Asset management
Fidelity International: promuovere l'investimento consapevole per diversificare e gestire la volatilità
Natale Borra, head of Distribution Fidelity International, nell'intervista a Financialounge.com parla dell'attuale contesto di mercato e di come sia importante proporre soluzioni personalizzate e fondi multi-asset per far fronte alle esigenze dei clienti
di Annalisa Lospinuso 19 Marzo 2025 15:26

L'industria del risparmio gestito ha iniziato con il piede giusto il 2025, con flussi in entrata per 2,3 miliardi di euro, in rallentamento rispetto a dicembre ma molto meglio rispetto allo stesso periodo del 2024, secondo i dati di Assogestioni. Ma quali sono le sfide principali per l'asset management in virtù di un contesto di mercato in continua evoluzione? Ne ha abbiamo parlato in questa intervista con Natale Borra, head of Distribution Fidelity International.
La corsa all’acquisto dei Btp Più cosa ci insegna? Come può l’industria del risparmio gestito insegnare una maggiore diversificazione?
La forte domanda per i Btp evidenzia il crescente interesse degli investitori retail per strumenti a basso rischio e rendimento garantito, soprattutto in un contesto di incertezza economica e tassi elevati. L’industria del risparmio gestito può giocare un ruolo fondamentale in questo processo, promuovendo una cultura all’investimento diversificato, all’interno della quale diventa essenziale spiegare agli investitori che una concentrazione eccessiva in un’unica asset class, anche se percepita come sicura, può esporre a rischi di liquidità, inflazione e variazioni nei tassi d’interesse. Per favorire una maggiore diversificazione, il settore dovrebbe investire sempre di più in iniziative mirate a sviluppare una cultura dell’investimento consapevole: per questo motivo Fidelity collabora continuamente con i propri distributori nell’organizzazione di iniziative di formazione delle reti e dei clienti finali mirate a far comprendere il valore della diversificazione tra asset class e mercati, e per la creazione di soluzioni personalizzate come fondi multi-asset o soluzioni bilanciate che combinano obbligazioni, azioni e strumenti alternativi. Inoltre, è fondamentale implementare una comunicazione efficace che utilizzi linguaggi trasparenti e comprensibili a tutti al fine di rendere esplicito il trade-off tra sicurezza e rendimento nel lungo termine. Per riassumere, il successo dei Btp Più è un segnale della necessità di strategie di investimento più consapevoli in cui l’industria del risparmio gestito ha l’opportunità e la responsabilità di guidare gli investitori verso un approccio più diversificato e resiliente.
La Bce potrebbe prendersi uno stop ad aprile nel processo di normalizzazione dei tassi e anche la Fed vuole evidenze concrete dall’inflazione. In questo contesto come vedete il mercato del reddito fisso? Quali sono i settori più promettenti?
L’alternarsi di aspettative di uno scenario reflattivo con il rischio di una nuova fase recessiva sta rendendo il lavoro delle banche centrali particolarmente delicato e complesso. Lo dimostrano le aspettative dei mercati che, scontando addirittura un rischio recessivo negli Stati Uniti, tornano a vedere per la Fed un ritorno a politiche monetarie maggiormente espansive nella seconda metà dell’anno. In un contesto così incerto restiamo quindi piuttosto cauti sul tema della duration dei portafogli ricercando valore nell’extra rendimento che le emissioni corporate di maggiore qualità (investment grade) sono in grado di esprimere rispetto ad emittenti governativi di pari scadenza. Solo con un approccio opportunistico prendiamo esposizione selettivamente a singole emissioni di emittenti cross-over ed high yield. Ovviamente in questo processo di selezione avranno un ruolo chiave la diversificazione e la gestione attiva basata sulla ricerca proprietaria di Fidelity.
Con un mercato azionario volatile ma ancora tonico come quello attuale, è conveniente investire in dividendi?
Le aziende che pagano dividendi stabili e prevedibili nel tempo tendono a essere più resilienti e finanziariamente solide. Investire in strategie a dividendo può quindi essere una strategia vincente in un mercato azionario incerto come quello attuale. A questo si aggiunga il fatto che queste aziende offrono un flusso di reddito regolare che può aiutare a compensare le fluttuazioni dei prezzi delle azioni favorendo così la pianificazione finanziaria di più lungo periodo. Non tutti i dividendi però sono uguali: è bene ricordare infatti che, durante periodi economici difficili, non tutte le aziende sono in grado di mantenere il livello di dividendo annunciato al mercato innescando così fenomeni di elevata volatilità. Anche nei portafogli ad alto dividendo, quindi, è importante concentrarsi su aziende che pagano dividendi non alti in assoluto ma, semmai, su quelle aziende che pagano dividendi prevedibili e stabili nel tempo. Anche nella costruzione di portafogli orientati al dividendo è di fondamentale importanza quindi l’analisi attenta delle caratteristiche delle aziende che vengono selezionate: la solidità dei bilanci, il rapporto di distribuzione degli utili e la storia dei dividendi sono solo alcuni dei fattori che teniamo in considerazione per selezionare portafogli che facciano della qualità la loro chiave di lettura del mercato.
Un altro rischio tipico nella costruzione di portafogli a dividendo è legato ai cambiamenti ciclici, a cui alcuni settori, più di altri, sono soggetti e che possono portare a fluttuazioni anche significative del livello di dividendo distribuito. Una attenta diversificazione tra settori può aiutare a mitigare questo rischio.
