Innovazione tecnologica
Arriva Adriano, il primo dipendente robot della Pubblica amministrazione
Il robot umanoide accoglierà i visitatori dell’omonimo tempio che ospita la sede della Camera di Commercio di Roma
di Stefano Silvestri 21 Marzo 2025 12:24

Dal prossimo lunedì 24 marzo, i visitatori del Tempio di Vibia Sabina e Adriano a Roma avranno una guida d'eccezione. Ci riferiamo ad Adriano, un robot umanoide che vuole essere un'importante innovazione nel panorama della robotica applicata ai beni culturali.
Il nome del robot non è casuale: svolgerà infatti il suo servizio proprio nel Tempio di Adriano, sede della Camera di Commercio.
La piattaforma robotica è stata realizzata da IIT e QBRobotics, mentre Sapienza e IIT hanno sviluppato la parte di navigazione e di interazione tramite comportamenti che integrano gesti ed espressioni facciali con il sistema di generazione delle risposte vocali realizzato da Babelscape.
Attualmente programmato per rispondere in italiano e inglese, Adriano si distingue dagli altri robot per la sua capacità di interazione fisica. Equipaggiato con sensori per la computer vision e muscoli artificiali, è dotato di mani robotiche, può manipolare oggetti e persino stringere la mano ai visitatori. Durante la presentazione, Adriano ha mostrato una leggera latenza nelle risposte ma, stando ai relatori, si tratta di un problema dovuto al fatto che il robot è in una fase iniziale di apprendimento.
L'investimento per questo progetto è stato di 137mila euro, e ha richiesto circa 18 mesi di lavoro per passare dalla fase sperimentale a quella operativa. "Adriano si muove autonomamente; vede e riconosce le persone; parla due lingue e interagisce con le persone come i bambini. Il robot è sicuro per l'uomo e oggi inizia una nuova storia", ha dichiarato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma.
Una delle funzionalità più innovative, che verrà implementata a breve, sarà la possibilità di permettere visite da remoto del Tempio, offrendo un'esperienza immersiva a chi non può essere fisicamente presente ma è dotato di un visore. In questo modo, Adriano si muoverà nell'ambiente per conto dell'utente, mostrando in tempo reale dettagli e reperti storici.
"Adriano”, riprende Tagliavanti, “è un progetto sperimentale di frontiera che abbiamo promosso con determinazione, con l'obiettivo di far comprendere quali possano essere le possibili interconnessioni tra la robotica e l'intelligenza artificiale e come queste interconnessioni possano portare a realizzare strumenti utili a migliorare la qualità della vita delle persone."
Giorgio Metta, Direttore scientifico dell'IIT, ha poi aggiunto: "Adriano non è solo un esempio di avanzamento tecnologico ma un primo passo verso un futuro in cui le macchine interagiscono in modo naturale con le persone, supportando e migliorando i servizi a disposizione del pubblico."
Antonio Bicchi, responsabile del SoftBots Laboratory di IIT e Professore di Robotica all'Università di Pisa, ha infine evidenziato il carattere pionieristico dell'iniziativa: "È la prima volta che un robot intelligente e autonomo accoglie visitatori in una delle strutture più suggestive tramandate dalla Roma antica ed è la prima volta che in Italia la Pubblica Amministrazione si mette a capo di un progetto in cui alcuni tra i migliori centri della ricerca italiana".
UNA GUIDA IN APPRENDIMENTO
Il nome del robot non è casuale: svolgerà infatti il suo servizio proprio nel Tempio di Adriano, sede della Camera di Commercio.
La piattaforma robotica è stata realizzata da IIT e QBRobotics, mentre Sapienza e IIT hanno sviluppato la parte di navigazione e di interazione tramite comportamenti che integrano gesti ed espressioni facciali con il sistema di generazione delle risposte vocali realizzato da Babelscape.
Attualmente programmato per rispondere in italiano e inglese, Adriano si distingue dagli altri robot per la sua capacità di interazione fisica. Equipaggiato con sensori per la computer vision e muscoli artificiali, è dotato di mani robotiche, può manipolare oggetti e persino stringere la mano ai visitatori. Durante la presentazione, Adriano ha mostrato una leggera latenza nelle risposte ma, stando ai relatori, si tratta di un problema dovuto al fatto che il robot è in una fase iniziale di apprendimento.
ANCHE DA REMOTO
L'investimento per questo progetto è stato di 137mila euro, e ha richiesto circa 18 mesi di lavoro per passare dalla fase sperimentale a quella operativa. "Adriano si muove autonomamente; vede e riconosce le persone; parla due lingue e interagisce con le persone come i bambini. Il robot è sicuro per l'uomo e oggi inizia una nuova storia", ha dichiarato Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma.
Una delle funzionalità più innovative, che verrà implementata a breve, sarà la possibilità di permettere visite da remoto del Tempio, offrendo un'esperienza immersiva a chi non può essere fisicamente presente ma è dotato di un visore. In questo modo, Adriano si muoverà nell'ambiente per conto dell'utente, mostrando in tempo reale dettagli e reperti storici.
UN PROGETTO DI FRONTIERA
"Adriano”, riprende Tagliavanti, “è un progetto sperimentale di frontiera che abbiamo promosso con determinazione, con l'obiettivo di far comprendere quali possano essere le possibili interconnessioni tra la robotica e l'intelligenza artificiale e come queste interconnessioni possano portare a realizzare strumenti utili a migliorare la qualità della vita delle persone."
Giorgio Metta, Direttore scientifico dell'IIT, ha poi aggiunto: "Adriano non è solo un esempio di avanzamento tecnologico ma un primo passo verso un futuro in cui le macchine interagiscono in modo naturale con le persone, supportando e migliorando i servizi a disposizione del pubblico."
Antonio Bicchi, responsabile del SoftBots Laboratory di IIT e Professore di Robotica all'Università di Pisa, ha infine evidenziato il carattere pionieristico dell'iniziativa: "È la prima volta che un robot intelligente e autonomo accoglie visitatori in una delle strutture più suggestive tramandate dalla Roma antica ed è la prima volta che in Italia la Pubblica Amministrazione si mette a capo di un progetto in cui alcuni tra i migliori centri della ricerca italiana".
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