientali sono da aggiungere anche quelli economici: secondo l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il degrado del suolo costa all’Italia oltre 400 milioni di euro l’anno. L’Ispra, nel rapporto che fotografa lo stato di salute degli ecosistemi italiani, evidenzia come siano stati consumati 72,5 km² di suolo nel 2023, mentre le aree naturali ripristinate ammontano a meno di 9 km². “Valori lontani dall’obiettivo di azzeramento del consumo di suolo netto, la differenza tra la quantità di suolo consumata e la quantità di suolo recuperata grazie a interventi in grado di rigenerare delle aree naturali, che negli ultimi dodici mesi ha raggiunto i 64,4 km²”, riferisce Bonati.

LOMBARDIA, VENETO E CAMPANIA LE PIÙ COLPITE DAL CONSUMO DEL SUOLO


Nel 2023 oltre 21.500 km² di territorio del Paese sono stati cementificati, l’88% dei quali su suolo utile, ovvero superfici destinate all’agricoltura, boschi o aree necessarie alla regolazione idrica. La Lombardia è la più colpita dal consumo di suolo, con un’erosione che interessa il 12,19% del territorio, seguita dal Veneto (11,86%) e della Campania (10,57%). La media nazionale si attesta al 7,16% con il podio delle regioni virtuose composte dalle Valle d’Aosta con il 2,16%, dal Trentino-Alto Adige (3,02%) e dalla Basilicata (3,21%).

LA DIRETTIVA EUROPEA NATURE RESTORATION LAW


“In base alla direttiva europea Nature Restoration Law” spiega Bonati “almeno il 10% delle aree agricole di ogni Paese Ue deve essere destinato a spazi naturali come campi non coltivati, stagni, ruscelli, filari di alberi ma anche muretti in pietra per ospitare animali e insetti, prevenire frane e proteggere la biodiversità. La tutela del suolo, una risorsa preziosa e non rinnovabile nel breve periodo, è ormai una priorità per le organizzazioni nazionali e internazionali”.

L’IMPEGNO DI ETICA SGR


Etica Sgr da sempre è impegnata al rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali, dimostrando come la finanza debba avere un ruolo di guida nel supportare un’economia attenta agli impatti sulla biodiversità e agli equilibri ecologici. “Nel 2020 abbiamo aderito al Finance for Biodiversity Pledge. Si tratta di un’iniziativa promossa dalle istituzioni finanziarie della F@B Community dell’Unione Europea per tutelare e ripristinare la biodiversità e per invitare i leader mondiali a invertire la tendenza dell’ultimo decennio per quanto riguarda lo sfruttamento ambientale”, commenta Bonati.

L’OBIETTIVO DELL’INIZIATIVA SPRING


Etica Sgr ha aderito anche a Spring, la nuova iniziativa lanciata dai PRI (Principles for Responsible Investment) delle Nazioni Unite, finalizzata a preservare la biodiversità e combatterne la progressiva perdita. “L’obietto del progetto, tra le altre cose, è mirato al contrasto alla desertificazione del suolo che ha conseguenze devastanti sulla produttività agricola e sulla resilienza degli ecosistemi. Spring, e iniziative analoghe, consentono di affrontare i rischi rilevanti dal punto di vista finanziario derivanti dalla perdita di risorse naturali e dal degrado del territorio” conclude lo Stewardship and ESG Networks Manager di Etica Sgr.

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