L'impatto delle tariffe

I dazi Usa penalizzano l'automotive, Stellantis crolla in Borsa anche per le immatricolazioni

Titoli automobilistici affossati dalle tariffe Usa applicate da oggi sulle importazioni da Messico, Canada e Cina. Il gruppo di John Elkan risente anche dei dati negativi sulle vendite

di Davide Lentini 4 Marzo 2025 11:36

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I dazi voluti da Donald Trump ed entrati in vigore oggi sulle merci importate negli Stati Uniti da Messico e Canada penalizzano soprattutto il settore automobilistico. I principali titoli dell'automotive sono tutti in rosso. Stellantis registra la performance peggiore: a metà mattina cede oltre il 5%. Male anche Bmw che perde il 4%, Mercedes che cede il 3,3%, e poi Renault a -2,6%, Porsche a -2,4% e Volkswagen a -2,3%.

IL PESO DEI DAZI


Gli Usa applicano da oggi tariffe del 25% sui prodotti che arrivano da quei due paesi dove le case automobilistiche hanno i centri di produzione. Stellantis, in particolare, ha diversi stabilimenti in Canada, oltre che in Messico, dove sono presenti anche Bmw, Mercedes e Volkswagen. Gli analisti di Bloomberg hanno calcolato che un assorbimento dei dazi da parte dei costruttori potrebbe costare quasi 5,9 miliardi di utile operativo (ebit) aggregato. Il costo più alto graverebbe sul produttore franco-italiano, per cui Bloomberg stima nel 2025 un'erosione di circa 3,4 miliardi di ebit, e su Volkswagen, che ne perderebbe quasi 1,8 miliardi.

IMMATRICOLAZIONI IN RIBASSO


Ma a incidere sulle prestazioni in Borsa del comparto automotive non sono solo i dazi: pesano anche i dati sulle immatricolazioni. In Italia a febbraio si è infatti registrato un calo del 6,3% rispetto allo stesso mese del 2024. Nei primi due mesi dell'anno, invece, le auto vendute sono state 271.638 con una contrazione del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il gap sale a un pesante 21% se si confronta con le vendite del 2019, pre pandemia. La novità per l'Italia riguarda il peso delle auto elettriche, dalle mild-hybrid alle full-hybrid alle Bev e Phev: rappresentano quasi due terzi delle immatricolazioni di febbraio.

STELLANTIS LA PIÙ PENALIZZATA


A risentire del continuo crollo delle immatricolazioni è soprattutto Stellantis, che registra un -14,1% rispetto a febbraio 2024 e che ha una quota di mercato pari al 30,4% rispetto al 33,1% di un anno fa. Segnali positivi arrivano comunque dalla Nuova Citroën C3 che secondo l'elaborazione di Dataforce è il modello elettrico più venduto in Italia nel mese con l'8,96% di quota. Bene anche la Jeep Avenger che rimane il suv più venduto. Fiat, invece, con una quota complessiva del 12% certo lontana dai tempi d'oro, mantiene il primato tra i marchi.

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