L'analisi
Secondo GAM quest’anno la crescita della spesa del lusso può salire del 4%
Mentre in Cina i consumi nel luxury si stanno gradualmente stabilizzando a livelli più bassi lo scenario negli Stati Uniti è in miglioramento e dovrebbe consentire di riportare a una crescita media del settore tra il 2023 e il 2025 del +5/6%.
di Leo Campagna 23 Marzo 2025 15:00

Dopo un 2024 caratterizzato da una significativa sottoperformance rispetto all’MSCI world index delle Borse mondiali, a gennaio l’indice S&P Global Luxury Brand Net Total Return (EUR) ha registrato un forte apprezzamento. Un rally guidato principalmente dai risultati molto positivi di Richemont nel terzo trimestre 2024: il gruppo svizzero Richemont nel periodo da ottobre a dicembre 2024 ha contabilizzato un aumento dei ricavi del 10% rispetto al 2023, chiudendo il periodo a 6,15 miliardi di euro.
“Si è trattato di risultati che hanno superato le aspettative del mercato e che hanno confermato l’accelerazione del settore lusso e hanno determinato una rivalutazione delle tendenze sottostanti. L’indice ha registrato un rendimento del +7,4%, concentrato quasi esclusivamente nella seconda metà del mese, anche grazie al miglioramento dei dati provenienti dagli Stati Uniti e alla performance leggermente più positiva in Cina” spiega Flavio Cereda, Investment Manager Luxury Brands di GAM.
Il manager osserva che la volatilità continua a stazionare su livelli elevati ma nota anche come il flusso di notizie nel mondo del lusso si stia stabilizzando o stia persino invertendo la tendenza. “Il settore dovrebbe continuare ad essere caratterizzato per ancora un po’ di tempo dalla netta polarizzazione della performance. Una dinamica che potrebbe essere modificata soltanto dall’introduzione di incentivi più consistenti in Cina mentre non è ancora generalizzata l’accelerazione negli Stati Uniti” riferisce Cereda che continua a tenere sotto stretta osservazione la volatilità per cercare di identificare opportunità interessanti nei titoli che presentano valutazioni e prospettive più convincenti.
Cereda ritiene che in Cina i consumi del lusso si stiano gradualmente stabilizzando a livelli più bassi. I risultati delle trimestrali dei gruppi del settore luxury relativa al 4° trimestre va nella direzione di confermare la previsione di un graduale miglioramento e, per quest’anno, dovrebbe esserci un calo della spesa intorno all’1-2% solo nella Cina continentale.
“Lo scenario negli Stati Uniti è invece in miglioramento da qualche trimestre. È vero che il confronto è con dati relativamente contenuti ma abbiamo osservato una crescita positiva tra il 5% e il 9% sia nel 4° trimestre che nel 1° trimestre. Prevediamo una crescita annuale della spesa del lusso al 4% che riteniamo essere in linea con la prevista normalizzazione e dovrebbe riportarci a una crescita media tra il 2023 e il 2025 del +5/6%.
SUPERATE LE ASPETTATIVE DEL MERCATO
“Si è trattato di risultati che hanno superato le aspettative del mercato e che hanno confermato l’accelerazione del settore lusso e hanno determinato una rivalutazione delle tendenze sottostanti. L’indice ha registrato un rendimento del +7,4%, concentrato quasi esclusivamente nella seconda metà del mese, anche grazie al miglioramento dei dati provenienti dagli Stati Uniti e alla performance leggermente più positiva in Cina” spiega Flavio Cereda, Investment Manager Luxury Brands di GAM.
FOCUS SUI TITOLI CON VALUTAZIONI E PROSPETTIVE PIÙ INTERESSANTI
Il manager osserva che la volatilità continua a stazionare su livelli elevati ma nota anche come il flusso di notizie nel mondo del lusso si stia stabilizzando o stia persino invertendo la tendenza. “Il settore dovrebbe continuare ad essere caratterizzato per ancora un po’ di tempo dalla netta polarizzazione della performance. Una dinamica che potrebbe essere modificata soltanto dall’introduzione di incentivi più consistenti in Cina mentre non è ancora generalizzata l’accelerazione negli Stati Uniti” riferisce Cereda che continua a tenere sotto stretta osservazione la volatilità per cercare di identificare opportunità interessanti nei titoli che presentano valutazioni e prospettive più convincenti.
UN GRADUALE MIGLIORMENTO IN CINA
Cereda ritiene che in Cina i consumi del lusso si stiano gradualmente stabilizzando a livelli più bassi. I risultati delle trimestrali dei gruppi del settore luxury relativa al 4° trimestre va nella direzione di confermare la previsione di un graduale miglioramento e, per quest’anno, dovrebbe esserci un calo della spesa intorno all’1-2% solo nella Cina continentale.
POSSIBILE UNA CRESCITA MEDIA DEL 5/6% TRA IL 2023 E IL 2025
“Lo scenario negli Stati Uniti è invece in miglioramento da qualche trimestre. È vero che il confronto è con dati relativamente contenuti ma abbiamo osservato una crescita positiva tra il 5% e il 9% sia nel 4° trimestre che nel 1° trimestre. Prevediamo una crescita annuale della spesa del lusso al 4% che riteniamo essere in linea con la prevista normalizzazione e dovrebbe riportarci a una crescita media tra il 2023 e il 2025 del +5/6%.