L’apertura dei mercati
Elkann cede il 4% di Ferrari, il titolo crolla a Piazza Affari
L’ad di Exor: “Impegno rimane invariato, servirà per nuova acquisizione”. Previsto un programma di buyback da 1 miliardo. Avvio in negativo per i listini europei, frenati dai timori sui dazi Usa
di Fabrizio Arnhold 27 Febbraio 2025 09:15

Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni in rosso, con gli investitori che guardano alle prossime mosse della Casa Bianca che ha annunciato dazi del 25% sulle importazioni di merci europee. A Milano il Ftse Mib apre a -1,48%, il Dax di Francoforte a -0,82%, il Cac 40 di Parigi a -0,51%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,92% e il Ftse 100 di Londra a -0,22%. Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei a +0,3%, spinto dai risultati dei titoli tech.
Il focus resta sui titoli tech, con Nvidia (+3,7%) che ieri ha sostenuto il Nasdaq (+0,26%) a Wall Street, dopo i conti del quarto trimestre 2024, sopra le attese, con l’utile a 22 miliardi (+80%), con ricavi oltre i 39 miliardi di dollari (+78%). Il settore tecnologico ha supportato anche i titoli asiatici con la Borsa di Hong Kong che ha superato la soglia dei 24mila punti. Sul fronte macro, attesa per il dato sul Pil Usa del quarto trimestre e gli ordini dei beni durevoli americani.
Tra i singoli titoli, a Piazza Affari Ferrari apre a -7% dopo la decisione di Exor di vendere il 4%. “Exor resterà il maggiore azionista singoli di Ferrari, con circa il 20% dei diritti economici e il 30% dei diritti di voto nel capitale sociale”, fanno sapere dalla holding. L’ad John Elkann sottolinea che “il nostro supporto a Ferrari e la nostra fiducia nel suo solido futuro rimangono invariati. Il nostro impegno a rimanere il suo maggiore azionista nel lungo termine è più forte che mai”. Dalla cessione della quota del Cavallino, Exor poterà avanti una nuova acquisizione e un programma di buyback da un miliardo. Titoli sotto la lente anche quelli di Prysmian (-5%) e Pirelli (+2,9% in cima al listino) dopo la diffusione dei conti.
Non di ferma il calo del Bitcoin che perde ulteriore valore dai massimi raggiunti dopo l’elezione di Donald Trump e vale 86.203,1 dollari (-2,85%). Guardando al valutario, il cross euro/dollaro si attesta a 1,0470. Il gas naturale scambia sopra i 41 euro al megawattora. Il petrolio è poco mosso, con il Wti scadenza marzo che tratta a 71,59 dollari al barile (+0,36%), mentre il Brent aprile a 72,71 dollari (+0,25%). Lo spread apre poco mosso a 112 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro che scende al 3,53%.
CONTI NVIDIA SUPERANO LE ATTESE
Il focus resta sui titoli tech, con Nvidia (+3,7%) che ieri ha sostenuto il Nasdaq (+0,26%) a Wall Street, dopo i conti del quarto trimestre 2024, sopra le attese, con l’utile a 22 miliardi (+80%), con ricavi oltre i 39 miliardi di dollari (+78%). Il settore tecnologico ha supportato anche i titoli asiatici con la Borsa di Hong Kong che ha superato la soglia dei 24mila punti. Sul fronte macro, attesa per il dato sul Pil Usa del quarto trimestre e gli ordini dei beni durevoli americani.
EXOR VENDE IL 4% DI FERRARI
Tra i singoli titoli, a Piazza Affari Ferrari apre a -7% dopo la decisione di Exor di vendere il 4%. “Exor resterà il maggiore azionista singoli di Ferrari, con circa il 20% dei diritti economici e il 30% dei diritti di voto nel capitale sociale”, fanno sapere dalla holding. L’ad John Elkann sottolinea che “il nostro supporto a Ferrari e la nostra fiducia nel suo solido futuro rimangono invariati. Il nostro impegno a rimanere il suo maggiore azionista nel lungo termine è più forte che mai”. Dalla cessione della quota del Cavallino, Exor poterà avanti una nuova acquisizione e un programma di buyback da un miliardo. Titoli sotto la lente anche quelli di Prysmian (-5%) e Pirelli (+2,9% in cima al listino) dopo la diffusione dei conti.
PROSEGUE IL CALO DEL BITCOIN
Non di ferma il calo del Bitcoin che perde ulteriore valore dai massimi raggiunti dopo l’elezione di Donald Trump e vale 86.203,1 dollari (-2,85%). Guardando al valutario, il cross euro/dollaro si attesta a 1,0470. Il gas naturale scambia sopra i 41 euro al megawattora. Il petrolio è poco mosso, con il Wti scadenza marzo che tratta a 71,59 dollari al barile (+0,36%), mentre il Brent aprile a 72,71 dollari (+0,25%). Lo spread apre poco mosso a 112 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro che scende al 3,53%.
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