Il racconto della giornata
Wall Street non teme i dazi, indici in positivo ma giù settore auto: commenti e mercati
La reazione delle Borse e le analisi degli esperti dopo le nuove tariffe del 25% sulle auto importate negli Usa decise da Trump
di Redazione Aggiornato al 27/03/2025 16:25

Donald Trump ha annunciato l’entrata in vigore di nuovi dazi al 25% sulle auto importate negli Usa a partire dal 2 aprile. La notizia ha colpito e affondato l’industria globale dell’automotive, inclusa quella americana che ha accusato perdite negli scambi after hours. Le Borse hanno reagito con forti perdite, dall’Asia all’Europa. Ma non c’è ancora chiarezza sulle modalità di applicazione dei nuovi dazi, e soprattutto su cosa potrà succedere nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Ecco tutti gli aggiornamenti sui mercati e i commenti degli esperti per provare a capire meglio la situazione.
"Daremo una risposta completa" sui dazi annunciati dagli Stati Uniti, "su quello sull'acciaio e alluminio, a questo delle auto, e quello che annunceranno dopo. Non affronteremo un tema alla volta. Difenderemo il Messico, le imprese, lo sviluppo e e l'occupazione". Ha detto Claudia Sheinbaum (nella foto), presidente del Messico. Più accomodante il ministro dell’Economia, Marcelo Ebrard, che ha detto che il Messico sta trattando con gli Stati Uniti per proteggere il suo settore della componentistica auto e vorrebbe un trattamento preferenziale.
La Cina ha respinto l'offerta di Donald Trump di fare concessioni doganali in cambio di un accordo per la vendita delle attività statunitensi di ByteDance, la società madre cinese di TikTok. "Per quanto riguarda la questione TikTok, la Cina ha ripetutamente affermato la sua posizione. Anche la posizione della Cina contro l'imposizione di tariffe aggiuntive è coerente e chiara", ha affermato Guo Jiakun, portavoce del Ministero degli Affari Esteri cinese.
Negli scambi after hours a Wall Street, Ford Motor cede il 4,71% (aveva chiuso la seduta di ieri a +0,1%) e General Motors arretra del 6,18%, dopo essere arrivata a perdere l'8% (aveva chiuso a -3,1%). Anche Stellantis, quotata a Piazza Affari e a New York, nel dopomercato alla Borsa americana cede al momento il 4,1% (ieri aveva terminato a -3,55%). Calo più contenuto per Tesla (-1,3% nell'after hours, ma ieri aveva chiuso a -5,58%), dopo che il presidente Donald Trump ha detto che i dazi potrebbero essere neutrali o addirittura positivi per il gruppo delle auto elettriche, aggiungendo che Elon Musk, Ceo di Tesla e suo stretto alleato, non lo ha consigliato sull'argomento.
27/03/2025 16:25 - John Elkann: dialogo con Trump sui dazi
Sui dazi al settore auto annunciati dal presidente americano Donald Trump, "l'American Automotive Policy Council (Aapc), di cui fanno parte Stellantis, Gm e Ford, ha rilasciato una dichiarazione molto chiara sul dialogo in corso con l'amministrazione Trump e sull'importanza della competitività del settore automobilistico nordamericano" e si è espressa "sulla preoccupazione per l’accessibilità dei nostri prodotti Made in America e sulle ripercussioni che questa incertezza avra' sulla domanda negli Stati Uniti". Lo ha detto John Elkann, amministratore delegato di Exor, durante la call con investitori e analisti a commento dei risultati del 2024.
27/03/2025 15:40 - Wall Street gira in positivo
Nonostante i cali iniziali, gli indici a Wall Street hanno recuperato e sono passati tutti in positivo. In questo momento, il Dow Jones guadagna lo 0,06%, lo S&P 500 lo 0,12%, il Nasdaq Composite lo 0,11%. Continuano però ad accusare perdite i titoli del settore auto, ad esclusione di Tesla.
27/03/2025 15:30 - Messico in trattativa con gli Usa per un “trattamento preferenziale”

27/03/2025 15:12 - Apertura in profondo rosso per i titoli dell’auto a Wall Street
Apertura in forte rosso per i titoli delle Big Three del settore automobilistico statunitense, dopo l'annuncio del presidente Donald Trump di dazi del 25% sulle importazioni di auto e componenti dall'estero. General Motors, Ford e Stellantis (Chrysler e Jeep) perdono in Borsa, rispettivamente, il 6,6%, il 3,1% e il 2,9%. Ford e Gm sarebbe le più colpite dai dazi, con l'utile operativo che potrebbe diminuire del 30%, quest'anno, pur con un aumento dei prezzi e differenziando le fonti di approvvigionamento, secondo gli analisti di Bernstein. Va meglio a Stellantis, dato che le Jeep assemblate in Messico hanno una percentuale maggiore di componenti statunitensi. I principali indici di Wall Street hanno aperto poco sotto la parità.