In conclusione, investire in azioni che pagano dividendi può essere vantaggioso in un mercato volatile, per via del reddito, della stabilità e del potenziale di crescita che offrono. Tuttavia, è essenziale fare ricerche approfondite, selezionare attentamente i titoli in portafoglio ed allineare la strategia agli obiettivi finanziari personali. In questo senso diventa fondamentale affidarsi a professionisti del settore per massimizzare i benefici di un investimento orientato ai dividendi.
La corsa all’acquisto dei Btp Più cosa ci insegna? Come può l’industria del risparmio gestito insegnare una maggiore diversificazione?
La forte domanda per i Btp evidenzia il crescente interesse degli investitori retail per strumenti a basso rischio e rendimento garantito, soprattutto in un contesto di incertezza economica e tassi elevati. L’industria del risparmio gestito può giocare un ruolo fondamentale in questo processo, promuovendo una cultura all’investimento diversificato, all’interno della quale diventa essenziale spiegare agli investitori che una concentrazione eccessiva in un’unica asset class, anche se percepita come sicura, può esporre a rischi di liquidità, inflazione e variazioni nei tassi d’interesse. Per favorire una maggiore diversificazione, il settore dovrebbe investire sempre di più in iniziative mirate a sviluppare una cultura dell’investimento consapevole: per questo motivo Fidelity collabora continuamente con i propri distributori nell’organizzazione di iniziative di formazione delle reti e dei clienti finali mirate a far comprendere il valore della diversificazione tra asset class e mercati, e per la creazione di soluzioni personalizzate come fondi multi-asset o soluzioni bilanciate che combinano obbligazioni, azioni e strumenti alternativi. Inoltre, è fondamentale implementare una comunicazione efficace che utilizzi linguaggi trasparenti e comprensibili a tutti al fine di rendere esplicito il trade-off tra sicurezza e rendimento nel lungo termine. Per riassumere, il successo dei Btp Più è un segnale della necessità di strategie di investimento più consapevoli in cui l’industria del risparmio gestito ha l’opportunità e la responsabilità di guidare gli investitori verso un approccio più diversificato e resiliente.
La Bce potrebbe prendersi uno stop ad aprile nel processo di normalizzazione dei tassi e anche la Fed vuole evidenze concrete dall’inflazione. In questo contesto come vedete il mercato del reddito fisso? Quali sono i settori più promettenti?
L’alternarsi di aspettative di uno scenario reflattivo con il rischio di una nuova fase recessiva sta rendendo il lavoro delle banche centrali particolarmente delicato e complesso. Lo dimostrano le aspettative dei mercati che, scontando addirittura un rischio recessivo negli Stati Uniti, tornano a vedere per la Fed un ritorno a politiche monetarie maggiormente espansive nella seconda metà dell’anno. In un contesto così incerto restiamo quindi piuttosto cauti sul tema della duration dei portafogli ricercando valore nell’extra rendimento che le emissioni corporate di maggiore qualità (investment grade) sono in grado di esprimere rispetto ad emittenti governativi di pari scadenza. Solo con un approccio opportunistico prendiamo esposizione selettivamente a singole emissioni di emittenti cross-over ed high yield. Ovviamente in questo processo di selezione avranno un ruolo chiave la diversificazione e la gestione attiva basata sulla ricerca proprietaria di Fidelity.
Con un mercato azionario volatile ma ancora tonico come quello attuale, è conveniente investire in dividendi?
Le aziende che pagano dividendi stabili e prevedibili nel tempo tendono a essere più resilienti e finanziariamente solide. Investire in strategie a dividendo può quindi essere una strategia vincente in un mercato azionario incerto come quello attuale. A questo si aggiunga il fatto che queste aziende offrono un flusso di reddito regolare che può aiutare a compensare le fluttuazioni dei prezzi delle azioni favorendo così la pianificazione finanziaria di più lungo periodo. Non tutti i dividendi però sono uguali: è bene ricordare infatti che, durante periodi economici difficili, non tutte le aziende sono in grado di mantenere il livello di dividendo annunciato al mercato innescando così fenomeni di elevata volatilità. Anche nei portafogli ad alto dividendo, quindi, è importante concentrarsi su aziende che pagano dividendi non alti in assoluto ma, semmai, su quelle aziende che pagano dividendi prevedibili e stabili nel tempo. Anche nella costruzione di portafogli orientati al dividendo è di fondamentale importanza quindi l’analisi attenta delle caratteristiche delle aziende che vengono selezionate: la solidità dei bilanci, il rapporto di distribuzione degli utili e la storia dei dividendi sono solo alcuni dei fattori che teniamo in considerazione per selezionare portafogli che facciano della qualità la loro chiave di lettura del mercato.
Un altro rischio tipico nella costruzione di portafogli a dividendo è legato ai cambiamenti ciclici, a cui alcuni settori, più di altri, sono soggetti e che possono portare a fluttuazioni anche significative del livello di dividendo distribuito. Una attenta diversificazione tra settori può aiutare a mitigare questo rischio.
In conclusione, investire in azioni che pagano dividendi può essere vantaggioso in un mercato volatile, per via del reddito, della stabilità e del potenziale di crescita che offrono. Tuttavia, è essenziale fare ricerche approfondite, selezionare attentamente i titoli in portafoglio ed allineare la strategia agli obiettivi finanziari personali. In questo senso diventa fondamentale affidarsi a professionisti del settore per massimizzare i benefici di un investimento orientato ai dividendi.