Contesto geopolitico

Schroders: il piano fiscale tedesco potrebbe portare a un risveglio dell’Eurozona

La politica commerciale degli Usa ha dato nuovo slancio all'Europa e la nuova leadership tedesca sembra aver avviato un cambiamento sul fronte fiscale con buone prospettive per il Bund e per l’azionario

di Annalisa Lospinuso 21 Marzo 2025 15:45

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I mercati hanno fatto i conti con un cambio di narrativa nell’economia globale. La politica commerciale degli Stati Uniti ha scosso le principali economie globali, ma si è assistito a una pronta risposta dell’Europa e della Germania in particolare. “Da tempo l'Eurozona lotta contro il declino della competitività, gli alti prezzi dell'energia, un contesto poco incoraggiante sul fronte manifatturiero a livello globale e, nel caso della Germania, la mancanza di ambizione nell’introdurre stimoli fiscali. Tuttavia, una combinazione di crescente autosufficienza per ragioni di sicurezza e la nuova leadership sembra aver catalizzato un cambiamento sul fronte fiscale in Germania”, ha fatto notare Julien Houdain, Head of Global Unconstrained Fixed Income di Schroders.

L'ASPETTATIVA DI UN ATTERRAGGIO MORBIDO


Per Schroders l’atterraggio morbido rimane lo scenario di base, anche se sono aumentate le probabilità di un atterraggio duro, mentre un “no landing” non è contemplato. “La nostra opinione che lo shock negativo sulla crescita derivante dai dazi contribuirà a compensare eventuali aggiustamenti inflazionistici dei prezzi, almeno nel breve periodo”, ha aggiunto Houdain.

IL PIANO FISCALE DELLA GERMANIA


Uno degli effetti indiretti della politica commerciale aggressiva di Trump è l’aver riportato in luce l’Europa. Se da una parte gli Usa devono fare i conti con un probabile rallentamento economico e maggiore incertezza, l’Europa ha reagito approvando una strategia per il riarmo europeo e ha minacciato dazi alle merci Usa. “Il pacchetto di misure per le infrastrutture e la difesa annunciato dal nuovo cancelliere Merz – ha sottolineato Schroders – rappresenta un cambiamento significativo nel livello di proattività dei policymaker tedeschi. Riteniamo che ciò potrebbe stimolare ulteriori spese in altri Paesi dell'Eurozona o facilitare l'emissione di ulteriori debiti o prestiti congiunti a livello di Ue”.

L'EFFETTO SUI MERCATI OBBLIGAZIONARI


I mercati obbligazionari hanno già reagito bruscamente al cambiamento delle prospettive. “Tuttavia, consideriamo la debolezza dei Treasury statunitensi come un'opportunità di acquisto. Da un punto di vista cross-market, i Bund tedeschi rimangono il nostro candidato preferito per posizioni short”, ha aggiunto la Head of Global Unconstrained Fixed Income di Schroders. La view rimane positiva sulle società europee rispetto a quelle statunitensi, anche se i drastici movimenti di mercato delle ultime settimane e la forte sovraperformance degli emittenti europei inducono ad adottare una posizione più neutrale tra i due. “Allo stesso modo, la recente debolezza delle obbligazioni high yield statunitensi le ha rese più interessanti dal punto di vista valutativo”, ha concluso Schorder.

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