La protesta

In Svezia crolla il modello economico e scatta lo sciopero della spesa contro il carovita

Povertà infantile, prezzi alle stelle e famiglie in crisi segnano un cambio epocale nel paese scandivano. Annunciati aiuti per chi è in difficoltà, ma il Governo investirà anche 28 miliardi di euro per il riarmo

di Davide Lentini 26 Marzo 2025 14:15

financialounge -  povertà sciopero della spesa svezia
Lo specchio di quello che sta succedendo in Svezia è racchiuso in queste parole: "I genitori single devono scegliere tra cibo e vestiti, e i bambini non possono andare agli allenamenti di calcio o alle lezioni di musica". Ase Henell è la segretaria generale dell'associazione benefica Majblomman che combatte la povertà infantile e spiega così il crollo del modello economico svedese. L'inflazione è cresciuta alle stelle negli ultimi anni e anche per questo da lunedì è partito lo sciopero della spesa, lanciato dai consumatori attraverso il passaparola sui social.

DISUGUAGLIANZE IN AUMENTO IN SVEZIA


Dati alla mano, nel paese scandivano spesso preso ad esempio per l'alta qualità della vita, le disuguaglianze sono aumentate notevolmente in questi anni. Tanto che un genitore single su tre non è più in grado di fornire cibo a sufficienza alla propria famiglia. Il quadro emerge da un sondaggio condotto da Verian e commissionato dalla stessa Majblomman, oltre che dalla Croce Rossa e da Radda Barnen, la filiale svedese di Save the Children. In particolare, le mamme e i papà single che non hanno redditi importanti versano oggi in una situazione di povertà in Svezia. E a pagare di più sono proprio bambini e adolescenti.

LE RICHIESTE DELLE ASSOCIAZIONI


I problemi riguardano anche chi inizia a lavorare e ha quindi uno stipendio ancora basso. A causa dei costi alti del trasporto pubblico, non tutti in Svezia riescono a pagare i trasporti pubblici per raggiungere il posto di lavoro. Per arginare le disuguaglianze, le organizzazioni che hanno commissionato lo studio sulla povertà hanno chiesto al governo svedese di aumentare gli assegni familiari e di indicizzarli all'inflazione, oltre che di introdurre attività ricreative e trasporti pubblici gratuiti per bambini e adolescenti.

IN SVEZIA PREOCCUPA L'INFLAZIONE


Tra i fattori che hanno mandato in crisi il modello economico della Svezia c'è l'inflazione. L'ultima rilevazione, quella di febbraio, ha registrato un incremento dell'1,3% su base annua, segnando un nuovo aumento dopo i cali di dicembre e gennaio. Torna quindi la preoccupazione di un nuovo balzo in alto, sebbene quello che stanno pagando oggi gli svedesi è dovuto all'andamento degli ultimi due anni. Basti pensare che a febbraio dell'anno scorso l'inflazione era al +4,5% e a febbraio 2023 era arrivata addirittura al +12%.

LO SCIOPERO DELLA SPESA


Di fronte ai prezzi salite alle stelle, i consumatori svedesi hanno deciso di organizzarsi in una singolare forma di protesta. Da lunedì, e per tutta la settimana, hanno deciso di effettuare lo sciopero della spesa, boicottando le principali catene di supermercati della grande distribuzione. Nel mirino sono finiti marchi come Ica, Coop, Lidl e Willys. Lo slogan usato è "Bojkotta vecka 12", ovvero "Boicottaggio della settimana 12", perché lo sciopero della spesa cade proprio nella dodicesima settimana dell’anno. Lo sciopero della spesa è stato lanciato sui social dagli stessi consumatori e in breve tempo è diventato virale. Da parte loro le catene hanno più volte ribadito di poter far poco per regolare i prezzi a causa dell'aumento dei costi delle materie prime dovuto ai danni ambientali e climatici che hanno messo in ginocchio i raccolti.

IL CASO DEL CIOCCOLATO


Secondo alcune stime basate sui dati forniti dall'agenzia governativa Statistics Sweden, il costo annuale della spesa per una famiglia media in Svezia è aumentato da gennaio 2022 ad oggi di oltre 30mila corone, sono circa 2.763 euroOltre a frutta e verdura, tra i prodotti che hanno subito i rincari più cospicui ci sono latte, burro, olio e caffè. Ma il prodotto che ha registrato l'aumento più alto è il cioccolato: il prezzo è cresciuto, in un anno, del 9,2%.

PIÙ SOLDI PER LA DIFESA


Il ministro degli affari rurali della Svezia, Peter Kullgren, ha ammesso che la situazione è particolarmente difficile e pesa soprattutto sulle famiglie economicamente più deboli. E di fronte allo sciopero della spesa il Governo ha presentato una nuova strategia per il settore alimentare che prevede di incrementare la produzione interna, in modo da essere meno soggetti all'aumento dei prezzi delle importazioni. Ma al tempo stesso, oggi il primo ministro Ulf Kristersson ha annunciato che nei prossimi 10 anni la Svezia aumenterà la spesa per la difesa di ulteriori 300 miliardi di corone, pari a circa 28 miliardi di euro. L'obiettivo è di portarla al 3,5% del Pil entro il 2030. Sarà il più grande riarmo dai tempi della Guerra Fredda. Una decisione che non mancherà di scatenare polemiche tra quei cittadini che oggi fanno fatica a fare la spesa.

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