27/03/2025 14:47 - BNP Paribas: ecco gli indici più o meno esposti ai dazi
“Riteniamo che il mercato abbia già prezzato l'evento su indici come l'Euro Stoxx 50 e il DAX, ma riteniamo ci siano opportunità di investire in azioni a basso costo sull'indice SMI. Quest’ultimo indice è quello più esposto ai dazi, data l’alta quota di ricavi generati negli Stati Uniti. A livello settoriale, oltre al pharma, riteniamo che le industrie più esposte agli USA, come beni di consumo, alimentari e bevande, automotive e media, siano le più vulnerabili ai dazi”, commentano gli esperti di Markets360, la divisione di BNP Paribas dedicata all’attività di ricerca e analisi sui mercati. Gli indici visti come meno vulnerabili ai dazi sono il MDAX, l’IBEX e l’UKX.
27/03/2025 14:07 - T. Rowe Price: impatto maggiore per i produttori tedeschi
Secondo Howard Woodward co-portfolio manager, Euro Corporate Bond Strategy, T. Rowe Price, tempistica e entità dei dazi aggravano la già debole fiducia dei consumatori europei nei confronti delle auto a prezzo elevato. “Prevediamo che i margini del settore auto europeo rimarranno sotto pressione per tutto quest'anno e probabilmente fino al 2026. Ma per quanto riguarda le obbligazioni automobilistiche europee, si prevede un maggiore impatto per le aziende tedesche”, commenta l’esperto.
27/03/2025 12:57 - Effetto dazi, prezzo dell’oro sui massimi
Tornano sui massimi i prezzi dell'oro dopo l’annuncio dei nuovi dazi sulle importazioni di auto a partire dalla prossima settimana. Si intensificano le tensioni commerciali globali che, di conseguenza, spingono la domanda dell'oro come bene rifugio. Così l'oro nel contratto future tocca un nuovo massimo storico a 3.094 dollari l'oncia per poi ripiegare leggermente a 3.090 dollari, mentre il contratto spot sale di oltre l'1% a 3.051 dollari l'oncia, vicino al record storico di 3.057 dollari.
27/03/2025 12:27 - Borse ancora in rosso a metà seduta
L'effetto dazi si fa sentire sulle Borse europee. A metà seduta i listini recuperano parte delle perdite iniziali ma rimangono ancora in rosso. Il Ftse Mib cede lo 0,4%, Il Dax di Francoforte lo 0,8%, il Cac40 di Parigi lo 0,5%.A soffrire di più sono i titoli del settore automotive: Stellantis -4,2%, Volkswagen -2%. In rialzo, invece, il titolo Renault (+0,8%)
27/03/2025 12:07 - UBS Global WM non vede una recessione in arrivo
È improbabile che l'escalation delle minacce tariffarie spinga gli Stati Uniti verso una recessione. Lo scrive Mark Haefele di UBS Global Wealth Management in una nota. "Nel nostro scenario di base, un'ampia gamma di dazi e contromisure selettive portera' probabilmente a un rallentamento della crescita economica rispetto all'anno scorso, ma non dovrebbe impedire all'economia statunitense di espandersi di circa il 2% - il suo tasso di tendenza storico - quest'anno", afferma il chief investment officer del wealth manager.
27/03/2025 12:04 - Citi: dazi sono una punizione dura per i produttori di auto europei
I dazi del 25% proposti dal Presidente Trump sulle importazioni di auto dalla prossima settimana rappresentano una sanzione definitiva e probabilmente severa per i produttori di auto dell'Ue, scrivono gli analisti di Citi. Sebbene la reazione dei titoli del settore auto sarà negativa oggi, in quanto gli hedge fund aumenteranno le loro posizioni corte, Citi ritiene che il preposizionamento prima delle tariffe sia stato significativo. Ritiene inoltre che i dazi siano state un motivo per non acquistare produttori auto dell'Ue e che quindi questo conferma potrebbe aprire una nuova fase dopo la reazione iniziale.
