Battaglia commerciale

I vertici Tesla contro i dazi di Trump: “Preoccupati per le ritorsioni dei mercati”

In una lettera, non firmata, al rappresentante per il Commercio Usa, si chiede di considerare l'impatto delle tariffe anche sulla componentistica per costruire auto e batterie. Materiale difficile da reperire

di Davide Lentini 14 Marzo 2025 13:03

financialounge -  automotive dazi Usa donald Trump Elon Musk Tesla
Potrebbe essere al capolinea l'idillio tra Elon Musk e Donald Trump? Di certo le tariffe imposte dal presidente americano anche al settore automobilistico non aiutano Tesla e potrebbero complicare i rapporti tra i due. I vertici della casa produttrice di vetture elettriche hanno infatti inviato una lettera al rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti, Jamieson Greer, nella quale sottolineano come l'approccio di Trump ai dazi, definito "muscolare", rischi di penalizzare Tesla.

LE PREOCCUPAZIONI DI TESLA


Nella lettera viene espressamente chiesto di considerare gli impatti a valle dell’aumento delle tariffe sulla componentistica utile a costruire auto e batterie. “Riconosciamo e sosteniamo l'importanza di volere scambi equi - si legge nel documento - ma oltre alle azioni volte a correggere il commercio sleale degli altri paesi, bisognerebbe tenere anche conto delle esportazioni dagli Stati Uniti".

PAURA DELLE RITORSIONI


La casa automobilistica di Elon Musk ha già pagato, in passato, la politica dei dazi che ha portato a "reazioni immediate" da parte dei paesi presi di mira, come l'aumento delle tariffe sui veicoli elettrici importati in quei paesi. Una situazione che ha fatto aumentare il costo delle auto prodotte negli Usa.

COMPONENTI DIFFICILI DA REPERIRE


Nella lettera, non firmata, si aggiunge che l'Ufficio del rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti dovrebbe ricercare modalità per evitare che questa situazione si ripeta nell'immediato futuro. Secondo Tesla, la politica commerciale degli Usa dovrebbe infatti considerare le "limitazioni nella catena di fornitura nazionale" che riguarda i veicoli elettrici e le batterie al litio. “Alcuni materiali e componenti per costruire vetture a batterie sono fondamentali, ma al tempo stesso sono impossibili da reperire negli Stati Uniti - si legge nel documento - nonostante lo sforzo per localizzare l'intera produzione all'interno dei confini Usa".

LA CRISI DI TESLA


Da inizio anno le azioni della casa automobilistica di Elon Musk sono crollate del 40%, mentre le vendite in Europa, a gennaio, hanno subito una perdita del 45%, secondo i dati Acea. Conscio del momento di difficoltà dell'azienda del suo primo sostenitore e collaboratore, Donald Trump qualche giorno fa ha annunciato che avrebbe comperato una Tesla. E così ha fatto, facendosi fotografare con la vettura nuova davanti alla Casa Bianca. Ma per i vertici Tesla, a quanto pare, serve ben altro per aiutare l'azienda e il settore.

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