La guerra commerciale

Ferrari risponde ai dazi di Trump alzando del 10% i prezzi per i clienti americani

La casa di Maranello conferma i target finanziari per il prossimo anno, anche se c’è un rischio di una riduzione di 50 punti base. Dopo il 2 aprile, alcuni modelli potranno costare fino al 10% in più “per le nuove condizioni doganali”

di Fabrizio Arnhold 27 Marzo 2025 17:08

financialounge -  automotive dazi donald Trump Ferrari Guerra commerciale
Un cliente americano che vorrà comprare una Ferrari, dovrà pagarla fino al 10% in più. Ecco la risposta ai dazi introdotti dal presidente Usa Donald Trump. In una giornata dove i titoli dell’automotive sono stati travolti dalle vendite, la casa di Maranello ha confermato i target finanziari, anche se c’è il rischio di una riduzione di 50 punti base sui margini percentuali di redditività.

PREZZI SU DEL 10%


Il presidente americano Donald Trump ha introdotto tariffe fino al 25% per le auto che non sono prodotte negli Stati Uniti e la Ferrari alza i prezzi del 10%. Le condizioni commerciali restano invariate per gli ordini di tutti i modelli importati prima del 2 aprile 2025 e per gli ordini delle tre famiglie Ferrari 296, SF90 e Roma.

NUOVA POLITICA COMMERCIALE


“Sulla base delle informazioni preliminari attualmente disponibili relative all'introduzione di dazi sulle importazioni di auto di provenienza Ue negli Usa – si legge nel comunicato della casa automobilistica - Ferrari comunica che aggiornerà la propria politica commerciale. Nel riaffermare il proprio impegno per garantire la massima attenzione e tutela dei clienti e con l'obiettivo di garantire loro certezza: le condizioni commerciali rimarranno invariate per gli ordini di tutti i modelli importati prima del 2 aprile 2025 e per gli ordini delle seguenti tre famiglie - Ferrari 296, SF90 e Roma – a prescindere dalla data di importazione”.

I MODELLI INTERESSANTI DALL’AUMENTO

“Per i restanti modelli, le nuove condizioni doganali si rifletteranno parzialmente sul prezzo, fino ad un massimo del 10 per cento di aumento, in coordinamento con la nostra rete di distribuzione”, si legge ancora nella nota. “Sulla base di ciò, Ferrari conferma che gli obiettivi finanziari per l'anno 2025 restano invariati, con un potenziale rischio di diluizione di 50 punti base sui margini percentuali di redditività (margini percentuali ebit ed ebitda)”.

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