L’apertura dei mercati
Borse europee caute in attesa della decisione della Fed sui tassi
Avvio senza slancio per i principali listini del Vecchio Continente, con l’attenzione degli investitori rivolta alla Fed che non dovrebbe abbassare i tassi. A Piazza Affari Prysmian (-1,3%) scivola in coda al listino
di Fabrizio Arnhold 19 Marzo 2025 09:12

Le Borse europee iniziano la giornata di contrattazioni in lieve calo, sulla scia di Wall Street che ieri ha chiuso in rosso, con il Dow Jones a -0,62%, lo S&P 500 a -1,07% e il Nasdaq a -1,71%, con l’attenzione degli investitori rivolta alle decisioni della Fed sui tassi. A Milano il Ftse Mib apre a -0,20%, il Dax di Francoforte a -0,55%, il Cac 40 di Parigi a -0,03%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,66% e il Ftse 100 di Londra a -0,25%. La Borsa di Tokyo archivia la giornata di contrattazioni in negativo, con l’indice Nikkei a -0,2%, rallentato dai cali delle azioni dei chip.
Gli investitori non si aspettano alcuna mossa sui tassi da parte della Federal Reserve ma vuole capire quali saranno le prossime decisioni dalla banca centrale Usa, soprattutto alla luce dei segnali di debolezza dell’economia. Domani toccherà alla Bank of England, alla Banca centrale svedese e a quella svizzera. Oggi la Banca centrale del Giappone ha lasciato invariati i tassi.
Le tensioni geopolitiche continuano a preoccupare il mercato, con la tregua saltata in Medio Oriente tra Israele e Hamas e dopo la telefonata tra Trump e Putin che ha portato a una tregua di 30 giorni agli attacchi alle infrastrutture energetiche in Ucraina. Nella notte i russi avrebbero già violato la tregua, colpendo una centrale elettrica a Sloviansk. Non si ferma la corsa dell’oro con il contratto spot che aggiorna i record a 3.045 dollari l’oncia.
Tra i singoli titoli, a Piazza Affari in coda Prysmian (-1,3%), salgono Leonardo (+0,9%) e Terna (+0,9%). Sul versante valutario, l’euro è in calo nei confronti del dollaro, a 1,0906, in attesa del dato finale sull’inflazione europea. Il prezzo del petrolio scende, con il Brent che cede lo 0,6% a quota 70 dollari al barile. Sale il gas naturale che ad Amsterdam scambia a 42,18 euro al megawattora (+3,5%). Lo spread sale in avvio a 113 punti base, dai 110 della vigilia, con il rendimento del decennale del Tesoro stabile al 3,91%.
LA FED NON ABBASSERÀ A TASSI
Gli investitori non si aspettano alcuna mossa sui tassi da parte della Federal Reserve ma vuole capire quali saranno le prossime decisioni dalla banca centrale Usa, soprattutto alla luce dei segnali di debolezza dell’economia. Domani toccherà alla Bank of England, alla Banca centrale svedese e a quella svizzera. Oggi la Banca centrale del Giappone ha lasciato invariati i tassi.
ORO RECORD SU TENSIONI GEOPOLITICHE
Le tensioni geopolitiche continuano a preoccupare il mercato, con la tregua saltata in Medio Oriente tra Israele e Hamas e dopo la telefonata tra Trump e Putin che ha portato a una tregua di 30 giorni agli attacchi alle infrastrutture energetiche in Ucraina. Nella notte i russi avrebbero già violato la tregua, colpendo una centrale elettrica a Sloviansk. Non si ferma la corsa dell’oro con il contratto spot che aggiorna i record a 3.045 dollari l’oncia.
PETROLIO IN CALO, SALE IL GAS
Tra i singoli titoli, a Piazza Affari in coda Prysmian (-1,3%), salgono Leonardo (+0,9%) e Terna (+0,9%). Sul versante valutario, l’euro è in calo nei confronti del dollaro, a 1,0906, in attesa del dato finale sull’inflazione europea. Il prezzo del petrolio scende, con il Brent che cede lo 0,6% a quota 70 dollari al barile. Sale il gas naturale che ad Amsterdam scambia a 42,18 euro al megawattora (+3,5%). Lo spread sale in avvio a 113 punti base, dai 110 della vigilia, con il rendimento del decennale del Tesoro stabile al 3,91%.
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