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Germania post-voto: Amundi positiva sull’azionario e cauta sui titoli di Stato

La strada per una riforma del freno al debito è lunga e non senza ostacoli per il cancelliere Merz, mentre l’indice DAX, nonostante il recente rally, sembra ben prezzato e con opportunità settoriali

di Stefano Caratelli 27 Febbraio 2025 07:55

financialounge -  Amundi Elezioni Germania mercati
Per il nuovo cancelliere tedesco, formare una coalizione sarà la sfida più semplice. L'Unione cristiano-democratica di centro ha vinto le elezioni con il 28,6% e il suo leader Friedrich Merz è pronto a un’alleanza con i socialdemocratici, arrivati terzi con il 16,4%. I negoziati si concentreranno sul superamento delle differenze su questioni come la riforma fiscale e le politiche interne, con una probabile maggior spesa per la difesa, ma potrebbe non tradursi in un stimolo importante. Amundi spiega in un approfondimento sul tema che qualsiasi riforma del freno al debito o la creazione di un fondo speciale richiederà tempo, data la presenza di una minoranza di blocco, ed è improbabile che influisca sulla crescita prima del 2026.

VERSO MAGGIOR EMISSIONE DI DEBITO


È probabile invece una maggior emissione di debito, che dovrebbe rendere più interessanti i rendimenti delle obbligazioni tedesche, mentre sul versante azionario l’indice DAX appare correttamente valutato, nonostante la forte performance dell'ultimo anno, e potrebbe trarre vantaggio dall'attuazione delle riforme. Ma Amundi segnala due motivi per essere cauti sul reddito fisso: i rendimenti dei titoli di Stato sono i più bassi dell’Eurozona e tra i più bassi in Europa, mentre la debolezza dell’economia necessita di un significativo impulso fiscale, che comporterà l'emissione di più debito in un momento in cui l'offerta globale di titoli di Stato è già molto elevata.

POSIZIONAMENTO AGILE SULLE SCADENZE BREVI DEI TITOLI DI STATO


I rendimenti tedeschi dovrebbero aumentare e diventare più interessanti, soprattutto per le scadenze lunghe scadenza, anche se le curve potrebbero diventare più ripide. Per questo secondo Amundi è necessario per gli investitori rimanere agili nel posizionamento sulle scadenze brevi, che saranno sensibili a qualsiasi dato sull'inflazione che possa mettere in discussione le aspettative che la BCE taglierà i tassi per un totale di 75 punti base quest'anno.

OCCASIONI DI CARRY TRADE SU DEBITO ITALIANO, SPAGNOLO E GRECO


Solo un periodo prolungato di avversione al rischio porterebbe a una rivalutazione dell'attrattiva dei Bund, dato il ruolo di bene rifugio, ma per il momento ci sono opportunità migliori di rischio/rendimento, tra cui Amundi segnala il carry trade indicando i potenziali candidati nei i titoli di Stato italiani, spagnoli e greci, e possibilmente anche quelli polacchi o ungheresi.

DAX CORRETTAMENTE VALUTATO, ATTESA BUONA CRESCITA DEGLI UTLI


Sul versante azionario, Amundi sottolinea che il recente rally è avvenuto nonostante le difficoltà economiche ed è stato trainato da fattori specifici legati a singoli titoli, dall'esposizione settoriale all'interno del DAX e dalla significativa esposizione ai ricavi globali dei suoi componenti. Nonostante l’ottima performance, l'indice rimane correttamente valutato, sia storicamente che rispetto ad altri mercati, a 13,7 volte gli utili attesi. Inoltre, il consenso punta a una crescita degli utili per azione dell'11%, superiore all'8% previsto per il mercato europeo e non troppo lontano dal 13% del mercato USA.

RIDUZIONE DEL PESO FISCALE E DEGLI ONERI NORMATIVI SULLE IMPRESE


Amundi non ritiene le valutazioni eccessivamente ottimistiche e prevede che l'attenzione degli investitori si concentrerà sulle possibilità di una riforma del freno al debito e sulla volontà del nuovo governo di istituire un fondo speciale incentrato sulla difesa e possibilmente sulle infrastrutture. Sarà interessante anche la capacità di ridurre la tassazione sulle aziende e alleggerire l'onere normativo che grava sulle imprese.

DALLA GERMANIA UN TRAINO ANCHE ALLE ALTRE BORSE EUROPEE


Questo andrebbe a vantaggio delle aziende orientate al mercato interno, a cui i titoli a piccola e media capitalizzazione hanno una maggiore esposizione, delle aziende più cicliche e in particolare di quelle esposte a un potenziale aumento della spesa per infrastrutture e difesa. Più in generale, osserva Amundi in conclusione, i negoziati di coalizione che suggeriscono la possibilità di riforme chiave sarebbero positivi per l'economia europea in generale, e per i mercati azionari regionali.

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