L’apertura dei mercati
Piazza Affari in rosso per effetto dazi, riflettori su Poste e Tim dopo l’acquisto quote
Avvio in rosso per i principali listini del Vecchio Continente, frenati dai timori per i dazi introdotti dal presidente Trump. A Piazza Affari Prysmian (-4,2%) scivola in fondo al Ftse Mib, bene Snam (+1,2%) e Italgas (+1%)
di Fabrizio Arnhold 31 Marzo 2025 09:16

Le Borse europee iniziano la settimana in ribasso, con i timori sui dazi che restano alti e aumentano l’incertezza sui listini. A Milano il Ftse Mib apre a -0,90%, il Dax di Francoforte a -0,88%, il Cac 40 di Parigi a -1,00%, l’Ibex 35 di Madrid a -0,43% e il Ftse 100 di Londra a -0,85%. La Borsa di Tokyo archivia la seduta in deciso calo, con l’indice Nikkei a -3,9%, in negativo le Borse cinesi, nonostante il Pmi manifatturiero sia salito ai massimi da 12 mesi.
I DAZI AUMENTANO I TIMORI
Le scelte di politica commerciale dell’amministrazione Trump sembrano più aggressive di quanto ipotizzato in un primo momento. Il presidente americano in una intervista al Wall Street Journal ha affermato di voler colpire “essenzialmente tutti” i partner commerciali degli Stati Uniti con l’introduzione di tariffe. Restano sullo sfondo le tensioni geopolitiche in Ucraina, in attesa di nuovi sviluppi verso un accordo di pace.
A PIAZZA AFFARI FOCUS SU TIM E POSTE
Guardando i singoli titoli, a Piazza Affari focus su Tim (-0,03%) e Poste (-0,6%), dopo che il gruppo di Matteo Del Fante è salito al 24,81% nel capitale di Telecom, entrando in possesso della quota del 15% di Vivendi, a un prezzo unitario di 0,2975 euro. Poste diventa così il primo azionista di Tim. Sotto la lente anche il comparto bancario, dopo l’ok del cda di UniCredit per l’aumento di capitale per l’Ops su BancoBpm. Prysmian apre in deciso calo a -4,2%, finendo di nuovo in coda al Ftse Mib, bene le utility con Snam a +1,2% e Italgas a +1%.
PETROLIO PIATTO, ORO SUI MASSIMI
Sul valutario, l’euro scambia a 1,0830 dollari. Poco mosso il prezzo del petrolio, con il Wti scadenza maggio che tratta a 69,36 dollari al barile, mentre il Brent di pari scadenza a 69,36 dollari al barile. Il gas naturale cala dello -0,4% sulla piattaforma di Amsterdam a 40,7 euro al megawattora. L’oro aggiorna i record, superando i 3.100 dollari l’oncia. Lo spread apre in rialzo a 114 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro in calo al 3,8%.
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