Il piano RearmUe
Von der Leyen conferma il riarmo e cita De Gasperi: ''Serve una difesa comune''
“Dobbiamo garantire la pace nel nostro continente attraverso unità e forza” , ha aggiunto la presidente della Commissione Ue. Che per finanziare il piano RearmUe apre all'uso dei fondi di coesione
di Davide Lentini 11 Marzo 2025 11:30

"Abbiamo bisogno di un'impennata nella difesa europea e ne abbiamo bisogno ora. Ne abbiamo bisogno prima di tutto a causa della situazione in Ucraina". Parlando al Parlamento europeo, Ursula von der Leyen conferma la linea del riarmo contro il neo imperialismo russo, e lo fa citando Alcide De Gasperi, ex presidente del consiglio italiano e fondatore della Democrazia Cristiana: "De Gasperi disse 'Non abbiamo bisogno solo della pace tra noi, ma di costruire una difesa comune. Non si tratta di minacciare o conquistare, ma di scoraggiare qualsiasi attacco dall'esterno, mosso dall'odio contro un'Europa unita. Questo è il compito della nostra generazione'".
La presidente della Commissione Ue ha ricordato come l'Europa pensasse di godere ormai di un dividendo di pace. "In realtà - ha detto - stavamo solo gestendo un deficit di sicurezza. Il tempo delle illusioni è ormai finito". "L'Europa - ha aggiunto - è chiamata a prendersi maggiormente cura della propria difesa. Non in un futuro lontano, ma già oggi. Non con passi graduali, ma con il coraggio che la situazione richiede".
Von der Leyen ha ribadito che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà necessario più coraggio da parte dei Paesi dell'Unione. Tradotto, significa che ognuno dovrà fare la propria parte dal punto di vista economico. Partecipando stamattina al vertice Ecofin, il ministro italiano dell'economia Giancarlo Giorgetti, ha ribadito la posizione prudente dell'Italia: "Faremo la nostra parte, prima però occorre definire ciò che è necessario. Dobbiamo fare un approfondimento sulla strategia, seguito da un piano di attuazione - ha aggiunto - E dobbiamo ragionare sulla possibilità di convertire le industrie esistenti e sviluppare, allo stesso tempo, nuove capacità e capacità tecnologiche. Solo a quel punto le esigenze di finanziamento saranno chiaramente definite". Giorgetti ha poi indicato che l'Italia "non può concepire il finanziamento della difesa a scapito della spesa sanitaria e dei servizi pubblici". "Una ipotesi - ha detto - che sarebbe inaccettabile".
Sui come finanziare il piano RearmEu, si è espressa anche von der Leyen: "L'utilizzo dei fondi di coesione è una possibilità che stiamo offrendo agli Stati membri - ha detto - Avranno la possibilità di reindirizzare alcuni dei loro fondi non impegnati verso progetti legati alla difesa. Potrebbe trattarsi di infrastrutture o di ricerca e sviluppo. Si tratta di una scelta volontaria. Spetterà al Parlamento e al Consiglio decidere su questa opzione aggiuntiva".
La presidente della Commissione ha anche spiegato che Rearm Europe prevede misure per mobilitare gli investimenti privati, con la Banca europea per gli investimenti e l'imminente Unione del risparmio e degli investimenti. "Tutto ciò avrà ricadute positive anche per la nostra economia e la nostra competitività - ha sottolineato von der Leyen - Tutti vorremmo vivere in tempi più tranquilli. Ma sono fiduciosa che, se liberiamo la nostra potenza industriale, possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di danneggiarci. È tempo di costruire un'Unione europea di Difesa che garantisca la pace nel nostro continente attraverso l'unità e la forza".
FINITO IL TEMPO DELLE ILLUSIONI
La presidente della Commissione Ue ha ricordato come l'Europa pensasse di godere ormai di un dividendo di pace. "In realtà - ha detto - stavamo solo gestendo un deficit di sicurezza. Il tempo delle illusioni è ormai finito". "L'Europa - ha aggiunto - è chiamata a prendersi maggiormente cura della propria difesa. Non in un futuro lontano, ma già oggi. Non con passi graduali, ma con il coraggio che la situazione richiede".
L'ITALIA CHIEDE GARANZIE SUI FONDI
Von der Leyen ha ribadito che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi sarà necessario più coraggio da parte dei Paesi dell'Unione. Tradotto, significa che ognuno dovrà fare la propria parte dal punto di vista economico. Partecipando stamattina al vertice Ecofin, il ministro italiano dell'economia Giancarlo Giorgetti, ha ribadito la posizione prudente dell'Italia: "Faremo la nostra parte, prima però occorre definire ciò che è necessario. Dobbiamo fare un approfondimento sulla strategia, seguito da un piano di attuazione - ha aggiunto - E dobbiamo ragionare sulla possibilità di convertire le industrie esistenti e sviluppare, allo stesso tempo, nuove capacità e capacità tecnologiche. Solo a quel punto le esigenze di finanziamento saranno chiaramente definite". Giorgetti ha poi indicato che l'Italia "non può concepire il finanziamento della difesa a scapito della spesa sanitaria e dei servizi pubblici". "Una ipotesi - ha detto - che sarebbe inaccettabile".
L'USO DEI FONDI DI COESIONE
Sui come finanziare il piano RearmEu, si è espressa anche von der Leyen: "L'utilizzo dei fondi di coesione è una possibilità che stiamo offrendo agli Stati membri - ha detto - Avranno la possibilità di reindirizzare alcuni dei loro fondi non impegnati verso progetti legati alla difesa. Potrebbe trattarsi di infrastrutture o di ricerca e sviluppo. Si tratta di una scelta volontaria. Spetterà al Parlamento e al Consiglio decidere su questa opzione aggiuntiva".
I BENEFICI DEL REARMUE PER L'ECONOMIA
La presidente della Commissione ha anche spiegato che Rearm Europe prevede misure per mobilitare gli investimenti privati, con la Banca europea per gli investimenti e l'imminente Unione del risparmio e degli investimenti. "Tutto ciò avrà ricadute positive anche per la nostra economia e la nostra competitività - ha sottolineato von der Leyen - Tutti vorremmo vivere in tempi più tranquilli. Ma sono fiduciosa che, se liberiamo la nostra potenza industriale, possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di danneggiarci. È tempo di costruire un'Unione europea di Difesa che garantisca la pace nel nostro continente attraverso l'unità e la forza".
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