27/03/2025 11:25 - Dazi, la Cina respinge offerta di Trump su TikTok

27/03/2025 11:18 - UK: non vogliamo iniziare una guerra commerciale con gli Usa
Il governo britannico ha assicurato di non avere alcuna intenzione di "intensificare" le guerre commerciali, dopo l'annuncio di ieri di Donald Trump di voler imporre dazi aggiuntivi del 25% sul settore automobilistico. Il Regno Unito "non vuole fare nulla che possa far degenerare queste guerre commerciali", ha dichiarato a Sky News il Cancelliere dello Scacchiere britannico Rachel Reeves quando le e' stata chiesta la possibilita' di una risposta da Londra all'annuncio del presidente degli Stati Uniti.
27/03/2025 11:00 - Governo tedesco: non ci piegheremo agli Usa, serve risposta ferma dell’Ue
Il governo tedesco ha chiesto all'Unione Europea di fornire una "risposta ferma" all'aumento delle tariffe sulle auto negli Stati Uniti annunciato ieri dal presidente Donald Trump. "Deve essere chiaro che non ci piegheremo agli Stati Uniti", ha affermato in una nota il ministro dell'Economia e vice cancelliere Robert Habeck, poiche' l'importante settore automobilistico tedesco sara' duramente colpito da queste misure".
27/03/2025 10:40 - Wedbush Securities: con dazi costo auto aumenterà di 5-10mila dollari
I dazi sulle auto di Trump sarebbero un vento contrario simile a un uragano per le case automobilistiche straniere - e per molte statunitensi - se mantengono la loro forma attuale, affermano gli analisti di Wedbush Securities in una nota. Gli analisti stimano che la mossa finirà per far salire il prezzo medio delle auto di 5.000-10.000 dollari, a seconda della marca, del modello e del segmento di prezzo e continuano a credere che si tratti di una tecnica di negoziazione e che i dazi potrebbero cambiare entro la settimana, affermando che una tariffa del 25% è un livello quasi "insostenibile per il consumatore americano".
27/03/2025 10:04 - Soffrono anche i titoli delle aziende automobilistiche americane

27/03/2025 09:51 - Acea: impatto dei dazi anche su consumatori e produttori Usa
L'Associazione europea dei costruttori di automobili (Acea) ha espresso "profonda preoccupazione" per l'annuncio del presidente americano Donald Trump per dazi del 25% sulle importazioni di auto, notizia che "arriva in un momento cruciale per la trasformazione della nostra industria e mentre la concorrenza internazionale si fa sempre più agguerrita". Acea esorta "il presidente Trump a considerare l'impatto negativo dei dazi non solo sulle case automobilistiche globali, ma anche sull'industria manifatturiera nazionale statunitense". Infatti, secondo l'Acea, "i dazi non incideranno solo sulle importazioni negli Stati Uniti, cosa che probabilmente pagheranno i consumatori americani, ma danneggeranno anche le case automobilistiche che producono auto negli Stati Uniti per l'esportazione".
27/03/2025 09:13 - Borse europee in rosso, crolla Stellantis
Le Borse europee hanno aperto la seduta in rosso con Milano, Parigi e Francoforte in calo dell'1,5% circa. Pressione sui titoli dell'automotive: Stellantis cede oltre il 4%, Volkswagen il 2,5%, male anche gli altri titoli del settore.
27/03/2025 08:45 - Giù le Borse asiatiche e l'industria auto giapponese e coreana
La Borsa di Tokyo e più in generale i mercati azionari asiatici sono stati scossi dall'annuncio dei dazi statunitensi sulle automobili, con le case automobilistiche giapponesi e sudcoreane che sono state penalizzate nelle contrattazioni, riaccendendo le preoccupazioni per l'economia globale. L’indice Nikkei di Tokyo ha chiuso in calo dello 0,60% a 37.799,97 punti con Mazda Motor -6,0%, Subaru -5,0%, Honda -2,48%, Toyota -2,04%, Nissan -1,68%.
27/03/2025 08:30 - Von der Leyen: rammarico, continueremo a negoziare salvaguardando interessi Ue
"Mi rammarico profondamente per la decisione degli Stati Uniti di imporre tariffe sulle esportazioni automobilistiche dell'Ue". Lo ha scritto su X la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. "Le tariffe sono tasse: dannose per le aziende, peggiori per i consumatori, negli Stati Uniti e nell'Ue. L'Ue continuerà a cercare soluzioni negoziate, salvaguardando al contempo i propri interessi economici", ha aggiunto.
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