Settore lusso
Crolla Kering (-13%) a Parigi dopo la nomina del nuovo direttore creativo di Gucci
Il gigante del lusso francese ha scelto l’ex direttore creativo di Balenciaga, Demna, per risollevare le sorti della maison fiorentina, in seguito all’uscita di Sabato De Sarno e alla trimestrale negativa
di Annalisa Lospinuso 14 Marzo 2025 10:10

Sarà Demna Gvasalia a prendere lo scettro di Gucci da Sabato De Sarno. Avevano promesso un annuncio in tempi brevi, dopo l’addio all’ex direttore artistico lo scorso 6 febbraio, e così ieri Kering ha mantenuto fede alla promessa presentando il nuovo stilista della maison fiorentina. Ma gli investitori non hanno ben accolto la notizia di Demna e il titolo perde fino al 13% a Parigi, trattando a 223 euro. La nomina diventerà effettiva il prossimo luglio, dopo la presentazione di haute couture della maison Balenciaga, ma ancora non sono state rese note le tempistiche del suo debutto.
François-Henri Pinault, ceo e presidente di Kering, ha detto che “la sua forza creativa è ciò di cui il marchio Gucci ha bisogno ora. Nel ringraziare Demna per quanto realizzato in questi ultimi 10 anni, sono impaziente di vedere realizzata la sua visione del marchio Gucci”, come si legge in una nota del gruppo. Francesca Bellettini, vicedirettrice generale di Kering e responsabile dello sviluppo delle maison, ha aggiunto che “è il perfetto catalizzatore per riaccendere l’energia creativa del marchio”.
Su Demna ricade una grande responsabilità per risollevare le sorti in un marchio che negli ultimi anni è rimasto imbrigliato nelle difficoltà economiche del settore moda. Il gruppo francese del lusso ha chiuso, infatti, l’anno con un crollo del 62% dell’utile netto, che si è fermato a 1,13 miliardi e ricavi in calo del 12% a 17,2 miliardi, soprattutto a causa del rallentamento della maison fiorentina che rappresenta quasi due terzi degli utili di gruppo e ha registrato un calo del fatturato del 23% a 7,6 miliardi.
Demna Gvasalia, che si fa chiamare soltanto Demna, 44 anni, originario della Georgia arriva da Balenciaga, dove è stato nominato direttore artistico nel 2015, dopo aver lanciato il suo marchio Vetements. Demna ha già lavorato per Gucci, nel 2021, insieme con l’allora direttore creativo Alessandro Michele per creare una delle collaborazioni più riuscite del brand. Da Balenciaga, che fa parte sempre del gruppo Kering, ha contribuito al lancio della linea uomo, nel 2021. Il suo stile provocatorio è diventato iconico, anche se a volte eccessivo, tanto da essere finito al centro della bufera dei media per una campagna pubblicitaria ammiccante con la presenza di bambini per pubblicizzare alcuni oggetti, tra cui un orsacchiotto con un’imbragatura fetish. Ora l’aspettativa su di lui è molto alta e dovrà convincere soprattutto il mercato di poter risollevare le sorti di Gucci.
Bocciatura anche da parte degli analisti. Se Barclays scrive "non siamo certi che Demna sia all'altezza del compito", Jefferies parla di svolta inaspettata. Per Barclays la mossa di Kering di scegliere Demna a capo di Gucci comporta più rischi che opportunità. "Anche lo street style, il suo pane quotidiano, sembra essere passato di moda", evidenziano gli analisti, ricordando che se tra il 2017 e il 2022 Balenciaga è rimasto in cima alla classifica dei marchi più gettonati di Lyst, da allora è sceso, complici anche gli scandali per la pedofilia. Bernstein non approva nemmeno la scelta dei tempi: Demna inizierà a luglio e quindi avrà poche settimane per preparare la collezione per la primavera/estate 2026. La raccomandazione della casa sulle Kering è Market Perform con target di prezzo a 250 euro.
LE DICHIARAZIONI DI PINAULT E BELLETTINI
François-Henri Pinault, ceo e presidente di Kering, ha detto che “la sua forza creativa è ciò di cui il marchio Gucci ha bisogno ora. Nel ringraziare Demna per quanto realizzato in questi ultimi 10 anni, sono impaziente di vedere realizzata la sua visione del marchio Gucci”, come si legge in una nota del gruppo. Francesca Bellettini, vicedirettrice generale di Kering e responsabile dello sviluppo delle maison, ha aggiunto che “è il perfetto catalizzatore per riaccendere l’energia creativa del marchio”.
I CONTI DI KERING
Su Demna ricade una grande responsabilità per risollevare le sorti in un marchio che negli ultimi anni è rimasto imbrigliato nelle difficoltà economiche del settore moda. Il gruppo francese del lusso ha chiuso, infatti, l’anno con un crollo del 62% dell’utile netto, che si è fermato a 1,13 miliardi e ricavi in calo del 12% a 17,2 miliardi, soprattutto a causa del rallentamento della maison fiorentina che rappresenta quasi due terzi degli utili di gruppo e ha registrato un calo del fatturato del 23% a 7,6 miliardi.
LA CARRIERA DI DEMNA
Demna Gvasalia, che si fa chiamare soltanto Demna, 44 anni, originario della Georgia arriva da Balenciaga, dove è stato nominato direttore artistico nel 2015, dopo aver lanciato il suo marchio Vetements. Demna ha già lavorato per Gucci, nel 2021, insieme con l’allora direttore creativo Alessandro Michele per creare una delle collaborazioni più riuscite del brand. Da Balenciaga, che fa parte sempre del gruppo Kering, ha contribuito al lancio della linea uomo, nel 2021. Il suo stile provocatorio è diventato iconico, anche se a volte eccessivo, tanto da essere finito al centro della bufera dei media per una campagna pubblicitaria ammiccante con la presenza di bambini per pubblicizzare alcuni oggetti, tra cui un orsacchiotto con un’imbragatura fetish. Ora l’aspettativa su di lui è molto alta e dovrà convincere soprattutto il mercato di poter risollevare le sorti di Gucci.
GLI ANALISTI BOCCIANO DEMNA
Bocciatura anche da parte degli analisti. Se Barclays scrive "non siamo certi che Demna sia all'altezza del compito", Jefferies parla di svolta inaspettata. Per Barclays la mossa di Kering di scegliere Demna a capo di Gucci comporta più rischi che opportunità. "Anche lo street style, il suo pane quotidiano, sembra essere passato di moda", evidenziano gli analisti, ricordando che se tra il 2017 e il 2022 Balenciaga è rimasto in cima alla classifica dei marchi più gettonati di Lyst, da allora è sceso, complici anche gli scandali per la pedofilia. Bernstein non approva nemmeno la scelta dei tempi: Demna inizierà a luglio e quindi avrà poche settimane per preparare la collezione per la primavera/estate 2026. La raccomandazione della casa sulle Kering è Market Perform con target di prezzo a 250 euro.
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