Risparmio
Torna a salire la liquidità sui conti degli italiani: 20 miliardi in più nel 2024
Da un report della Fabi emerge come la liquidità sui conti correnti delle famiglie italiane sia aumentata di quasi 20 miliardi nell’ultimo anno, arrivando a quota 1.363 miliardi (+1,5%)
di Fabrizio Arnhold 3 Marzo 2025 10:30

Quasi 20 miliardi di euro in più in un anno. Torna a salire la liquidità ferma sui conti correnti degli italiani, secondo una ricerca della Fabi, la Federazione autonoma bancari italiani. Dopo due anni di contrazione, nel 2024 il saldo ha toccato 1.363 miliardi di euro, in aumento di 19,8 miliardi di euro, rispetto ai 1.348,8 miliardi del 2023. Si tratta di una crescita dell’1,5%.
Nel 2024 si è registrata una “inversione di tendenza rispetto ai 2 anni precedenti quando l’erosione della liquidità era stata determinata dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita”, si legge nel report. Per far fronte al caro prezzi, tra il 2021 e il 2023, famiglie e imprese hanno progressivamente attinto alle proprie riserve, con una riduzione della liquidità di 136,3 miliardi (-9,2%), rispetto al picco di 1.408,1 miliardi del 2021.
Nonostante l’aumento di 20 miliardi nell’ultimo anno, la liquidità disponibile sui conti correnti degli italiani resta su livelli inferiori rispetto al 2021, con un divario ancora pari a 116,5 miliardi (-7,9%). La minore pressione dell’inflazione sta consentendo di ricostruire il risparmio, anche se non siamo ancora tornati su livelli di quattro anni fa, quando anche la pandemia aveva contribuito a far innalzare la somma sui conti.
La crescita della liquidità è trainata dalle aziende (+3,4%), che hanno aumentato i depositi di 14,2 miliardi in un anno. Anche le famiglie hanno visto crescere i propri depositi, con un balzo del +1,1%, pari a 12,3 miliardi di euro. Tra gli strumenti preferiti dalle famiglie, per la gestione del risparmio, ci sono titoli d Stato e obbligazioni.
INVERSIONE DI TENDENZA
Nel 2024 si è registrata una “inversione di tendenza rispetto ai 2 anni precedenti quando l’erosione della liquidità era stata determinata dall’inflazione e dall’aumento del costo della vita”, si legge nel report. Per far fronte al caro prezzi, tra il 2021 e il 2023, famiglie e imprese hanno progressivamente attinto alle proprie riserve, con una riduzione della liquidità di 136,3 miliardi (-9,2%), rispetto al picco di 1.408,1 miliardi del 2021.
LIVELLI INFERIORI AL 2021
Nonostante l’aumento di 20 miliardi nell’ultimo anno, la liquidità disponibile sui conti correnti degli italiani resta su livelli inferiori rispetto al 2021, con un divario ancora pari a 116,5 miliardi (-7,9%). La minore pressione dell’inflazione sta consentendo di ricostruire il risparmio, anche se non siamo ancora tornati su livelli di quattro anni fa, quando anche la pandemia aveva contribuito a far innalzare la somma sui conti.
PIÙ LIQUIDITÀ PER AZIENDE E FAMIGLIE
La crescita della liquidità è trainata dalle aziende (+3,4%), che hanno aumentato i depositi di 14,2 miliardi in un anno. Anche le famiglie hanno visto crescere i propri depositi, con un balzo del +1,1%, pari a 12,3 miliardi di euro. Tra gli strumenti preferiti dalle famiglie, per la gestione del risparmio, ci sono titoli d Stato e obbligazioni.
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