Investimenti sostenibili
L&G spiega come e perché investire nel settore globale dell’acqua pulita
Il mercato delle tecnologie legate alle risorse idriche non rappresenta soltanto una soluzione legata alla sostenibilità, ma costituisce anche un’opportunità per esporsi a un mercato in espansione
di Leo Campagna 22 Marzo 2025 09:30
Il tema di quest'anno della Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day, ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 e prevista per il 22 marzo, è il legame tra acqua e cambiamenti climatici. La giornata si propone di sensibilizzare istituzioni mondiali e opinione pubblica sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
In base ai più recenti dati diffusi da Partnerships and Cooperation for Water Unesco, la domanda di acqua dovrebbe crescere del 30% entro il 2050 mentre la qualità e la quantità di risorse idriche disponibili sono sempre più in pericolo. “La buona notizia” tiene a sottolineare Giancarlo Sandrin, Deputy Head of Wholesale distribution, Europe di L&G, divisione Asset Management “è che una vasta platea di attori, dagli individui alle famiglie, dalle aziende alle organizzazioni nazionali e internazionali, sta investendo per contribuire a trasformare le tecnologie legate a questo settore”.
Solo per fare un esempio, si stima che il mercato delle soluzioni per il trattamento delle acque reflue e delle risorse idriche globali possa raggiungere entro il 2028 i 515,8 miliardi dollari, con un tasso di crescita aggregato annuo (CAGR) dell’11,2%: un mercato in forte espansione che presenta interessanti opportunità soprattutto focalizzando l’attenzione sulle molteplici tecnologie sempre più all’avanguardia immesse in questo ambito.
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“La digitalizzazione e la gestione smart delle risorse idriche, consente una sempre maggiore efficienza da parte dei provider di settore, con le nuove soluzioni che puntano soprattutto ad aumentare la percentuale di acqua riciclata all’interno dei processi produttivi. In prospettiva, invece, si punta a trasformare fonti ad oggi inutilizzabili in nuovi bacini di acqua pulita da cui poter attingere” spiega Sandrin.
A questo proposito, emergono giù oggi promettenti opportunità di investimento in soluzioni all’avanguardia come le tecniche di desalinizzazione avanzate, la raccolta di acqua piovana, gli strumenti per la gestione smart delle risorse e i nuovi dispositivi per il rilevamento di perdite. “Destinare una quota di un portafoglio multi-asset nel “clean water” può aiutare a diversificare e, al contempo, ad assicurare un’esposizione verso molteplici nazioni e settori promuovendo la sostenibilità” commenta il manager di L&G in occasione della Giornata mondiale dell'acqua.
Una soluzione pratica ed economica per capitalizzare il potenziale di crescita smisurato del settore globale dell’acqua pulita è rappresentato dall’L&G Clean Water UCITS ETF. Indicato per gli investitori che prevedono di ritirare il capitale non prima dei cinque anni, adotta una strategia di investimento che punta a replicare la performance dell’indice Solactive Clean Water Index NTR, sostenuta da un team di esperti in materia di acqua pulita. Il Fondo ha un obiettivo di investimento sostenibile, poiché investe in società che contribuiscono a obiettivi ambientali, non penalizzano significativamente alcun obiettivo ambientale o sociale e seguono prassi di buona governance.
LA GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA, I DATI
In base ai più recenti dati diffusi da Partnerships and Cooperation for Water Unesco, la domanda di acqua dovrebbe crescere del 30% entro il 2050 mentre la qualità e la quantità di risorse idriche disponibili sono sempre più in pericolo. “La buona notizia” tiene a sottolineare Giancarlo Sandrin, Deputy Head of Wholesale distribution, Europe di L&G, divisione Asset Management “è che una vasta platea di attori, dagli individui alle famiglie, dalle aziende alle organizzazioni nazionali e internazionali, sta investendo per contribuire a trasformare le tecnologie legate a questo settore”.
UN TASSO DI CRESCITA ANNUO DELL’11,2%
Solo per fare un esempio, si stima che il mercato delle soluzioni per il trattamento delle acque reflue e delle risorse idriche globali possa raggiungere entro il 2028 i 515,8 miliardi dollari, con un tasso di crescita aggregato annuo (CAGR) dell’11,2%: un mercato in forte espansione che presenta interessanti opportunità soprattutto focalizzando l’attenzione sulle molteplici tecnologie sempre più all’avanguardia immesse in questo ambito.
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“La digitalizzazione e la gestione smart delle risorse idriche, consente una sempre maggiore efficienza da parte dei provider di settore, con le nuove soluzioni che puntano soprattutto ad aumentare la percentuale di acqua riciclata all’interno dei processi produttivi. In prospettiva, invece, si punta a trasformare fonti ad oggi inutilizzabili in nuovi bacini di acqua pulita da cui poter attingere” spiega Sandrin.
PROMETTENTI OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO
A questo proposito, emergono giù oggi promettenti opportunità di investimento in soluzioni all’avanguardia come le tecniche di desalinizzazione avanzate, la raccolta di acqua piovana, gli strumenti per la gestione smart delle risorse e i nuovi dispositivi per il rilevamento di perdite. “Destinare una quota di un portafoglio multi-asset nel “clean water” può aiutare a diversificare e, al contempo, ad assicurare un’esposizione verso molteplici nazioni e settori promuovendo la sostenibilità” commenta il manager di L&G in occasione della Giornata mondiale dell'acqua.
L’ETF L&G CLEAN WATER UCITS
Una soluzione pratica ed economica per capitalizzare il potenziale di crescita smisurato del settore globale dell’acqua pulita è rappresentato dall’L&G Clean Water UCITS ETF. Indicato per gli investitori che prevedono di ritirare il capitale non prima dei cinque anni, adotta una strategia di investimento che punta a replicare la performance dell’indice Solactive Clean Water Index NTR, sostenuta da un team di esperti in materia di acqua pulita. Il Fondo ha un obiettivo di investimento sostenibile, poiché investe in società che contribuiscono a obiettivi ambientali, non penalizzano significativamente alcun obiettivo ambientale o sociale e seguono prassi di buona governance.
