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L’instabilità di Trump agita i mercati Usa e può premiare l'Europa

La Financière de l’Échiquier vede nuovi equilibri, non si sa quanto duraturi, generati dalle mosse della Casa Bianca. Nel primo trimestre la crescita Usa dovrebbe subire una frenata

di Stefano Caratelli 14 Marzo 2025 12:04

financialounge -  dazi La Financière de l'Echiquier mercati
Immaginare Donald Trump nelle vesti di un saggio buddista è davvero difficile, ma fin dai primi giorni del mandato il Presidente USA ha ricordato al mondo uno dei concetti fondanti di questa filosofia: l'anicca, l'impermanenza. Tra dichiarazioni intempestive e decreti, dazi applicati ai partner più stretti e poi sospesi, Trump impone al mondo e ai mercati l'instabilità e l’effimero di ogni situazione. Come mandala di sabbia tibetani, gli scenari di mercato prevalenti a inizio anno sono stati spazzati via e sta perdendo quota anche il risplendente eccezionalismo americano, che nella mente di tutti era destinato a proseguire.

CRESCITA USA APPESANTITA, VERSO FORTE RALLENTAMENTO


Lo evidenzia La Financière de l’Èchiquier nel punto della settimana a cura dello Strategist Enguerrand Artaz, dal titolo “L'impermanenza sui mercati: nuovi equilibri tra Europa e USA”, secondo cui la crescita USA, appesantita dal crollo della bilancia commerciale causato dall'impennata delle importazioni in previsione dei dazi, dovrebbe subire un forte rallentamento, almeno nel primo trimestre. Secondo Artaz, l'incertezza politica intacca la fiducia di imprese e famiglie, mentre il mercato del lavoro si sta nuovamente indebolendo soprattutto per i tagli ad opera del DOGE di Elon Musk nel settore pubblico. Un disallineamento planetario a cui i mercati sono sensibili, come mostra il -2,2% da inizio anno dello S&P 500, che sottoperforma la maggior parte delle borse mondiali.

L’EUROPA TORNA DESTINAZIONE DEGLI INVESTIMENTI


L'Europa invece, su cui ben pochi investitori nutrivano ancora qualche speranza a inizio anno, è tornata al centro dell'attenzione, e per buoni motivi: un piano di investimenti di 800 miliardi di euro nella difesa, una ripresa del bilancio tedesco più rapida e sostanziale di quanto atteso prima delle elezioni febbraio, una ritrovata stabilità politica almeno temporanea in Francia. Le statistiche macroeconomiche rimangano mediocri, ma le schiarite nelle prospettive hanno portato gli investitori, scottati dall'instabilità USA a riconsiderare l'Europa come terra di investimenti. E i mercati, sostenuti dal settore difesa, sono balzati in testa alle classifiche, con l’EuroStoxx in rialzo del 12,8%1 da inizio anno.

CAMBIATE ANCHE LE ASPETTATIVE PER FED E BCE


L’esperto di La Financière de l’Èchiquier aggiunge che le certezze hanno spiccato il volo anche in politica monetaria. A fronte di attese iniziali di un solo taglio dei tassi della Fed nel 2025 ora, di fronte ai rischi per la crescita, gli investitori prevedono 3 tagli. Per quanto riguarda la BCE, la strada sembrava delineata con continui tagli almeno fino alla fine del primo semestre, ma il “bazooka” fiscale annunciato dalla Germania e il conseguente aumento delle prospettive di crescita stanno ora facendo dubitare, e sembra oramai credibile una pausa nella politica di allentamento durante le prossime riunioni.

I MAGNIFICI 7 DA LEADER A FANALINI DI CODA


Tutto è cambiato anche in termini di leadership sui mercati, prosegue Artaz. Disprezzata fino a pochi mesi fa, l’Europa sta suscitando l'interesse, mentre con un calo dell'11% circa i Magnifici 7 USA, che hanno dettato legge per quasi due anni e mezzo, sono oggi i fanalini di coda. In questo contesto segnato dall'instabilità, è certamente necessario che gli investitori sappiano adattarsi. Ma è altrettanto necessario mettere in pratica un altro concetto forte del buddismo: l’upekkhā, l'equanimità.

EVITARE REAZIONI ECCESSIVE, TUTTO PUÒ CAMBIARE


Di fronte all'impermanenza, sottolinea in conclusione l’esperto di La Financière de l’Èchiquier, l'equanimità permette di evitare reazioni emotive esacerbate e di considerare ogni cosa con uno stesso occhio, che nei mercati equivale a considerare freddamente ogni situazione, per individuare i rischi e le opportunità, tenendo presente che tutto domani può cambiare.

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