L’outlook
PGIM Fixed Income: con un mercato rialzista opportunità da cogliere in settori selezionati
Nel 2025 è lecito aspettarsi un po’ di volatilità ma le prospettive per il reddito fisso restano solide, nonostante il contesto geopolitico. Opportunità per generare valore anche grazie alla gestione attiva
di Fabrizio Arnhold 27 Febbraio 2025 13:01

L’aumento di volatilità registrato nell’ultima parte del 2024 dovrebbe lasciare spazio a un mercato rialzista per il reddito fisso nel 2025. Ne è convinto Gregory Peters, Co-Chief Investment Officer di PGIM Fixed Income, che ha anche analizzato quali possono essere gli impatti dei dazi per il portafoglio in un’ottica di medio-lungo periodo.
L’inizio di quest’anno è stato caratterizzato da oscillazioni improvvise dei rendimenti obbligazionari che riflettono “le incertezze sulle politiche dei tassi di interesse, le tensioni geopolitiche e i mutevoli scenari politici”, ha proseguito Peters. “Le Le tendenze contrarie ai governi in carica negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia, Germania e Giappone evidenziano le pressioni sui governi dei mercati sviluppati, aggiungendosi a un contesto politico globale incerto che giustifica approcci orientati al carry e al buy-the-dip, acquistare nelle fasi ribassiste del mercato”.
L’amministrazione Trump, in queste prime settimane alla Casa Bianca, sta adottando un approccio “flooding of the zone tactic”, ossia un flusso continuo e travolgente di iniziative, annunci e politiche che rendono difficile capire quali saranno le effettive mosse nel concreto. “C'è uno tsunami di ordini esecutivi, DOGE, minacce tariffarie e missive di politica estera che probabilmente serviranno a indebolire il contesto economico favorevole e di assunzione del rischio preesistente - ha proseguito nella sua analisi Gregory Peters -. In passato, le preoccupazioni riguardavano la sequenza, poiché il mercato nel quarto trimestre del 2024 stava scontando tutti i potenziali aspetti positivi della deregolamentazione e della riforma fiscale, ignorando al contempo gli aspetti negativi delle tariffe e dell'immigrazione. Questi aspetti negativi non richiedono il coinvolgimento del Congresso e quindi rendono questi elementi più incerti; è questa incertezza, in particolare sul fronte tariffario, che ha scosso i mercati globali”.
Nei prossimi mesi il mercato obbligazionario sarà caratterizzato da solidi rendimenti. Per il gestore di PGIM Fixed Income, “sebbene le ampie incertezze influenzeranno le condizioni a breve termine, il mercato rialzista in corso dimostra che i rendimenti elevati continueranno probabilmente a generare rendimenti interessanti nel 2025 e nel lungo periodo”. Considerate le prospettive di una crescita economica moderata, “riteniamo che un periodo prolungato di spread ridotti sia un risultato più probabile”, ha precisato Gregory Peters che si concentra anche sulle future opportunità da cogliere. “Che si tratti del potenziale di acquistare al ribasso o di migliorare il carry, l'identificazione precoce dei settori, delle imprese e degli emittenti interessati, magari nel contesto di ulteriori cambiamenti di paradigma, assume una nuova importanza per il futuro”.
La situazione geopolitica, inevitabilmente, avrà un impatto sulla volatilità ma il 2025 potrebbe essere un anno caratterizzato da un mercato rialzista per il reddito fisso. “Le differenze nei fondamentali tra paesi, settori ed emittenti continueranno probabilmente a offrire opportunità per generare valore attraverso una gestione attiva”, ha sottolineato l’Investment Officer di PGIM Fixed Income. “Con uno sguardo rivolto al futuro, resteremo aperti a nuove possibilità, prevedendo uno scenario simile all'attuale: oscillazioni trimestrali di volatilità in un mercato rialzista che continua a offrire interessanti opportunità di carry in settori selezionati”.
L’INCOGNITA GEOPOLITICA
L’inizio di quest’anno è stato caratterizzato da oscillazioni improvvise dei rendimenti obbligazionari che riflettono “le incertezze sulle politiche dei tassi di interesse, le tensioni geopolitiche e i mutevoli scenari politici”, ha proseguito Peters. “Le Le tendenze contrarie ai governi in carica negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia, Germania e Giappone evidenziano le pressioni sui governi dei mercati sviluppati, aggiungendosi a un contesto politico globale incerto che giustifica approcci orientati al carry e al buy-the-dip, acquistare nelle fasi ribassiste del mercato”.
RIMANE MOLTA INCERTEZZA
L’amministrazione Trump, in queste prime settimane alla Casa Bianca, sta adottando un approccio “flooding of the zone tactic”, ossia un flusso continuo e travolgente di iniziative, annunci e politiche che rendono difficile capire quali saranno le effettive mosse nel concreto. “C'è uno tsunami di ordini esecutivi, DOGE, minacce tariffarie e missive di politica estera che probabilmente serviranno a indebolire il contesto economico favorevole e di assunzione del rischio preesistente - ha proseguito nella sua analisi Gregory Peters -. In passato, le preoccupazioni riguardavano la sequenza, poiché il mercato nel quarto trimestre del 2024 stava scontando tutti i potenziali aspetti positivi della deregolamentazione e della riforma fiscale, ignorando al contempo gli aspetti negativi delle tariffe e dell'immigrazione. Questi aspetti negativi non richiedono il coinvolgimento del Congresso e quindi rendono questi elementi più incerti; è questa incertezza, in particolare sul fronte tariffario, che ha scosso i mercati globali”.
COSA ASPETTARSI
Nei prossimi mesi il mercato obbligazionario sarà caratterizzato da solidi rendimenti. Per il gestore di PGIM Fixed Income, “sebbene le ampie incertezze influenzeranno le condizioni a breve termine, il mercato rialzista in corso dimostra che i rendimenti elevati continueranno probabilmente a generare rendimenti interessanti nel 2025 e nel lungo periodo”. Considerate le prospettive di una crescita economica moderata, “riteniamo che un periodo prolungato di spread ridotti sia un risultato più probabile”, ha precisato Gregory Peters che si concentra anche sulle future opportunità da cogliere. “Che si tratti del potenziale di acquistare al ribasso o di migliorare il carry, l'identificazione precoce dei settori, delle imprese e degli emittenti interessati, magari nel contesto di ulteriori cambiamenti di paradigma, assume una nuova importanza per il futuro”.
BUONE PROSPETTIVE PER IL 2025
La situazione geopolitica, inevitabilmente, avrà un impatto sulla volatilità ma il 2025 potrebbe essere un anno caratterizzato da un mercato rialzista per il reddito fisso. “Le differenze nei fondamentali tra paesi, settori ed emittenti continueranno probabilmente a offrire opportunità per generare valore attraverso una gestione attiva”, ha sottolineato l’Investment Officer di PGIM Fixed Income. “Con uno sguardo rivolto al futuro, resteremo aperti a nuove possibilità, prevedendo uno scenario simile all'attuale: oscillazioni trimestrali di volatilità in un mercato rialzista che continua a offrire interessanti opportunità di carry in settori selezionati”.